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martedì 31 gennaio 2017

I Luparomanesi, Mila e Shiro e le caramelle Rossana

Lo scorrere del tempo per il tifoso bianconero è scandito dalle partite della Robur.
Tra l’una e l’altra di solito passano sei-sette giorni, ma può capitare che a causa dei bizzosi capricci di un calendario assurdo, zeppo di inutili turni infrasettimanali e intervallato, manco fossimo in Lituania, da una lunga e noiosa pausa invernale, ne trascorrano soltanto tre.


Quando ciò accade la Lega Pro mi sa tanto di NBA americana. Ma senza pop corn bisunti e Coca Cola gigante. A volte comunque capita di dover giocare di mercoledì anche per altri motivi. Per esempio, per chi ancora non fosse uscito, c’è la Coppa Italia (quella del 6 a 2 a Foggia per intenderci). Tale competizione tuttavia, almeno per quest’anno, non ci riguarda più. Per caso o per bravura, la scelta di uscire quasi subito si è rivelata saggia: niente trasferte, niente gasolio, niente alberghi per 50 persone. E poi, ora come ora, siamo troppo impegnati nel far figure di merda in campionato, per sprecare energie preziose in tornei minori.
Oppure si gioca ogni tre giorni perché ci sono partite da recuperare, quelle che ti fanno pensare, guardando la classifica: "Oh, siamo a 10 punti dall’Arezzo, ma con una partita in meno. Se tutto va come deve andare, in tre partite si richiappano!". Peccato che da queste parti “tutto” abbia smesso di andare “come dovrebbe” già da diversi anni. Ed infatti, i sogni di rimonta hanno prima picchiato una musata colossale proprio contro i chimerici amaranto, e poi si sono definitivamente arenati, manco fossero stati guidati da Capitan Schettino, negli squallori di Piacenza (Pro Pia) e Tivoli (L.u.p.a). Certo, il 2017 è cominciato proprio forte: tre partite, tre sconfitte e 0 punti. Se il buongiorno si vede dal mattino, tanti auguri a tutti! La pallavolo invece tira alla grandissima, con le sue schiacciate a non finire che nemmeno dal fornaio si vedono così belle.
Calciatori della Robur, se non ve ne foste ancora accorti, le feste (bello però "foste/feste") sono finite ed il campionato è ricominciato! Che vogliamo fare? Le vogliamo perdere tutte? A Roma c’era bisogno di un forte segnale di discontinuità in grado di interrompere la serie di sconfitte e riportare i tre punti dalle parti di casa. Anche perché l’avversario non sembrava propriamente una corazzata. Oddio, se ripensiamo all’anno scorso, come ci ricordò anche The Big Colella in occasione della partita col Tuttocuoio, c’era poco da stare tranquilli, viste le tre papagne che ci rifilarono. Ed infatti anche a questo giro ci s’è riperso. Madonnina…
Ma ci rendiamo conto che fra andata e ritorno, contro una squadra che ha un acronimo al posto del nome (L.U.P.A. Roma come A.S.T.A. Taverne), talmente blasonata che nessun paese dell’entroterra romano la vuole fra i coglioni, abbiamo raccolto 1 punto? Al Pronto Soccorso manco per un codice bianco te ne danno così pochi! Che dite, siamo già alla frutta? S’è perso contro una squadra che tutti gli anni cambia stadio. Come con l’UISP a 7: una volta si gioca alla Coroncina, un’altra a Custoza e quando va di merda a Geggiano alle 21 e 30. Partiti da Frascati e passando per Aprilia, i Luparomanesi sono giunti quest’anno a Tivoli. Dice il prossimo arriveranno a Orvieto; come in "Bomba su Bomba" di Venditti, ma al contrario. Sapete che c’è di buono? Che mentre mi annoiavo a guardare la Robur, ho scoperto che il paese di Aprilia non c’entra niente con le motociclette; quelle le costruiscono a Noale in provincia di Venezia. Poi ho anche scoperto che l’Aprilia è di proprietà della Piaggio di Pontedera. Ma guarda te quante cose s’imparano oggigiorno: basta un pc, una tastiera e una connessione adsl e la cultura è tutta lì a portata di mano. Su You Tube per esempio ci sono tutte le vecchie puntate di Mila e Shiro. Vi do un consiglio: guardatele! Almeno vi potrete far trovare pronti, quando da Fonte Gaia esonderà la volley mania e tutti si dichiareranno pazzi dell’Emma Villas.
Meno male che internet non c’era quando ero ragazzo, perché data la mia assoluta incapacità di relazionarmi con qualsivoglia esponente del gentil sesso (dalla suora del catechismo alle bidelle delle medie, senza discriminazione di età, religione o peso), altro che occhiali mi ci sarebbero voluti! A quel tempo per tenere a bada l’ormone galoppante - quello che fa puzzare i piedi ai maschi anche se si lavano sette volte al giorno - c’era "Non è la Rai" o al massimo "Beverly Hills 90210". Io in quegli anni ero follemente innamorato di Kelly e la notte, chiuso nella mia stanzetta, sognavo di poter un giorno incontrare una ragazza uguale a lei (cheddì una in quel modo guarda te, stai a vedere?!?) per immergermi in una meravigliosa storia d’amore, fatta di baci con lo schiocco, succhioni nel collo e caramelle Rossana (quelle con la carta rossa, che la nonna teneva in sala dentro a quel coso di coccio bianco). Effettivamente i miei desideri proibiti erano piuttosto limitati. Al mio sogno avevo dato anche un titolo: “Monteroni 53014”, ma a ripensarci bene come nome faceva proprio schifo. E forse portava anche male, visto che in vita mia non sono mai riuscito a baciare una ragazza bionda. Ma tanto, come diceva la volpe all’uva, le bionde ‘un mi so mai garbate.
Tornando al nostro argomento e interrompendo questa divagazione introspettiva da terzo gottino di limoncello, durante il mediocre spettacolo della squallida prestazione bianconera, sono stato assalito da un dubbio lancinante: ma se la Lupa Roma disputa le gare interne allo stadio Olindo Galli di Tivoli, la squadra di promozione del Tivoli dove va a giocare? Di questo passo a Siena, se seguitiamo a perderle tutte! E pensare che Lupa Roma evocava nella mia testa ricordi di altri tempi, quando la Lupa era soltanto la contrada e la Roma una squadretta di calcio sostenuta dalla tifoseria più antipatica, arrogante e boriosa d’Italia (parere personale, naturalmente). Bei tempi, ormai lontani. Ma poi, mi chiedo, se mezza Roma tifa Roma e mezza Roma tifa Lazio, perché Mezzaroma venne proprio a rompere i coglioni a Sienina bella? Non poteva rimanersene nella città eterna? Forse avrebbe guadagnato più tanto; o meglio: lui non lo so, noi di sicuro!

Lupa Roma – Robur Siena 2 a 0 (che tristezza infinita!): a parte il fatto che nessuno mi ha ancora spiegato come sia possibile che una squadra retrocessa giochi ancora nel nostro campionato (io farei un bel ricorso!), sarebbe arrivata l’ora di darci una svegliata e riprendere da dove avevamo interrotto il 23 Dicembre. Con Colella ci dissero che la colpa era della difesa a 3. Ora che siamo a 4, si prende goal lo stesso. Ma a difendere in 9, ci abbiamo mai pensato? Siamo scarsi, ecco cosa siamo. Fuori e dentro. Ma forse ci va bene così. W Mila, W Shiro e W anche Gigi la Trottola.

Tutti insieme uniti avanzeremo.


Mirko

8 commenti:

  1. Ai "bei"tempi di "Non è la Rai",io mi segavo pensando ad Ambra che se la faceva leccà da Mister Di Franco e gli squirtava su quei suoi bei baffoni da fantino anni 70.

    El Cinico "Mi ricordo che..."(versione VINTAGE).

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    1. Ora invece ci sono i neroni del Penny e i brasilengi. come so cambiati i tempi

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    2. Vogliamo esagerare? Sostituite Ambra con Gianni Boncompangni e rivisitate mentalmente l'immagine dei baffi di mister Di Franco... Va be, lasciamo stare: vomito!
      Mirko

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  2. Pare che di presentabile non sia rimasto più nulla. Ne di impresentabile.Peccato

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    1. Già! Decadenza assoluta allo stato puro. Anche l'ironica goliardia di questa città (ma anche di quelle vicine), è andata a farsi friggere. Questa comunque credo sia 'La partita psichedelica'... Quella che citi tu dovrebbe essere un'altra rubrica.

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  3. io infatti mi riferivo al fatto che non escano più pezzi di quella rubrica..non era chiaro in effetti il messaggio...

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