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lunedì 27 giugno 2016

Come vincere le elezioni a Siena (parte seconda)

"In una città [...] orientata a Sinistra, un candidato che si presenti esplicitando la sua appartenenza di campo, e radicandosi sul territorio, ha possibilità, molto concrete, di vittoria. Il Consigliere comunale Campanini, in questo caso, è già pronto a scaldare i motori".
Così continua l'Eretico nel suo stimolante articolo del 21.06, che già abbiamo avuto modo di iniziare a commentare.
In questo caso, per identificare un'intera area di voto (la sinistra, appunto), si spende anche un nome, quello di Ernesto Campanini, giovane molto impegnato in politica.
Ernesto effettivamente ha mille vantaggi: è intelligente, preparato, assai presente, vispo, giovane, informato e - cosa che non guasta - piacevole all'aspetto. Ah, in più ha anche il vantaggio di pensarla spesso come me, ma questo è un altro discorso...
Logico e giusto, pertanto, che su di lui si vada a concentrare l'attenzione di Ascheri (e la mia) in vista di una prossima reale alternativa a chi ci ha finora governato.
A mio avviso, Campanini ha anche un altro vantaggio: non disdegna di dialogare con le altre parti avverse, qualora si discuta di problemi concreti da risolvere per il bene della comunità. Un atteggiamento finalmente poco politichese e machiavellico, ma molto efficace per la gestione dei problemi quotidiani di una città (che poi, alla fine, sarebbe il compito di ogni bravo sindaco...). Città che fra l'altro il nostro conosce benissimo, essendoci nato e vivendola come un membro del popolino zozzo e poco smart.
Per tutti questi motivi (o anche per uno solo) a mio avviso qui siamo di fronte ad un candidato che potrebbe anche essere spendibile per una parte di elettorato non propriamente di sinistra; insomma, la percezione è che Ernesto possa andar bene anche per chi, ideologicamente, non la pensa pari pari come lui.
Il problema maggiore da gestire potrebbe essere piuttosto una certa fragilità non tanto del soggetto in questione, quanto del contesto in cui si è finora presentato. Prendere il 10% alle elezioni comunali in un partito/movimento di sinistra è evento rilevante, ma assolutamente non decisivo: grandi complimenti, ma alla fine il governo e le decisioni restano appannaggio di altri.
Per tale motivo, Ernesto andrebbe (fin da ora o comunque il prima possibile) blindato, affiancato da un gruppo di persone che facessero spalla al grande lavoro - di fino e non - che quotidianamente produce; e contemporaneamente ci vorrebbe accanto qualcuno con le spalle grosse, di buon senso, ben voluto dal popolo e rispettato dai Potenti ed affine a livello di sentimento politico, che potrebbe "introdurlo" ad altri ambienti di voto. Io la persona l'avrei, ma il nome non lo faccio.
Insomma, Campanini va preservato ed aiutato, non va lasciato solo, come fra l'altro mi pare che stia ultimamente succedendo anche dalla sua parte politica.
Ed in più - la butto là - un suggerimento: lui stesso dovrebbe iniziare un percorso ancora più intenso rivolto non solo alla società partitico/politica, ma anche a quella civile. In questo senso sarebbe interessantissimo un contatto con il M5S, anche nell'ottica di quanto abbiamo scritto qualche giorno fa.
Riflettiamoci.

3 commenti:

  1. primo ma wsg è andato in ferie percaso? (vacanze meritate comunque)

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    1. Sì, lo spettacolare WSG è in ferie. La rubrica riprenderà post palio. Manda saluti a tutti, folosi ed extrafolosi

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  2. il campanini è un bravo ragazzo ma c'ha dietro il fratello della vigni, che fu assessore all'urbanistica negli anni 1983 - 1987 con il socialista della stella. insomma non proprio uno venuto fuori dal nulla, pertanto ben venga un apparentamento con i 5 stelle che gli permetta di emanciparsi da tale figuro.

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