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mercoledì 17 febbraio 2016

Contro la ARU di San Prospero

C'è grande fermento nel quartiere di San Prospero circa la dibattuta questione della messa a punto della ARU.
Da ex residente di zona, vorrei dire la mia.
Fin dal titolo del pezzo, mi pare abbastanza chiara la mia posizione.
Vorrei motivarvi il perchè, prendendo la questione alla larga, motteggiando e filosofeggiando un po'.
Anzitutto, la ARU  a San Prospero non è da farsi perché la gente non la vuole. Punto. E se uno dei punti sui quali si basa la decisione del Comune di fare/non fare sono i desiderata dei residenti, la questione dovrebbe terminare qui. I fatti evidenziano addirittura la nascita di un meraviglioso "Comitato di San Prospero", fiorito in uno dei quartieri più dormienti della nostra città dormiente: potere dell'incazzatura anti-ARU!
I parcheggi del quartiere rappresentano, ad oggi, l'unica possibilità fornita a chi vuole frequentare il centro storico in santa pace per sistemare l'auto aggratisse e senza limiti di tempo. Pensiamo anche e soprattutto a chi in città va tutti i giorni a lavorare e preferisce non devolvere mezzo stipendio alla Siena Parcheggi.
Da parte in causa, vi posso garantire che la convivenza residente-ospite parcheggiatore finora è stata tutto sommato molto tranquilla: posti macchina ce ne sono, il residente trova parcheggio la sera, quando rientra a casa e gli ospiti parcheggiatori se ne sono andati. Per cui, decade parecchio anche l'idea secondo la quale il San Prosperino fatichi a trovare posti liberi per la propria automobile.
Il problema, pertanto, non esiste. E, se anche esistesse, non vuol essere affrontato dai cittadini. Perché allora il dibattito va ancora avanti? Perché allora, più o meno direttamente, il Comune non molla?
Ve lo dico io (ci vuole poco, eh... ma a volte vale la pena esser chiari): IL problema in questo caso (come in altri) è proprio la cosiddetta gabella che l'Amministrazione vorrebbe imporre agli sfortunati residenti.
Eh sì, il problema della mobilità è complesso e andrebbe approfondito... prima di tutto ad esempio mandando a casa i geni che, in pochi anni, hanno totalmente ingolfato una città di 50.000 persone, rendendo il traffico congestionato in entrate e in uscita. Siena è B-L-O-C-C-A-T-A in moltissimi punti a causa non dell'uso improprio dell'auto, ma di cervellotiche decisioni prese dai geni che ci governano. Esempi? Guardate lo svincolo/rotonda a Torre Fiorentina, guardate lo psicodramma di Massetana Romana, ecc ecc. Le strade, le rotonde, gli incroci non nascono a caso, come la vegetazione spontanea, ma sono frutti di decisioni costate fior di quattrini a chi poi resta imbottigliato per ore, cioè noi poveri cristi (e ricordo che siamo a Siena, non a Napoli o Roma...).
I parcheggi scambiatori... approfondiamoli... studiamoli... ma resta un problema: non esistono, nè si ha un reale sentore che siano prima o poi eseguiti. Andavano fatti anni ed anni fa, ma a rimediare saremmo sempre in tempo. E allora facciamoli, 'sti benedetti grandi parcheggi (gratis!), consentiamo a chi arriva da fuori di parcheggiare l'auto, prendere una navetta o, (sogno dei sogni) una metropolitanina di superficie.
E sapete perché queste operazioni non sono reali priorità dell'Amministrazione, nonostante tutte le chiacchiere che vengano prodotte? Perchè semplicemente tutte le persone in fila alla mattina ai Due Ponti, allo Stellino, alla Colonna di San Marco sono potenziali "clienti" della Siena Parcheggi; o "polli da spennare", se vi piace una locuzione più birichina.
E quindi... certo che l'unica problematica debba essere la resistenza alla gabella!
Costruiteci le infrastrutture, fateci essere smart davvero come le città civilizzate, allora poi potremmo parlare di ARU. Prima, no!
Altrimenti, proponiamo un'altra soluzione, molto democratica: perché non partiamo con la ARU personalizzata, studiando un metodo per cui chi vuol pagare la gabella, ha possibilità di farlo ottenendo i vantaggi della stessa (posto riservato)?
Vedete, a volte, quanto è facile comunicare le cose...

1 commento:

  1. Ecco il problema. L Siena Parcheggi e tutto ciò che viene istituito per rendere impossibile la sosta va a vantaggio di un carrozzone che come altri è stato posto in essere come bacino di voti. Perché non si vedono grandi piazzali agli ingressi della città? Quelli una volta costruiti non avrebbero costi di manutenzione. Quello sotto al palazzotto per esempio. Ecco altri 20 come quello e tutto sarebbe risolto. Io rilancio la costituzione di un comitato cittadino che riunisca i comitati di quartiere. Credo che sarebbe una grande forza non solo per i problemi della sosta ma addirittura forza politica……..forse per questo nessuno la vuole, chi sa anche la politica di opposizione. Francesco Galli

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