Omar, il Presidente (scusa) ed un ragionamento deduttivo

"Commento calcistico del lunedì, da parte peraltro di uno che di calcio ci capisce ben poco".
Inizia così, con questo scoppiettante incipit, un video anti-virale di tale Omar Monestier, direttore de Il Tirreno.
Parrebbe (il condizionale è d'obbligo) che da qui si sia avviata la dotta querelle sulla terrificante aggressione ai danni del Gavorrano calcio, che si è dipanata per un giorno intero sul web, sui social, nell'etere, tra la materia oscura.

"Stai scherzando", mi direte... "Come si fa a dar retta a uno che avvia un discorso con quelle parole?".
Vero. Sarebbe un po', per me, come scrivere... che ne so... di algebra astratta dichiarando preventivamente che non ne capisco un cazzo. Avrei una credibilità uguale a zero, no? Bene, Monestier, al contrario, sentenzia.
E, tendenzialmente, si inventa di sana pianta una notizia, quella della presunta sassaiola e delle azioni intimidatorie dei tifosi bianconeri ai danni del qualificatissimo staff maremmano.
Parole forti, anzi fortissime quelle di Omar, riprese in men che non si dica da una certa stampa locale (senese) e fatte girare ad una velocità vorticosa soprattutto sul web.
A memoria, il primo rimando che leggo - con sconcerto, ammetto - è quella di Sienafree.it, che butta giù un bel titolone: "Siena, sassi contro il pullman del Gavorrano al termine della partita". E poi, via via, tutte le altre testate seguono, con distinguo che non sto a citare per non tediare i milioni di lettori del blog.
Vabbè, ci sta. In Itaglia non brilliamo in questo settore, siamo al n. 73 al mondo nel ranking per la libertà di stampa e la qualità ne risenticchia...
Ciò che a me pare di una gravità (e grevità) inaudita, fuori da ogni logica, è tuttavia il commento, quattro ore più tardi del filmato del grande giornalista de Il Tirreno - e quindi con tutto il tempo a disposizione per eventualmente accertarsi dell'accaduto - del Sig. Enrico Rossi (scusa), il quale sostiene con piglio autoritario le parole di Monestier e, con ironia degna del peggior filmaccio di serie z della commedia all'italiana anni '70, chiosa: "Ma questo è "tifo" o "colera"?".
"Colera!", verrebbe da dire. Ma non si può, verremmo fraintesi.
Un gruppo di pensiero di menti importanti è stato da me contattato in queste ore, per cercare di capire il perché della sparata fuori luogo (e della conseguente mostruosa figura di merda) del Presidentissimo (scusa).
Ricerca di voti e di consenso? Ignoranza fine a se stessa? Voglia di protagonismo? Cialtroneria?
No, a mio avviso c'è di più, perché questa gente è tutt'altro che sprovveduta.
Ed allora, come Wiatutti vi ha insegnato, partiamo con un ragionamento deduttivo (ricordo che si può fare, nonostante a Siena ve lo abbiano programmaticamente vietato).
Punto 1: La Robur Siena sta sul cazzo; anzi, sta palesemente sul cazzo.
Punto 2: E sta sul cazzo QUESTA Robur Siena, quella targata Ponte. 
Punto 3: Con tutti i suoi difetti, Ponte non ha contatti con "certa gente".
Punto 4: Anzi, Ponte ha deciso di circondarsi di un entourage estraneo ad un certo schema di potere consolidato in città. 
Punto 5: Di interessi, dietro la squadra di calcio bianconera, ce ne stanno... e non ancora del tutto sopiti. 
Punto 6: Dietro a QUESTO Siena sta montando una potenziale onda umana (la tifoseria) che potrebbe ricordare il movimento che nacque intorno a Paolo De Luca non tanto tempo fa e che creò scompiglio nel Potere cittadino.
Punto 7: Ponte è tendenzialmente folle (nel senso buono del termine) e, si sa, i folli sono difficilmente controllabili.

Conclusioni: ...