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lunedì 25 maggio 2015

LA FOLOSA COMMEDIA. Inferno, Canto XI

"Canto undecimo, nel quale tratta de’ tre cerchi disotto d’inferno, e distingue de le genti che dentro vi sono punite, e che quivi più che altrove; e solve una questione"

(Anonimo commentatore dantesco del XIV° secolo) 



Lasciata la città di Dite, arrivammo all'orlo che porta al VII° cerchio, ove, per un ammasso di rocce causato da un crollo, sembrava di essere in Pescaia. Dal cerchio sottostante si levava un gran puzzo, tanto che ci costrinse a ritrarsi vicino al sepolcro di Papa Avvampa I, il cui nome era scritto in color magenta sul coperchio. Lapo suggerì di trattenersi giusto il tempo di permettere all'olfatto di adattarsi al cattivo odore, per poi riprendere la discesa negli inferi. Ma sopportare quel tanfo inverecondo non era facile, era peggio del lezzo che proviene dalle cucine dei ristoranti cinesi.
Chiesi allora alla guida di parlare di quel posto dove saremmo scesi; in pratica, come un buon giornalista sempre dovrebbe fare, domandai i dettagli del nostro viaggio. Lapo iniziò a descrivere le caratteristiche del basso inferno.

“Sotto la città di Dite ci sono tre cerchi, che puniscono i peccati di malizia”. 
“Malizia... il ponte?”. 
“What dici... the ponte non esiste”. 
“Ah, il filme con la Antonelli”. 
Chiappai uno scapaccione. “Don't have pensieri lussuriosi qua. It's dangeros. La malizia ha come fine l'ingiuria, che può ottenersi con la violenza o con la frode. E poiche la frode è il peccato più sgradito a Dio, è inserito nell'ultimo cerchio. Il primo dei tre cerchi ospita i violenti, i viuuuuulentemente folosi, che sono divisi in tre gironi in base al bersaglio della violenza: il prossimo, se stesso, Dio. Chi commette violenze contro il prossimo perpetra omicidi, ferimenti, rapine, incendi e va nel primo girone. Chi fa viuuuulenza contro se stesso è un suicida o uno scialacquatore (and scialacquatori in your town ce ne hai da fare schifo) e va in the second girone. Chi fa violenza contro Dio sono i bestemmiatori, i sodomiti e gli usurai (e anche usurai in your town ce stanno un po') e vanno nel terzo girone. La frode poi può essere a danno di chi non si fida e di chi si fida: la prima è meno grave perché punisce il normale rapporto degli uomini e include ipocriti, adulatori, indovini, falsari, ladri, simoniaci, ruffiani, barattieri, ecc ecc. La seconda frode è più grave perché colpisce il rapporto più stretto della parentela: trattasi di tradimento”.
“Grazie somma guida per la spiegazione, ma ho ancora un dubbio. O perché i peccatori che abbiam visto fino ad ora sono fuori dai cerchi?”. 

“Ma che questions fai? Rifletti. Non hai letto Aristotele?”. 
“Chi, il centravanti della Longobarda?”. 
Lapo mi stava per tirare un altro scapaccione, ma si fermò, non volendo passare per violento. 
“Per farla breve, visto che you don't conosci Aristotele, ti dico che quelli sono eccessi di incontinenza, meno gravi. Cribbio, anche un chiurlo lo avrebbe capito”. 
“E perché gli usurai sono considerati latori di violenza?”. 
Lapo si mise quasi in ginocchio, ma temendo di far incazzare Satana si riprese: “Why tutte queste domande? Secondo Aristotele l'operosita umana cerca di imitare quella divina, come fa l'allievo con il maestro. E solo l'operosita serve per fornire i mezzi di sostentamento, mentre l'usura, il trarre soldi dai soldi stessi, sceglie un'altra via, contro natura”.
“Che bello”, pensai allora fra me e me, “la mia città racchiude tutte queste categorie: incendiari, violenti, scialacquatori, sodomiti, usurai, ipocriti, adulatori, ladri, ruffiani e chi più ne ha, più ne metta”. 

E mentre riflettevo, era giunta l'ora di ripartire...

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