"A Siena non esiste dirigenza"

Sono queste parole di Michele Paolucci che accompagneranno il mio "viaggio della speranza" a Latina, insieme ad altri speranzosi tifosi.

Che Paolucci fosse tipo da non tenersi le cose dentro, lo si era già capito nella sua interminabile permanenza a Siena. Forse uno dei pochi giocatori a non parlare con frasi fatte, Paolucci stavolta ha svuotato il sacco, andando a mandare un messaggio non proprio criptato a chi lo ha voluto cacciare nel mercato di gennaio.
Ricordiamo che la sua cessione, insieme a quella di Giannetti, ci fu fatta ingollare con la promessa di non ricevere più punti di penalizzazione e di arrivare tranquilli a fine campionato, almeno nell'ordinaria amministrazione.
Risultato: "la dirigenza ha disatteso tutte le aspettative". Lo dice Paolucci, nel corso di una intervista ad ARE, non Wiatutti.
Al tempo ci fu ventilata l'ipotesi di ciò che l'attaccante ex Juventus ora ama ricordare - "la società mi ha regalato al Latina, tanto che ancora adesso il Siena mi sta pagando" - ma non mi ricordo particolari prese di posizione della tifoseria al tempo (Wiatutti insorse, come potete andare a verificare in qualche post dei tempi, ma fummo tacciati di gufismo e di disfattismo).
Ma la frase strana, interpretabile a più livelli, quasi provocatoria, che Paolucci ad un certo punto lascia andare, rivela a mio avviso il vero Problema della gestione mezzaromiana-antonelliana di questi ultimi anni: "Farmi venire a Latina, da parte della dirigenza senese, è costato molto più che tenermi e credo che questo sia sintomatico".
Giusto, giustissimo.
Non solo in questa operazione di calciomercato, ma anche per altre (Pegolo, Terlizzi, solo per citare le ultimissime), tale refrain è clamorosamente posto in evidenza.
Siamo stati per tutti questi mesi avvolti dalla spirale dei costi, soffocati dal debito, eppure in tantissime azioni intraprese, la società bianconera, alla fine, ha rimesso più di quanto abbia risparmiato/guadagnato.
Che le parole di Paolucci vogliano essere da stimolo per una riflessione più profonda? 
Che il ragazzo sappia qualcosa che non può dire, ma che lascia trapelare per l'interpretazione dei più attenti?

PS: la fonte da cui sono state riprese le frasi citate, è quella di "OK Siena" del 15.05. Altre testate giornalistiche o non hanno neppure riportato l'intervista, o ne hanno riportato solo una parte.