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mercoledì 27 gennaio 2016

Le spensierate avventure londinesi

Giornate frenetiche in casa Robur.

Girano talmente tante notizie che non è possibile star dietro a tutto, per cui cerchiamo di fare un breve riassunto, concentrandoci sulle avventure di Ponte a Londra. 


In settimana, come sicuramente saprete, il Magistrato delle Contrade rifiuta gentilmente l'invito a corte della Regina d'Inghilterra. E fin qui, che piaccia o meno, finisce una notizia risaputa.
Ma una strana concomitanza, che in pochi hanno notato in città, si cela dietro questo straordinario evento. Infatti pare proprio che il giorno in cui il Magistrato si è espresso, fosse presente in riva al Tamigi il presidente della Robur, Antonio Ponte. Semplice coincidenza o c'è dell'altro? 
I soliti bene informati sono pronti a giurare che il mitico presidentissimo sia stato usato a mo' di piccione viaggiatore per riportare la novella alla giovane Elisabetta (giovane per l'età media di un rettiliano). In cambio dell'ambasciata svolta, il suddetto mitico avrebbe ricevuto cinque buoni omaggio per giocare a bingo nella sala di John Mc Fresky, nel quartiere di Millwall. Presa la metropolitana e sceso alla fermata presso lo stadio "The Den", Antonio Ponte ha chiesto ad un gruppo di baldi giovani se potevano indicargli la strada per il bingo. I giovani virgulti londinesi hanno domandato da parte loro per quale squadra facesse il tifo il nostro buon Antonio. "Mah! Da piccino mi garbava parecchio il West Ham....". 
Ritrovato dalla Farnesina alle ore 00:24 nel reparto di traumatologia del Royal London Hospital, Antonio Ponte ha confessato di non ricordare molto dell'accaduto. Da parte loro le infermierine del policlinico affermano che le botte prese devono essere state veramente tante, poichè nelle ultime dodici ore il degente ha continuato a ripetere le stesse due parole: "Strong partner". 
Dimesso la mattina seguente e ritrovati in tasca i biglietti per il bingo, ha optato questa volta per un più sicuro taxi. In una sala giochi affollata di pensionati, reduci ed immigrati curdi, Antonio Ponte ha allora tentato la fortuna, ma purtroppo non ha mai vinto.
Vistosi ormai perso, ha allora tentato l'ultima e disperata carta. Ricordandosi di una frase che aveva sentito a Siena prima di partire - "Ordo ab chao" - ha contattato un amico degli amici, benefattore dell'umanità legato al Labour Party inglese, Mr Box, il quale si sarebbe reso disponibile per far tornare la Robur ai vecchi fasti: un semplice ingranaggio nella politica del consenso drogato cittadino. D'accordo tutti, ma proprio tutti: i Potenti, i Giornalisti, i Tifosi, i Politici.
Felice di tornare in Italia con buone notizie per i tifosi della Robur, si è accorto di aver perso il biglietto aereo. La fortuna questa volta è stata però dalla sua parte; messosi a fare l'autostop sulla Londra-Belluno, è stato caricato da tre simpatici ragazzotti dell'Est Europa, che stavano sfrecciando ai 320 km/h contromano su una fiammante Audi gialla. Tornato a Siena, ha promesso una gradita sorpresa per il 2 febbraio, al motto di: "Ricordatevi da dove siete venuti, ora vi ci riporto"!
Allegria, canti e schiamazzi di gioia, fino a notte fonda.


"Sulla base del dubbio che gli uomini siano tutti uguali
andiamo a Londra
a salutare alcuni amici
e farne di nuovi"
Bluvertigo, "Andiamo a Londra", 2015

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