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giovedì 30 giugno 2016

Un ballino di cazzi nostri

Questo pezzo è una rielaborazione veritiera dei fatti raccontatimi da una affezionata lettrice qualche giorno fa, niente è frutto della mia mente malata e della mia ferdiva immaginazione.

La terra in piazza, si sa, ci attira un po' tutti verso il Campo, ove si corre il Palio: bisogna difatti pesticciarla, guardarla, annusarla, sentirla, capirne lo stato della compattezza. Tutte sensazioni che, se uno non ha provato fin da piccino, restano sempre molto difficili da spiegare. E forse il momento più bello per testare è quello immediatamente successivo alla posa del tufo.
Verso l'ora di pranzo la nostra assidua lettrice va quindi a fare due passi in città ed entra in piazza attraverso il Chiasso Largo, proprio per pregustarsi quella splendida mezz'oretta della prima scoperta della terra in piazza.
La prima sorpresa che incontra è quella di un gruppo di sei ragazzi stravaccati a terra intenti a mangiare una pizza, con un tovagliolino a fare da piatto, in pieno pic-nic estivo.
Due passi in piazza e, dovutamente abbarbicate allo steccato, vede n. 6 biciclette legate a due a due. E bisogna anche dire grazie agli anonimi ciclisti che, almeno, han raccolto i mezzi a smazzettate, onde evitare di occupare per lungo troppo spazio.
Ancora pochi metri e, nei pressi di Fonte Gaia, un uomo a torso nudo e slippino da mare prende il sole su un telo!
Vabbè, evidentemente non è giornata... La nostra assidua lettrice quindi, un po' sconfortata da tali visioni non propriamente interessanti da un punto di vista estetico, decide pertanto di svoltare e di tornare verso casa.
Passando nei pressi della Lizza scorge in lontananza un uomo a bu'o punzoni, chinato su un telo, intento probabilmente a pregare.
Allora fugge in auto e fila verso casa, fino a passare da Via Pescaia, dove, un po' inerpicata su un ciglio della strada, una famigliuola di turisti ha installato una tenda da campeggio, evidentemente decidendo di accamparsi in tale sito.
Allora... Wiatutti non è bacchettone, lo sapete. Ma alcune considerazioni occorrono.
Anzitutto, ci chiediamo fisicamente dove potessero essere tutte le forze dell'ordine che gestiscono la nostra sicurezza ed il decoro cittadino. Forse a fare le multe ai motorini fuori posto?
Ci domandiamo inoltre che tipo di idea ormai ha la gente quando viene in visita a Siena. Probabilmente è passata la voce che tendenzialmente si può fare di tutto un po'; anzi, per dirla spicciola, ci si possono davvero fare un ballino di cazzi nostri e nessuno (se non si è del luogo, chiaramente) viene a dirti qualcosa o a sanzionarti.
Ed infine ci procura tristezza il fatto che questi atti si concentrino proprio nei giorni di Palio, quando davvero, per la gente che viene a visitarci, dovremmo trasmettere l'idea del rispetto di un accadimento secolare. Evidentemente non ne siamo più capaci.

4 commenti:

  1. ma se sono i senesi per primi quelli che ormai si voltano sempre dall'altra parte, come possiamo pensare che la città possa essere in condizioni decorose ? dove sono finiti i pettoni che gli pare di essè tanto ganzi e poi un so' boni a dare due pedate a chi si accampa in piazza ? basta foto e video sugli smarfon e iniziamo a menar le mani come facevano una volta i nostri babbi e nonni

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  2. Capaci..... Capaci..... Ahh Capaci, come capacità di svolgere un compito, un incarico, un lavoro?
    Termine non pervenuto da anni, lustri.......
    L'Irlandese Volante

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  3. La risposta alla domanda "dove erano i vigili" è SI!, a fare le multe ai motorini fuori posto in San Vigilio. Le casse del comune hanno preso una bella boccata di ossigeno....

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  4. Oh ma questo Mago le chiappa tutte!

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