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giovedì 18 agosto 2016

Lettera M (seconda parte)

Seconda parte della lettera M.
Una nota: ringrazio fortemente l'Irlandese Volante per avere continuato a far vivere ad una rubrica che, oltre a essere ganza, è a mio avviso anche un esempio di civiltà, per non disperdere detti ed espressioni di un vernacolo splendido, che abbiamo il dovere di mantenere costantemente vivo.
Grazie Irlandese Volante.

Marimettere: avviare, iniziare. "Se vieni a casa ho un cacio appena marimesso". "Oh Nini, finalmente ora si possano move". "Vero Palle, o guardiamo se marimettano a fa' la squadra".

Materazzo: definizione arcaica per materasso. Al plurale si dice Materazzi?
M'è andato pel canale del fiato: andare di traverso, cibi o bevande. Ma detto anche di situazioni che non ci piacciono per niente. "Oh Nini, ma l'hai letto il comunicato dell'ex?". "Sì Palle, m'è andato pel canale del fiato, ora ci manca solo che questa situazione sia colpa di noi tifosi!".
M'è detto tigna: mi è andata male. Potrebbe essere il commento che qualcuno farà a settembre 2016...

Meglio palàia: quando le cose vanno di male in peggio. Da Mezza a Bridge, cioè dal fallimento in Serie B, dopo anni di Serie A, al fallimento evitato per poco in Lega Pro, dopo un solo anno di serie D.
Meglio perderlo che trovallo: dicesi di persona che conviene non avere intorno. "Oh Nini, ma te che ne pensi dello Svizzero?". "Che ti devo di' Palle, è come quell'altro di Roma, meglio perderlo che trovallo!".
Meglio regalargli tre litri d'olio che una cappellata di olive: dicesi di persona che ha una testa molto grossa. Potrebbe essere uno sfottò da utilizzare sul muro dei tifosi, visto che dai commenti pare che ci siano almeno un par di elementi con crani di dimensioni ragguardevoli.
Meleggiare: una via di mezzo tra prendere in giro e prendere per il culo. Sentimento diffuso tra buona parte dei tifosi, dopo tutti i lunghi mesi della diatriba Ponte-Durio.
Menno: 1) incapace. 2) glabro. Devo riconoscere che il termine nella seconda accezione non lo avevo mai sentito, mentre la prima per i miei nonni era di uso comune. "Oh Nini, ma secondo te che ha oggi D'agostino?". "Ma che v'oi che abbia Palle, è un menno e basta, per fortuna sua ha il piedino, per il resto lasciamo fare".
Meno cacio, meno S. Antonio: se dai poco, raccogli poco. Vi giuro è due ore che ci rido, ditemi voi se è necessario un esempio, o basta togliere il Santo dalla frase... Aiuto moio!
Meno polli, meno pipite: meno affari, meno pensieri. Potrebbe essere il ragionamento che può aver fatto a gennaio la vecchia proprietà, visto che si rischiava di andare di sopra... o no?
Merda di cane bigio: quando va tutto male. Non oso pensare come possa andare peggio di questo inizio 2016.
Merdone (anche merdaiolo): fifone, pauroso. Come definire chi fugge con scuse puerili o si nasconde dietro un vaso al buio, pur di non affrontare il suo destino nel bene e nel male?
Mescolanza: insalata composta da barba dei Cappuccini, menta e basilico. Vista la particolarità della pietanza, si usa per definire accozzaglie varie di elementi particolari. Cosa vi ricorda? 
Metterci una toppa: riuscire in qualche modo a sistemare una situazione molto intrigata. Poteva succedere nel 2014 - Bari docet (autofallimento) - cosa fattibile che ci poteva permettere di mantenere la categoria sognata per mezzo secolo. Secondo voi perchè non successe?

Metter i cani al bosco: creare un problema e poi volatilizzarsi. Storia fra il sistema e la Robur? Ai posteri l'ardua sentenza.

Mettere i soldi a fruttato: investire un capitale in attesa di ricavarne una buona rendita. Qualcuno lo avrà creduto?

Mettere la cesta in capo: incoraggiare il legame tra due persone, quando due conigli non legano si usa metterli insieme in una cesta rigirata. Si potrebbe usare per accomodare la situazione tra l'ex presidente, soci di minoranza e nuovo acquirente?

Mettere l'asino a cavallo: mettere insieme una cosa brutta ed una cosa bella. Praticamente il rapporto del recente passato della Robur e la passione dei suoi tifosi. Riusciremo a dimenticare e a rinascere?

Mettere la testa al pensatoio: mettersi a studiare, riflettere su uno specifico problema per trovare una soluzione. Allora.. s'ha affa' qualcosa?

Mettersi a pittinicchio: litigare uno di fronte all'altro, mettersi a picca. Molto calzante con la situazione che stiamo vivendo da mesi, ma quando finirà?

Mettersi in ghingheri: vestirsi a modo, praticamente quello che ha chiesto da sempre Almutanabbi al presidente Ponte (vero. NDR).

Mettiti a cecce: riferito ad un bambino, mettiti a sedere. Sentito in curva nei confronti di Capello, allora mister della Roma-nia, correva l'anno 2004, durante la V° di campionato che finì 0-0 per colpa dell'erba troppo alta (cit. Capello).

Mettere il bercio: quando in luogo di una sottoscrizione non si vuole o non si può, dare dei soldi. Credo che in questa città, in maniera disinteressata, al momento ci siano solo berci (premetto, io potrei fare solo quello).

Mezza mestola: un po' più di un manovale, un pò meno di un muratore. Sarà la prossima squadra della Robur? Aspettiamo e lasciamoli lavorare, tenuto conto che il parco giocatori al 30 giugno era praticamente zero.

Mezzi vinti e mezzi rubati: soldi guadagnati senza fatica. Ma s'ha affa' basta con questi interessi verso gli sport cittadini?

Mezzo stronco: malridotto. Dirlo del morale dei tifosi è poco? Effettivamente dire che il morale dei tifosi della Robur è mezzo stronco è effettivamente riduttivo: è totalmente a pezzi, sotto i tacchi. Speriamo in un futuro migliore, ci vorrà poco.

M'hai fatto veni' un trabocco di bile: usato anche al posto di: "M'hai fatto incazzare come un lupo mannaro". È difficile fare degli esempi, specie in questo momento storico, in quanto ce ne sono troppi, e nella guasi totalità da ascriversi all'ex presidente, che tanto ha fatto per far imbufalire anche il tifoso più diaccio.

Micco: animale fantastico della mitologia senese, noto per esagerare in tutto ciò che fa: mangia come un micco, beve come un micco, s'incazza come un micco. Ecco, questo ultimo esempio credo sia il più calzante: i tifosi tutti sono veramente incazzati come micchi, con Ponte ma anche con altri interpreti di questo scorcio della storia della Robur rei, secondo taluni, di aver affrontato la situazione in maniera a dir poco sprovveduta, o per eccessiva fiducia nel prossimo - eppure che avessero a che fare con personaggi scaltri lo si sapeva... - o perchè mal consigliati; sicuramente le cose potevano essere fatte in maniera perfettibile.

: da mira = guarda, esclamazione di sorpresa. "Mì che tiro Arrrigoni nostro! Gooool" (al 93°, 2-2 all'Ardenza, ma nello stesso istante: "Nooooo, mi ci viene da piange dhè, ma è il cormo, l'ha fatta dura' 93 minuti, roba da ditate nell'occhi a ripetizione", di Vezio Benetti, commentatore anni '90 delle partite del Livorno per Telegranducato).

Mia: i parenti. "Ma te Nini lo fai l'abbonamento?". "Bho Palle, 'un lo sò, i mia hanno perso la voglia, chissà se i nuovi gliela fanno ritornare".

Mi butto in terra e mi sporco tutto: scherzosa forma di ricatto per ottenere qualcosa, più usato però come simpatico stato di disperazione. "Oh Palle, che fai?". "Zitto zitto Nini, se si sbaglia questo rigore, mi butto in terra e mi sporco tutto".

Mì chi si rivede: esclamazione di quando si incontra chi non si vedeva da tempo. Lo disse Nini nel luglio 2014, forse ce l'aveva con Ponte?

Mi fa fame (sete, cacare, etc.): ho fame, ho sete, mi fa cacare, etc. "Nini che ne pensi di questa situazione in casa Robur?". "Che vuoi che ti dica Palle? Mi fa cacare".

Mi fa idea...: penso che... "Oh Palle, se si continua così, mi fa idea che la squadra si fa a settembre". "Hai ragione Nini, io comincio ad incazzarmi di questo ostruzionismo".

Mi fa specie: usato in maniera dispregiativa, mi fa meraviglia. "Mi fa specie che presunti tifosi\azionisti cerchino di ostacolare la situazione Robur". "Oh Nini che ti devo dire, per ora la situazione non è chiara, magari tra qualche tempo ne sapremo di più e meglio".

Millanta: tanti. "Oh Palle, ma te ti ricordi la trasferta a Grosseto nell'81?". "Mah Nini, si sarà stati millanta, s'era tanti tanti" (19 dic 1981, 1-1).

Mi pai: mi sembri. "Albitrooo, mi pai strullo! No anzi, 'un mi pai, lo sei!".

Mi par mill'anni: tale espressione si presta a due tipi di utilizzo: era tanto che, non vedo l'ora. Sicuramente la seconda è molto più usata. "Oh Nini, mi par mill'anni che finisca 'sta diatriba e si prencipi a parla' solo di calcio giocato". "Sta' zitto Palle, mi so' proprio rotto i coglioni di fare il commercialista\avvocato\architetto, voglio fa' solo il tifoso".

Mi puzza (di bruciaticcio): le cose si stanno mettendo male. "Oh Nini, che ne pensi della Robur?" (dic 2015). "Mah, che ti devo di' Palle, mi puzza parecchio, se 'unn'arriva qualcuno con i quatrini, a giugno ci sta anche di rifallire".

Mira Gesù: guarda te che è successo (quasi un miracolo). "Mira Gesù, ci servivano un par di milioni e zacchete, arriva la Durio...". "Bene Palle, almeno 'un si fallisce".

Mi sa che: ho l'impressione che. "Sai Palle, mi sa che quest'anno di sopra 'un ci si va". "Bho Nini, è già tanto che si rigio'a".

Mi sa di persica: ho paura che la situazione volga al peggio. "Qui Nini mi sa di persica". "Tranquillo Palle, hanno detto che ha gli occhi sinceri, vedrai si risolve" (poi il Siena fallì...).

Mi sa millanni: non vedo l'ora. "Oh Palle, mi sa millanni finisca questa situazione". "Hai ragione Nini, 'un vedo l'ora di ricomincia' a parla' solo di calcio, mi so' rotto di fare il commercialista/avvocato/notaio".

Mi scricchia: mi fa voglia. "Sai Palle, se mi scricchia a settembre fo l'abbonamento, anno 'un l'avevo fatto per colpa del clochard". "Che vuoi che ti dica, se si muovono bene lo fo anche io". Perplessità comprensibili quelle dei nostri due personaggi, è troppi anni che abbiamo a che fare solo con lupi famelici, la fiducia sarà lenta a tornare, ma almeno proviamoci!

Mi so' sbagliato nel confondermi: quando si commette un errore e non si vuole ammettere la nostra incapacità. Humm, che ne dite? Ci saranno esempi nella recente storia roburriana? Io credo di sì, altrimenti come si spiega che siano spariti tutti i denari che pare (pare) non ci siano stati più a gennaio, tanto da riscomodare lo spettro di un nuovo fallimento?

Mistìo: mescolanza di cose diverse. "Oh Palle, ma l'omo che società ha messo su?". "Boh Nini, a me mi pare un bel mistìo di gente, soci e socini".

Moccolo: 1) bestemmia. 2) mozzicone di candela. 3) umore che esce dalle narici, in particolare dei cittini (da qui moccoloni). La definizione 1 in curva è ricorrente abbestia. "Oh Nini, che hai?". "Zitto zitto Palle, a vedere questo schifo di prestazioni ho finito il vocabolario dei moccoli, M.M.".

Moccolare: bestemmiare. "Ciao Palle, ma che hai da moccola'?". "So' stato in trasferta a vede' la Robur, che figura di merda, Nini".

Moccolone: moccioso, cittino che vorrebbe essere trattato da grande. "Ciao Nini, che mi dici del calciomercato?". "Che ti devo dire Palle, mi pare una squadra piena di moccoloni e qualche vecchiaccio, speriamo bene...".

Modestioso: chi finge modestia senza averla. Quanti esempi negli anni anche recenti, specie di un odontotecnico prestato al pallone...

Momino dalle belle idee: dicesi di chi ha tante idee, ma non ne realizza alcuna. "Dimmi Palle, che ne pensi della nuova società?". "Quale Nini? Quella che ancora deve entra' a metà agosto? Speriamo che 'un faccia come Momino dalle belle idee...".

Momo delle ragionacce: chi pretende di avere ragione sempre. Esempio scontato: "Oh Palle, ma l'hai letto il comunicato del Presidente?". "Sì Nini, apparte il fatto che dà la colpa di tutto ai tifosi, ma a me mi pare peggio di Momo delle ragionacce".

Mondo ...: imprecazione che nei più riflessivi sostituisce il moccolo (vedi), ai puntini sostituite birbone, cane, infame, etc etc. "Tira, mondo infameeee!".

Morse: morì. "Oh Nini, ma ti ricordi dove s'era due anni fa?". "Me lo ricordo Palle, me lo ricordo, s'era sotto le finestre di un noto studio, il Distratto aveva dato la colpa alla Robur della crisi del Monte da pochi giorni e il Siena morse tempo tre giorni".

Morso del ciuco: le fonti in mio possesso parlano di tre definizioni molto dissimili, le ultime due sicuramente molto più usuali. 1) sinonimo di delusione 2). presa dolorosa di una mano nella parte iniziale della coscia (gridando: "L'hai mai sentito il morso del ciuco?"). 3) sinonimo di patir la fame a causa di estrema povertà. "Oh Palle, ma te che sai della situazione della Robur?". "Ma che voi che ti dica Nini, mi pare patiscano il morso del ciuco".

Mortaletto: vedi Mortaretto.

Mortaretto: marchingegno azionato dal mossiere che produce un tonfo sostanzioso, in Piazza determina e sancisce i tempi organizzativi (chiamata dei cavalli, inizio della pulizia, etc etc, fino al saluto del trionfo a fine Carriera). "Ciao Nini, che mi dici della Robur?". "Mah, è difficile capicci qualcosa, so solo che se non si conclude tutto alla svelta, s'arriva al momento che scoppia il mortaretto ed i cavalli escano dall'entrone, a quel punto 'un poi fa' più niente".

Morto io morti tutti: atto di estremo egoismo, dal "testo sacro" in mio possesso "risposta data da Olmo all'assicuratore che offriva una polizza sulla vita". Un po' come l'atteggiamento dell'ex presidente negli ultimi mesi del suo mandato, che nel tentativo di percepire un compenso maggiore non si peritava nel sostenere l'attività del nuovo sodalizio, ingessando di fatto le attività inerenti la costruzione della nuova squadra e del nuovo team tecnico, compromettendo la vita del sodalizio stesso.

Morto il Lodoli c'è rimasto il Gambini: riferito a chi è di struttura gracile e di gambe secche, come qualche calciatore nostrano rispetto ai tasselli del Messina nell'ultimo incontro di Timcuppe.

Mossa: il momento della partenza della Carriera. "Gnamo gente, datevi una mossa!", detto alla squadra nelle ultime partite casalinghe del campionato appena concluso, nel senso di "cominciate a correre, datevi una svegliata". Se riferito alla nuova società, "cominciate a muovervi perchè il tempo è poco".

Mossaccia: mossa valida ma non soddisfacente, almeno per qualcuno. Il cambio di proprietà poteva verificarsi in altra maniera, evitando le lungaggini e le problematiche che si sono verificate.

Mossiere: colui che dà la mossa, e, per certi versi, determina i tempi della stessa, e che sancisce se è valida o meno. "Oh Palle, certo che Ponte è stato proprio un bel mossiere, ha abbassato il canape e poi è sparito proprio come fanno in Piazza".

Murare a secco: mangiare senza bere. "Ciao Palle, ieri ho visto i nuovi acquisti, a te che ti pare?". "Boh Nini, non ho parole, qui ancora non s'è messo la parola fine a 'sto pastrocchio, è come anda' in un bel ristorante e mura' a secco, mi s'impasta la bocca dalla bile".

Mutacchio: il mutare continuamente l'ordine delle cose senza un criterio o un ordine ben preciso. Ovvia, ditemi voi se questa definizione non sposa in pieno l'annata calcistica appena passata!

L'Irlandese Volante

2 commenti:

  1. Almuta è unico!
    Invece di un cazzaro ne per aver ritardato di anni l'uscita delle rubrica, mi ringrazia......
    Sono commosso.
    Prima o poi farò la N.....
    ;-)
    L'Irlandese Volante

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    Risposte
    1. Invece di cazziarmi
      Acc al correttore!

      Irish

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