La snobbata assemblea dei tifosi (prima parte)

Ieri l'altro sera, alle ore 20,10, mi trovavo a Cecina. Finito un estenuante contatto di lavoro con un progettista, avevo due splendide opzioni: ritornare a casa e godermi un momento di meritatissimo riposo, ovvero farmi circa un'ora e mezzo di viaggio ed andare a sentire cosa si diceva ad una fantomatica assemblea di tifosi.
Indovinate cosa ho fatto?

Per strada, un'onda di pensieri mi travolgeva. Come sempre, quando ascolto in silenzio "Isolate" di Moby, canzone che ha il potere di proiettarmi in un'altra dimensione.
Una volta giunto, due fragorose assenze, se mi permettete, si stagliavano alla riunione.
Anzitutto, la stampa intera era restata a casa. Dopo aver richiesto a gran voce, per quasi un anno, di poter partecipare ai vari incontri tenuti fra tifosi-amministratori-presidenti, proprio in uno dei momenti clou della stagione, non si presenta. Non rendiconta, non riferisce, non fa cronaca. A parte due bellissime eccezioni, che ci piace sottolineare.
Il prode Salomoni, armato di telecamera portatile per produrre un reportage poi proiettato su Siena TV - l'unica stazione radio-televisiva di rilevanza a Siena - e Luca Luchini, che tuttavia in tale occasione è stato, più che un giornalista (eccellente), un vero tifoso della Robur, uno che al Siena gli vuol bene davvero. Uno fra di noi, in sala ad ascoltare ed intervenire.
E poi, la roboante assenza di tanti tifosi eccellenti, che evidentemente avranno avuto di meglio da fare. Personalmente, me ne dispiaccio e me ne rammarico, dato che da anni condividiamo insieme gioie e dolori. Lode dunque, a mio parere, a Domenico Chiantini del Club Valdarbia, invece presente, che ha avuto l'ardire di prendere la parola e di notificare la formale rinuncia del proprio club ad un "appoggio visibile" alla famigerata lista civica, ma che, perlomeno, ha voluto parlare di problemi legati alla Robur.
Cosa è stato riferito, ordunque?
Che sulla situazione societaria tutto tace (ed è un male... o un bene, a seconda dell'interpretazione), che Mezzaroma è semi-desaparecido, che Ferretti non si capisce a che gioco giochi, che la banca sta facendo ciò che ha sempre fatto (ovvero, scartare senza un minimo di rispetto chi osa chiedere qualcosa al di fuori delle proposte "istituzionali", con quanto di peggio sta insito nel termine ultimo), che Siena Insieme non ha più fatto sapere niente in merito alla riqualificazione del Rastrello, che il sindaco non ha, nei fatti, alcuna intenzione (o alcuna capacità) di fare ciò che gli altri suoi colleghi italiani normalmente fanno in queste situazioni - ovvero trovare non un disperato, ma una persona che possa fare calcio, seppur con la difficile situazione che ci troviamo ad affrontare.
Niente di nuovo, quindi. Da parte mia, atteggiamento molto zen, quasi da bonzo. Fallire non sarebbe per me una tragedia, a patto di togliersi dai coglioni tutti gli attori della tragi-commedia: via per sempre la banca, via Mezzaroma e Antonelli, via il sindaco, via tutti.
Ed a patto di trovare noi, tifosi, immediatamente il bandolo della matassa post-crack, così scartando d'impatto tutta questa gente che con la nostra passione non c'entra niente e che io non voglio nemmeno più nominare.
Detto in altre parole, io non attenderei che il sig. Valentini, come da lui sostenuto in varie occasioni, ci presentasse il piano B (Bassilichi?) quando già saremmo saltati per aria.
Ci vogliono 100.000 euro per iscriversi all'Eccellenza? Bene, si trovano 2.000 persone che mettono 50 euro di tasca propria. Si crea così il mio sogno, un trust (o azionariato popolare, come volete dire) che assorba per intero la gestione societaria e che, soprattutto, schizzi via tutti quelli che col Siena ci hanno mangiato, l'hanno sfruttato, se ne sono presi gioco. Che sono venuti in curva quando c'erano le elezioni, che hanno voluto appoggiare l'ipotesi di ampliamento dello stadio per raccattare voti, che hanno fatto promesse vane.
Allora lancio un appello a chi era presente all'assemblea: per favore, possiamo iniziare da subito a lanciare questa idea, in modo da trovarci pronti per un eventuale fallimento?
Io non voglio, a questo punto anche per partito preso, che l'indomani un signor x della politica ci presenti un proprio uomo, dopo aver fatto finta per un anno intero di interessarsi al problema. E magari, nella mentalità che avvolge Siena in questi tempi, far passare lo stesso signor x come il salvatore della patria!
No, per Dio!
E veramente mi repellerebbe, tanto forse da non mettere più piede al Rastrello, ritrovare ancora la Robur invischiata nel fango della banca.

Ma 'sta storia della lista civica, chiederete?
Un attimo, un attimo...