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martedì 2 dicembre 2014

L'incastro

Da alcuni giorni, la notizia del (rinnovato) interessamento della società tedesca Hellmich alle sorti del nuovo Siena mi sta dando speranze per il futuro.
Pare, fra l'altro, che si stia rinfrancando anche il presidente Ponte, che pare molto risoluto verso il perseguimento di questa opportunità.



A quello che mi pare aver capito, la Hellmich Unternehmensgruppe (achtung!)- società al tempo contattata da Mezzaroma per il rifacimento dello stadio e dell'area circostante - oltre ad essere ancora fortemente interessata ai lavori di riqualificazione del Rastrello, potrebbe avere in animo anche di entrare come socio (di minoranza o di maggioranza ancora non si sa) all'interno della nuova Robur.
Le credenziali di questi costruttori tedeschi sono potenzialmente spaventose e l'occasione è troppo ghiotta per lasciarla andare, o per non approfondirla.
A scanso di equivoci, torno a ribadire alcuni concetti, che esprimevo a gran voce alcuni mesi fa, ma che rimangono sempre validi tutt'oggi.
Rifare lo stadio, ma soprattutto riqualificare l'area circostante, sarebbe un dono che la Robur non solo si regalerebbe, ma regalerebbe a tutta la città. L'area va sistemata, inutile nascondersi dietro agli scoiattoli o ai viaggi dei camion. Le problematiche sono evidentissime, sebbene la politica faccia finta di non vederle. A mio avviso, ad esempio, è stato inaudito non inserire il progetto all'interno del bidbook presentato alla comissione europea, dato che si sarebbe parlato di tutto ciò che materialmente Siena non ha: parcheggi interrati, aree commerciali in centro, svaghi, servizi. E, perchè no, anche uno stadio di proprietà. Cosa lo abbia impedito, non lo sappiamo, ma possiamo immaginarlo.
Ponte, al contrario, pare decisissimo ad andare avanti, ponendo, nemmeno molto velatamente, i lavori allo stadio come conditio per un consolidamento della neonata società. Tenendo tuttavia ben presente - non come faceva il suo orrido predecessore - che il cammino della nuova Robur dovrà trovare un percorso autonomo parallelo alla riqualificazione del Rastrello.
Bene. Cosa è successo finora di interessante?
Mi pare ben poco, al di là del pronunciamento della Hellmich e delle parole del Presidente.
Al tempo, il sindaco Valentini si schermò, oltre che con i pareri apocalittici di alcuni enti della Conferenza di Servizi (in particolar modo della Siena Parcheggi), tirando in mezzo la presidenza truffaldina dei Mezzaroma e dichiarando informalmente che il Comune sarebbe stato assai poco propenso a proseguire il cammino con cotanto "imprenditore".
I tifosi, per opera di alcuni volenterosi che avevano visto assai più lungo della vista di un allocco, al contrario lottarono fino in fondo per il mantenimento del progetto, oltre la presenza di Mezzaroma, per garantire un tesoretto, un lascito per la futura società.
Anche in ragione di tale sommovimento popolare, si giunse pertanto ad un SÌ forzato del Comune circa la dichiarazione di pubblico interesse, che presupponeva la volontà di recepire un progetto, secondo i paletti inseriti nel testo della delibera.
Pur così confezionato, il progetto parrebbe aggirarsi intorno alla 30ina di milioni di euro di valore complessivo. Non poco.
Pare (pare) che Ponte e Valentini abbiano già discusso della questione, con alterni risultati.
A mio parere, il sindaco deve stavolta mollare e non ascoltare ciò che gli viene "intimato" alle spalle da qualche persona interessata a non cedere posizioni di potere (e parcheggi).
A mio avviso, molto si gioca sulla soluzione del problema Taverne, che chiaramente Ponte non ha minimamente causato, ma che resta un nervo scopertissimo dell'amministrazione comunale e del quale va tenuto conto.
Consigliamo caldamente a Valentini di valutare l'incastro seguente: 
1) Il Comune concede la possibilità di lavorare a Hellmich/Ponte, prevedendo la gestione di aree che diano rendita e fatturato sicuro (parcheggi, ad esempio). 
2) Di contro, Ponte si accolla l'onere della soluzione del problema Taverne, sempre lavorando di concerto con i costruttori tedeschi. 
3) Pur non divenendo Taverne il nuovo centro sportivo della Robur, poiché lo spazio disponibile non permette uno sviluppo di un polo adeguato alle esigenze di una società che vuol fare le cose per bene. 
4) Meglio allora concentrarsi su altre zone (Rosia?), più predisposte a soddisfare le future esigenze.
A me il tutto parrebbe scorrere, sic stantibus rebus, in maniera abbastanza lineare. Ma bisogna partire da un presupposto: che Valentini inizi a recepire questa istanza e, lasciando da parte i tentativi di altri di mettere i bastoni fra le ruote, abbia la volontà di proseguire nella progettualità indicatagli. Senza fronzoli o supercazzole. 
Ponte, dal canto suo, deve indicare un business plan, che indichi costi e ricavi, sia per chi dovrà avviare eventualmente i lavori di riqualificazione dell'area (ricordo che bisogna presentare una società proponente), sia per il Comune di Siena.
Armandosi di buona volontà e del famoso buonsenso, direi che l'affare stavolta si potrebbe fare...

3 commenti:

  1. INECCEPIBILE.
    E,francamente,INATTACCABILE.
    Si fosse,però.in una città "normale"e non sotto lo scacco della "cattomassocomunisteria" locale ancora ben imperante.

    Cuorenero.

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  2. come in ogni trattativa fra due parti distanti (quanto?),
    esiste anche e soprattutto la fase di compromesso. almeno una ( se non entrambe) le parti in causa cercano appunto di limare le distanze.
    cosa vuole Ponte? costruire lo stadio con tot metri quadri di commerciale
    cosa vuole il comune di Siena? Taverne finito e lo stadio con pochi mq di commerciale
    come si potrebbero parlare meglio? io Ponte ti faccio risistemare taverne, mi faccio il centro sportivo in proprio o con l'aiuto di qualche sponsor con veduta 'a lungo termine' (Cras? Chianti banca??entrambe?) sollevando te comune dal rischio di ricadere su un Taverne - bis,e io comune, levatomi il dito dal culo, ti concedo lo stadio e magari chiudo un occhio sull'aumento dei metri quadri.
    ricordare bene che proprio quando si tratta e si parte da una distanza di 100 ci possiamo accordare a 50 e magari è cio' che in partenza i contendenti vorrebbero !!!! ;))))
    Bozzon

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  3. Ottimo. Siamo perfettamente sulla stessa lunghezza d'onda se leggi l' articolo che ho pubblicato ieri. L' affare si DEVE fare e l' importante è tenere alta l' attenzione sulla questione almeno fino a che non si vede qualcosa di concreto. Da queste strutture passa il futuro della Robur e in parte della nostra città, visto che se ben fatta, la ristrutturazione dell' area Lizza-Rastrello-Fortezza rilancerebbe una zona ormai in degrado costante da anni.

    O forse piace di più così. Con uno stadio fatto di tubi metallici(ce l' abbiamo solo noi con quelle forme strane, è unico al mondo) che si incastrano perfettamente con l' architettura gotica della città. La Fortezza piena di scritte sui muri che fanno tanto "alternative", l' ex campino di San Prospero ridotto a una selva di auto e pullman con tanto di fondo stradale pieno di buche(una bellissima cartolina per la nostra città). Ah già ma quale zona morta poi.. mi ero dimenticato dell' Eventone settimanale di Sienona, ogni mercoledì La Fiera del "Levante" di noialtri. Garba talmente tanto che tutta la città si blocca per l' evento, specie se piove.
    Ri-mangio tutto quello che ho detto. Lasciamo tutto così come è..

    Marco Biagioli

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