La Neolingua Folosa

Oggi un mio amico mi ferma e mi fa: "Ma mi fai capire cosa vuoi dire quando a volte sul blog parli di Neolingua?".

Colto da un brivido di freddo che è passato rapido sulla schiena, ho iniziato a spiegare.
Per i fanatici di futuri distopici (ma non solo) il termine "Neolingua" rimanda al famosissimo "1984", romanzo di Orwell che, nell'arco della vita di un uomo, va assolutamente letto. E poi riletto. E poi riletto. La "Newspeak" (il nuovo parlare) è un linguaggio artificiale che serve a sostituire la "Archelingua" (il vecchio parlare) e che mira a rendere impossibile ogni altra forma di pensiero che non sia quello dominante ed imposto dai principi del Partito. In tal modo viene garantito il superamento della vecchia visione del mondo e delle vecchie abitudini mentali ed al tempo stesso si scongiura ogni forma di libero pensiero divergente ed eretico.
La Neolingua è totalmente volta alla semplificazione ed all'impoverimento lessicale, per ridursi quasi a una serie di monosillabi, affinché il Partito concepisca il parlare come un mero movimento delle corde vocali e non come un'articolazione di frasi che portino alla formazione di concetti pericolosi per l'ortodossia dominante. D'altronde, la basicità della Neolingua di fatto impedirebbe il formarsi di tali complesse forme di pensiero alternativo.
La Neolingua inoltre è una lingua in progressivo cambiamento, nel senso di una riduzione drastica del numero delle parole utilizzate operata dal Ministero della Verità. Scopo finale è quello di raggiungere l'Ocoparlare, un suono simile allo starnazzare delle oche in modalità meccanica.
Ecco di seguito alcune parole più utilizzate:
BISPENSIERO - vero e proprio strumento di controllo delle masse, consiste nell'accettare come vera un'ipotesi o il suo contrario, a seconda di quale delle due il Partito consideri necessaria al momento.
PSICOREATO - unico crimine ipotizzato, che consiste nell'avere anche un leggerissimo pensiero discordante ai dettami del Partito.
BUONPENSANTE - chi si allinea al Bispensiero ed alle regole del Partito.
NEROBIANCO - se il Partito lo richiede, indica la capacità di ritenere da parte dei Buonpensanti che il nero sia bianco, per indicare obbedienza assoluta.
STOPREATO - capacità di riconoscere lo psicoreato prima che esso avvenga.
NONPERSONA - persona eretica sequestrata e uccisa dal Partito, che poi distrugge ogni traccia della sua esistenza, fino a far credere che non sia mai esistita.
Insomma, lo scopo della Neolingua è quello di installare in ogni membro del Partito (uno schiavo di fatto) l'unica verità, quella che fa comodo al Partito in quel momento. D'altronde, l'eliminazione delle parole porta all'eliminazione conseguente dei concetti potenzialmente capaci di mettere in atto l'operato del Partito.
Particolarmente efficace è poi l'uso di termini che rovesciano il reale significato di un'azione e che si manifestano soprattutto nelle denominazioni dei Ministeri. Il Ministero dell'Amore serve a imprigionare-torturare-rieducare chi mostri anche il minimo segno di eterodossia. Il Ministero dell'Abbondanza gestisce i razionamenti di cibo. Il Ministero della Verità organizza la propaganda del Partito e cancella-riscrive la storia. Il Ministero della Pace pianifica la guerra.
Ecco, ora provate a svolgere un piccolo esercizio a casa. Accendete una tv locale / leggete un quotidiano locale / ascoltate un'intervista ad un politico locale / accedete a certi profili FB. Notate l'utilizzo di questo linguaggio sciatto, conformista, sempre uguale a se stesso? Non vi pare di avere già letto o sentito queste parole migliaia di volte? Non vi sembra che questa frase sia la stessa che avete ascoltato ieri ed ancora l'altro ieri? Capite l'accanimento contro ogni pensiero divergente?
Incredibile, vero?
Ora analizzate l'uso di termini che giornalmente sentite o leggete, come ad esempio: "smart", "populista", "sofferenze", "complottista", "lasciateli lavorare", "piano industriale", "stiamo facendo del nostro meglio", "gufo", "fascista", "comunista", "impreparato", "aumento di capitale", "Babbo Monte", "cambiamento", "Barbicone", "libero mercato", "mobilità", "lavoro", "Partito Democratico", "sicurezza", "classifiche di vivibilità", "gradimento", "benessere", "crediti inesigibili", "sinistra", "management".
Visto? Adesso avete uno strumento in più per decriptare la Neolingua Folosa, quella volutamente utilizzata dal Partito e dai suoi adepti a Foloso City. In bocca al lupo.



"La neolingua liberista impone parole e concetti sottratti a ogni libero agire comunicativo e a ogni discussione critica e dialogica. Procede per proscrizione e non per confutazione. E impedisce anche solo l’enunciazione verbale di contraddizioni, subito diffamando e silenziando chi osi dissentire. «Populismo», per esempio, diventa l’infamante accusa con cui il ceto intellettuale e il clero giornalistico silenziano chiunque assuma una prospettiva non coincidente con la loro e che, lungi dal tutelare sovrastrutturalmente gli interessi delle élite oligarchiche, dà voce agli interessi del popolo e delle classi subalterne che lo compongono. Analogamente, «complottismo» è l’oggi in voga etichetta con cui si demonizza ogni prospettiva che demistifichi la versione ufficiale dei fatti o la grande narrazione edulcorante e ad alto tasso ideologico che chiama «globalizzazione» il massacro di classe planetario, «flessibilità» la precarizzazione neoschiavile dei giovani lavoratori e «competitività» la possibilità per i dominanti di rimuovere senza riserve e impedimenti politici i diritti sociali dei dominati".
(D. Fusaro)