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venerdì 24 giugno 2016

Serie C1 1982-1983 - Siena - Campania 0-0


Siena-Campania fu la penultima partita del primo campionato in C1 della storia del Siena, giocata al Rastrello il 29 maggio 1983.


In quel Siena allenato da Mammi ricordo dei grandi giocatori come il compianto Beatrice, Pecchi, Coppola, baffone Del Neri; ma anche altri che hanno avuto meno fortuna, tipo Piccinini, Sistici, Spallanzani.
Loro stavano sfiorando il miracolo della scalata alla serie B, in virtù di una squadra arcigna, con la punta di diamante di "mister miliardo" Orazio Sorbello davanti.
All'inizio sembrò quasi di assistere ad una parvenza di gemellaggio, dovuto soprattutto al fatto che i tifosi napoletani erano veramente tanti. Gridavano in continuazione: "Alè Gambaaaaania, alè Gambaaaania, alè, alè, alèèèèè" ed avevano anche una trombetta con cui suonavano la carica ai propri giocatori. Il suono della trombetta ed il coro ossessivo sarebbero rimasti in testa degli spettatori presenti per anni, quasi come a marchiare questo periodo storico.
S'era tutti in gradinata senza la gabbia, spalla a spalla.
La partita era tiratissima perchè a noi servivano punti per salvarci, mentre loro erano in lotta per la serie B.
La rissa fra le tifoserie fu scatenata da un rigore non dato sul nostro terzino destro di cui però mi sfugge il nome (Bencini forse?), che aveva fatto una incursione nell'area di rigore campana (una delle rarissime quell'anno), che si difendeva sotto l'Excelsior dove c'era solo il prato.
La scazzottata fu pesante e durò qualche minuto, i Campani si dileguarono velocemente e mi ricordo che alcuni furono dirottati nel "prato" lato San Domenico ed altri rimasero in gradinata, ma più composti. La gradinata rimase mezza vuota fino alla fine del primo tempo, poi si riempì di Senesi che venivano dal prato lato Excelsior (a quei tempi s'andava dove ci pareva).
Finì 0-0 e per le sentenze definitive si dovette aspettare l'ultima giornata di campionato.
Il Siena giocava ad Ancona in uno scontro diretto; mi ricordo che il mi' babbo per stemperare la tensione mi portò la mattina al mare e la sera era convinto di non voler sentire la partita per radio. Finimmo sulla Siena-Grosseto ad ascoltare gli ultimi minuti dentro la macchina sotto un sole afosissimo e con la tensione alle stelle. Perdemmo 1-0, ma per uno strano gioco del destino, di scontri diretti, di differenze reti e di buco di culo ci salvammo a scapito del Livorno, che non fece risultato positivo proprio a Napoli col Campania Puteolana.

Finì un campionato, fra caroselli in macchina in una calda notte di inizio giugno.

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