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giovedì 3 luglio 2014

Un uomo solo al comando

Finito il Paglio - permettetemi una nota di soddisfazione per la vittoria di un fantino lucidamente e non lucidamente folle e poco inquadrabile, stile Wiatutti - rituffiamoci nella tristezza degli eventi legati alla Robur.




Tralascio ancora le dinamiche impazzite di informazioni contrastanti su eventuali compratori, trattative, figure vere o false e notizie propalate con infondatezza, per cercare un attimo - solo un attimo - di focalizzare l'attenzione su una figura che ha ormai raggiunto alti livelli di tragicità: Massimo Mezzaroma.
Ad oggi, che io sappia, trattasi ancora del presidente in carica della Robur, nonostante non si faccia più vedere e/o sentire da alcune settimane, tranne alcune frasi minimaliste di circostanza.
Domandona: ma indove si è ringuattato Massimo Mezzaroma? E cosa sta facendo?
Lo stesso Valentini, pensate, lo ha "richiamato" al dovere alcuni giorni fa, a 30 secondi dal quasi-fallimento...
Ormai persino i suoi più strenui difensori iniziano a nutrire dei dubbi sulla sua condotta.
A me verrebbe da dire: ma c'è o ci fa?
Perché, ve lo dico chiaramente, io da un po' ho perso il filo del discorso, per quanto riguarda Mezzaroma.
Tempo fa, questo blog disse, riassumendo un concetto articolato ed esteso in due parole, che non pareva che il presidente avesse tutta questa voglia di lasciare il timone della società.
Apriti cielo!
"Ma se l'ha detto lui che vuole lasciare... Ma non può farlo... Ma che c'entra riconsegnare le chiavi?". E via, e via, e via.
Il fatto che una persona favelli delle parole, non vuol dire che poi le debba attuare per forza; soprattutto quando si tratta di chi, per anni, ha detto una cosa e ne ha eseguita un'altra.
Ma, mentre qualche settimana fa, a mio avviso ci poteva essere qualche ragione per la "resistenza" di Massimo-Massimo, oggi io non ne vedo più.
La sensazione è quella di un treno in corsa che sta per schiantarsi contro un muro, in cui il conduttore, preso dal panico, dalla paura, dalla mancanza di lucidità, non abbia alcun tipo di controllo del mezzo.
Attenzionissima, Mezzaroma Massimo & family: a volte ci si può far male se si vuol distruggere ciò che non si è stati capaci di gestire, soprattutto quando si ha una folla di persone invelenite contro.
Su tale presunta mancanza di lucidità gigioneggiano da un po' le malelingue locali, sempre pronte ad infamare ed infangare.
Sappiate che ci sono stati, in questi giorni, gufi che hanno diffuso voci assolutamente artefatte, che solo per dovere di cronaca riportiamo, ma dalle quali prendiamo nettissimamente le distanze.
Si dice difatti che Mezzaroma abbia proposto ai suoi dipendenti e tesserati una spalmatura dello stipendio - che da lui non prendono e non prenderanno mai, indipendentemente dal fallimento... - tramite sms e mail (firmate anche da personaggi semi-sconosciuti), fra l'altro non recapitate a tutti i dipendenti.
O che siano stati presentati nuovi contratti senza intestazione, quindi invalidi a priori.
Fatto sta che la società è vuota, la squadra smantellata, staff tecnico volatilizzato, via anche medico sociale, preparatori atletici, addetti.
E, nonostante tutto ciò, si ha la sensazione che ancora, fino in fondo, non ci sia la voglia di lasciar perdere...
Perché Massimo, perché?


3 commenti:

  1. questa è una ripicca tra la banca e mezzaroma penso che alla fine si facciano male tutti e due però c'è un però mezzaroma perde del suo e la banca perde del nostro perchè chi comanda il suo stipendietto lo prenderà ugualmente poi ci sono i tifosi che si vedono distruggere la loro anima la loro passione che quando anche gli increduli avranno capito ci stà anche che ci sia una reazione tardiva ma ci sta le reazioni potrebbero anche essere violente chissà? MEZZAROMA TOLGA IL CAPO DA SOTTO LA SABBIA E SI RIPARI IL CULO PERCHè QUELLA E' UNA POSIZIONE PERICOLOSA
    gal

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  2. caro Simo, bellissima la foto del grande Eddy al tour di francia, persino attuale dato che inizia sabato........ma la frase del titolo di declamata da Ferretti padre si riferiva al campionissimo (Fausto Coppi per i miseri che non lo sapessero) nella sua leggendaria cavalcata da Cuneo a Pinerolo (......a Pinerolo......) durante il Giro d'Italòia del '49 (credo).
    come si sul dire sei cascato sul più bello.....
    si fa per scherzare, eh, per smorzare un poco l'amarezza...
    tuo amigo
    Stefano Ricci, il nuovo Leone delle Fiandre....

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