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martedì 24 giugno 2014

La percezione di Antonelli nell'immaginario collettivo della tifoseria senese

Quando inizia il calciomercato, lo si sa, i protagonisti doventano d'impatto i direttori sportivi. Anche noi ne abbiamo uno, di quelli che o si amano o si odiano, con poche sfumature di grigio in mezzo.
Ma, soprattutto, è curiosa la narrativa che esiste sul personaggio, esplicata in maniera più o meno chiara da differenti parti della tifoseria senese.
Ce lo fa capire Marco, che ci invia questo articolo. Coloro che si sentano chiamati in causa, hanno possibilità e diritto di replica.



Parto subito dalla rappresentazione dei Vecchi Ultras, sia perché è più rapida, sia perché è netta, quasi tranciante. 
La possiamo ricavare dal comunicato del 16 giugno, che ritiene il ds "colpevole, insieme all'attuale presidente, delle innumerevoli mancanze e soprattutto di vendite e cessioni con operazioni molto dubbie". Un "avventuriero e speculatore" da allontanare il prima possibile, onde evitare di depauperare quel poco che resta di valore della società, ovvero il parco giocatori.
Ho poco da aggiungere a commento, mi pare che le parole siano nette ed il giudizio definitivo.
Mi pare che non tutti la pensino proprio così.
Lo deduco - ma posso sbagliarmi - dalla posizione espressa dal Fedelissimo Online, che, non essendo l'organo di comunicazione ufficiale del Siena Club Fedelissimi, non so se rappresenti la posizione ufficiale del club stesso. 
Tuttavia, penso che valga la pena far rimarcare alcuni aspetti della comunicazione. Che sono sottili, talmente sottili, che possono essere valutati da tanti punti di vista.
Ho letto ed analizzato da un po' di tempo ciò che il Fedelissimo Online pubblica a proposito di Antonelli: ne deduco una certa "simpatia" per il nostro ds.
Tralascio la sovraesposizione antonelliana sul sito di informazione, che gli dedica spesso notizie ed interviste, e mi concentro, per ovvi motivi di spazio, all'ultimo argomento in discussione, quello delle comproprietà.
Il 18.06 il Fedelissimo Online annuncia: "Il DS Stefano Antonelli è a Milano dove lavora per definire le comproprietà che potrebbero portare soldi nelle asfittiche casse della Robur", in ciò "avvertendoci", presumibilmente, dell'imminente inevitabile vendita dei migliori giocatori. Riconfermando l'imput con la locuzione: "la situazione è molto complicata". Non che ciò non sia vero, ma sottolineiamo il modo di rimarcare la sensazione di inevitabilità della vendita dei migliori. Sperando poi davvero che i soldi finiscano nelle casse della Robur...
Il 19.06 si scrive di un incontro con Verona e Torino ed a proposito di una trattativa con quest'ultima società si paventa un'unica trattativa per la cessione di Larrondo e Paolucci, che tuttavia "porterebbe nelle casse bianconere una bella somma". Ma non penso che raggiunga gli 8 milioni, necessari all'iscrizione al campionato...
Il 20.06, giorno della cessione ufficiale di Giannetti allo Spezia (a mio avviso, l'ennesimo scandalo della gestione Mezzaroma, in attesa della cifra ufficiale della cessione), si anticipa anche quella di Larrondo, in cambio però di due "talenti": Gatto e Vita.
In serata, arriva la conferma dello scambio Larrondo-Gatto, accompagnata da una citazione curiosa del sito toronews.it, secondo cui Gatto sarebbe uno dei "giovani di maggior talento fuoriusciti dal settore granata". Insomma, pare quasi che lo scambio fra un giocatore consolidato ed un giovanotto sconosciuto di belle speranze, sia un affarone a nostro favore...
Come vedete, due stili, due approcci totalmente differenti, per analizzare l'operato di un dirigente della nostra società.
Quale scegliere? Non so e forse non mi interessa.
L'importante è avere coscienza di ciò che avviene.


Marco

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