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giovedì 27 marzo 2014

Il contributo dell'Architetto

Premetto ancora che non ho studiato architettura, nè ingegneria; che di tali materie non so niente. Ma che mi piacerebbe molto approfondire, dato che sono due settori in cui la visione fantasiosa del genio può far la differenza.


A Siena, mi par di capire, in questi anni abbiamo avuto a disposizione fior di architetti. Uno, che conosciamo tutti, l'Arch. Augusto Mazzini, ha espresso un parere sullo studio di fattibilità di riqualificazione dell'area Lizza-Rastrello.
Una stroncatura, senza possibilità di appello.
Proviamo a decriptarne le ragioni, sebbene, solo per la brevità dell'intervento apparso sul Corriere di Siena del 21 marzo, sia difficile approfondire.
In sostanza, l'Arch. Mazzini rileva:
1) che il progetto "non segue nessuna filosofia". In realtà, lo studio si muove oggettivamente su più di una filosofia. Anzitutto quella - politico/economica - dichiarata nel titolo: valorizzazione in termini occupazionali ed economici del territorio di Siena. Poi, quella architettonico/strutturale, come si evince dal testo dello studio, presentato dagli arch. Pallanch e Neri, talmente intelligente quanto innovativo pur nel solco della tradizione, visto che va a ripescare talune idee di altri progetti presentati o ipotizzati negli anni scorsi e le rinfresca, riadattandole a nuovi scenari. Infine, cito la filosofia "sportivo/impiantistica", che trasforma uno stadio monofunzionale in uno spazio polifunzionale, vivo e produttivo per 365 giorni l'anno.
2) che il progetto non segue "neanche le regole di una buona urbanistica", dato che una riqualificazione di un'area così importante non può che essere affrontata "con iniziative progettuali promosse dalla civica amministrazione". Benone. Ma (uno) ormai tutti sappiamo che: a) la civica amministrazione non ha fatto niente a tal proposito finora, mandando in malora una (ex) conca verde, quindi perché dovremmo aspettarla ancora? b) l'imput di tale riqualificazione viene per legge da una società di calcio, che con la civica amministrazione non c'incastra proprio niente. Ma (e due...) riprendo l'idea dell'Architetto, la faccio mia e la ripropongo: ora che lo studio è stato presentato, deve essere proprio la civica amministrazione che "si appropria" dello stesso, lo riconfeziona politicamente e, se del caso, tecnicamente sulle esigenze della città. Lo sta facendo? Lo farà?
3) che il progetto non è tecnicamente ben fatto, essendo più distruttivo che conservativo. Non so, non metto bocca, disconosco. Rischio di entrare in una dotta disputa che non mi compete. Ma faccio notare un parallelo, curioso ed inquietante: a Roma, proprio in questi giorni, alla presentazione del nuovo stadio da'a Maggica, l'iper architetto Fuksas, ha definito il progetto "orrendo, bruttissimo, brutto e di cattivo gusto", mentre l'architettino Dan Meis, che il progetto lo ha elaborato, risponde: "Qualsiasi architetto al mondo sarebbe invidioso perché avrebbe voluto fare lo stadio della Roma". Mio parere: l'Architetto Mazzini è talmente al di sopra delle parti che non ha interesse ad utilizzare un linguaggio strumentale o infervorato da sentimenti cupi. Il parallelo con Fuksas pertanto rimane solo una nota di colore a margine.
4) che il progetto provocherebbe "la quasi sparizione delle stupende pendici verdi che rendono unico lo stadio di Siena". Ecco, qui però resto un po' interdetto... Ma le pendici verdi... ma 'ndo so'?

5 commenti:

  1. Per risolvere il "problema"basterebbe il classico "cioccolatino":ovvero,coivolgere in qualche maniera l'esimio Mazzini nel progetto...se mai sarà...definitivo.
    Anche solo sentendone il parere,visto che se non fai almeno FINTA di coinvolgerlo,si metterà SEMPRE di traverso(lungi da me pensare che ci voglia fare quattrini..lungi da me...ehehehehe).
    A Siena,"l'intellighenzia ROSSA",è PURTROPPO ancora dura "a morire"...il problema più grosso è che,così facendo,non vengono lasciati spazi ad altri,spesso GIOVANI-CON MENTALITA'PIU'APERTA-ma soprattutto LIBERI DA RETAGGI POLITICI.
    Alle prossime elezioni,consiglio una LISTA ROBUR che rompa i coglioni e tolga voti sia alla FALSA sinistra che alla FASULLA destra!
    Cuorenero.

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  2. Mazzini? Chi l'architetto del Conad - Ponte di Romana colle casse messe dietro le scale? Ah, sì, beh, certo.....

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  3. Una norimberga come per Speer per gli architetti di regime

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  4. Ah l'ha progettata lui la conad al ponte ?
    Beh allora può parlare , si dai , tanta roba.

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