Io a perdere non ci sto. Mai. Neanche a tappini. Quando gioca il Siena non è mai sport: è movida, è stress, è... ora zitti e andate tutti in culo: è la foga della prima fila, la forza del gruppo che raddoppia la cattiveria.
Mi ricordo il Siena di De Canio, un pianto. Vedo il Siena di Beretta: in B penalizzato in classifica, ma con una voglia da parte di tutti di strappare l’orecchio del nemico (sì... sì... nemici, so' di Siena e per me so' tutti nemici!!)
Come vorrei i miei 11 in canotta bianconera? Come quelli di stasera! Sempre! Perché la loro esaltazione è la mia, la nostra che abbiamo mangiato la polvere della D, contro tutti. Anche contro il mal di testa che complice l’adrenalina ha diluito il dolore fino a sparire. Anche contro i nemici della Robur, specialmente quelli fatti in casa (i più viscidi) e della nostra passione sfrenata e anomala (noi non saremo mai come gli altri tifosi, per noi la Robur è per sempre).
La Robur è GRANDE! E noi tifosi siamo i suoi profeti!! Avanti Robur!!!
Onore e lustro, tocca a me dare i voti alla compagine di stasera; mi piacerebbe ricordarli tutti a memoria come la storica formazione targata Mannucci; gli accostamenti non sono per ruolo, ma, appunto, per... memoria!
Farelli (Defilippis) - l’immaginario del tifoso si identifica in colui che, pur non giocando mai, quando gioca fa stropicciare gli occhi, ancora di più se il suo ruolo è il portiere: è quello che vorresti come amico, perché una volta anche io giocavo in porta, è quello che vorresti che non sbagliasse mai, e se sbaglia - ma Farellik non sbaglia - è colpa del perché non gioca mai. Lo vorrei titolare in Coppacampioni. Voto 10
Mathieu (Notari) - dalla curva o dalla tv sembra sempre in affanno come gli altri, poi invece il terzino roccioso non ne sbaglia una. Coppa o campionato? Pari son: dai brividi estivi a ricordarsi di come da lì non si passa. Voto: 10
Giacomazzi (Tosolini) - il gigante buono che prende per mano la bambina di una pubblicità di svariati anni fa, la sicurezza dell’esperto che dovunque sta è una spanna sopra gli altri; tanto ci pensa Giacomazzi... Il Toso era un n° 2 naturale, ma vederlo giocare era da manuale del calcio. Come il nostro “lambruscone” Giacomazzi. Voto: 10
Della Fiore (Giovanardi) - vale il discorso per tutti quelli della difesa: da oggetto misterioso a imperatore dell’area di rigore. Come? Perché? Da esperto di calcio quale sono, ovvia risposta: sono quei colori magici che ti fan venire i brividi. Voto: 10
Angelo (Noccioli) - i brasiliani sono croce e delizia per il calcio, a seconda del punto da cui li vedi. Brillanti ovunque, o nostalgici della saudade. E che ci fa uno come Angelo in serie B e per giunta nel Siena? Che domande, ragazzi? Fa Pelè! Voto: 10
Pulzetti (Salvemini) - se uno come Pulzetti è venuto a Siena in B vuol dire che è una testa calda… ebbene sì! È una testa calda! Come noi tifosi della Robur, incazzati come lui, con lui tutte le volte che non gli va (basta buonismo). I cartellini gialli o rossi sono fatti per utilizzarli, ma il capo lo deve abbassare il nemico e il portiere (sempre nemico) per raccattare la palla in fondo alla rete. Come stasera, come sempre! Voto: 10
Valiani (Colombi) - la classe operaia va in paradiso. Cioè a Siena. Perché chi nelle istituzioni della nostra città non lo sapesse glielo ricordiamo noi, il paradiso è a Siena, il paradiso siamo noi: e Valiani lo sa, Valiani corre, Valiani non butta il cuore oltre l’ostacolo, l’ostacolo lo abbatte, la sua furia è la nostra furia di fronte ai biechi marchingegni della geopolitica che vorrebbero farci credere di aver vissuto sopra le righe. Frase troppo comoda detta dalle “abitazioni” di Via Banchi di Sopra. Valiani sopra le righe c’è sempre: come noi tifosi. Voto: 10
Feddal (Simoni) - quando vedo Feddal mi viene in mente il protagonista di un famoso film, "The milionaire", non lo so perché, forse gli somiglia, forse perché la trama di quel film ricorda momenti non proprio felici, ma superati con la determinazione di chi deve bere o affogare. Guarda caso come noi tifosi sempre a dover far fronte agli imprevisti che la quotidianità ci riserva. Feddal (e anche noi) c’è andato vicino ad affogare, poi però eccolo qua che giustifica la propria presenza nella sua nazionale e con il compito di portare la Robur in serie A. The Milionaire. Voto: 10
Rosina (Ferranti) - il numero 10 nel calcio che fu era il simbolo della "classe", chi non ne aveva non poteva ambire a quella maglia. Rosina è oltre a quel numero, perché oltre c’è un uomo che la "classe" l’ha nel cuore. Grazie di esistere! Voto: 10
Giannetti (Rambotti) - lui è il tifoso che non ha età, scende dalle tribune, va negli spogliatoi e entra in campo con la consapevolezza che sta portando una maglia che pesa più di quella dei suoi compagni, perché è la maglia dei 7/8000 tifosi veri della Robur che ad ogni partita vanno al Rastrello, o sono in trasferta, o sono seduti in poltrona... con addosso la maglia bianconera e magari anche il cappellino. Quando va in gol, ci vanno tutti i Senesi. Voto: 10
Paolucci (Pazzaglia) - l’analogia del ruolo con Eugenio Pazzaglia non è a caso. Il fiuto del gol, la residenza nelle zone alte in prossimità del disco del rigore nemico, la libidine che fa dimenticare ad ogni gol segnato i momenti più in ombra è l’umore del tifoso bianconero, è il carattere lunatico, balzano di chi è alle stelle e dopo un attimo va giù. Paolucci ha incarnato la cocciutaggine (in positivo) dei Senesi. Cioè noi tifosi. Cioè ognuno di noi. Per questo accostare Paolucci a Pazzaglia è un atto d’amore dovuto. Voto: 10
Rosseti (Jesari) - come Jesari - tanto in pochi se lo ricordano - è entrato e ha segnato. Priamo calciatore (Priamo è il soprannome di un noto tifoso del Siena che ha in comune "qualcosa" con il biondo attaccante) ha quello che in molti vorrebbero avere: gioventù, bellezza, fortuna e bravura. A disposizione della Robur. Chapò, in senese francesizzato. Voto: 10
Vergassola (Colafrancesco) - il capitano che risponde presente ad ogni chiamata non è un optional; al mondo le bandiera ce l’abbiamo solo noi a Siena, in bianconero! Voto 10
Scapuzzi (Jaconi) - già il solo fatto di essere entrato in una serata magica dà diritto al giudizio. Che non può che essere positivo, come positivo è il tifoso della Robur. Voto 10
Beretta (Mannucci) - l’allenatore non va in campo e Mario quest’anno la cosa l’ha presa abbastanza alla lettera, seguendo qualche volta la Robur dalle tribune. E’ un trascinatore “strano”, perché è del nord (terra notoriamente poco incline al lasciarsi andare) ma è diventato uno di noi perché probabilmente anche lui, è stato poco sponsorizzato. E per questo che me lo fa sentire ancora più vicino. Voto: 10
Come vorrei i miei 11 in canotta bianconera? Come quelli di stasera! Sempre! Perché la loro esaltazione è la mia, la nostra che abbiamo mangiato la polvere della D, contro tutti. Anche contro il mal di testa che complice l’adrenalina ha diluito il dolore fino a sparire. Anche contro i nemici della Robur, specialmente quelli fatti in casa (i più viscidi) e della nostra passione sfrenata e anomala (noi non saremo mai come gli altri tifosi, per noi la Robur è per sempre).
La Robur è GRANDE! E noi tifosi siamo i suoi profeti!! Avanti Robur!!!
Onore e lustro, tocca a me dare i voti alla compagine di stasera; mi piacerebbe ricordarli tutti a memoria come la storica formazione targata Mannucci; gli accostamenti non sono per ruolo, ma, appunto, per... memoria!
Farelli (Defilippis) - l’immaginario del tifoso si identifica in colui che, pur non giocando mai, quando gioca fa stropicciare gli occhi, ancora di più se il suo ruolo è il portiere: è quello che vorresti come amico, perché una volta anche io giocavo in porta, è quello che vorresti che non sbagliasse mai, e se sbaglia - ma Farellik non sbaglia - è colpa del perché non gioca mai. Lo vorrei titolare in Coppacampioni. Voto 10
Mathieu (Notari) - dalla curva o dalla tv sembra sempre in affanno come gli altri, poi invece il terzino roccioso non ne sbaglia una. Coppa o campionato? Pari son: dai brividi estivi a ricordarsi di come da lì non si passa. Voto: 10
Giacomazzi (Tosolini) - il gigante buono che prende per mano la bambina di una pubblicità di svariati anni fa, la sicurezza dell’esperto che dovunque sta è una spanna sopra gli altri; tanto ci pensa Giacomazzi... Il Toso era un n° 2 naturale, ma vederlo giocare era da manuale del calcio. Come il nostro “lambruscone” Giacomazzi. Voto: 10
Della Fiore (Giovanardi) - vale il discorso per tutti quelli della difesa: da oggetto misterioso a imperatore dell’area di rigore. Come? Perché? Da esperto di calcio quale sono, ovvia risposta: sono quei colori magici che ti fan venire i brividi. Voto: 10
Angelo (Noccioli) - i brasiliani sono croce e delizia per il calcio, a seconda del punto da cui li vedi. Brillanti ovunque, o nostalgici della saudade. E che ci fa uno come Angelo in serie B e per giunta nel Siena? Che domande, ragazzi? Fa Pelè! Voto: 10
Pulzetti (Salvemini) - se uno come Pulzetti è venuto a Siena in B vuol dire che è una testa calda… ebbene sì! È una testa calda! Come noi tifosi della Robur, incazzati come lui, con lui tutte le volte che non gli va (basta buonismo). I cartellini gialli o rossi sono fatti per utilizzarli, ma il capo lo deve abbassare il nemico e il portiere (sempre nemico) per raccattare la palla in fondo alla rete. Come stasera, come sempre! Voto: 10
Valiani (Colombi) - la classe operaia va in paradiso. Cioè a Siena. Perché chi nelle istituzioni della nostra città non lo sapesse glielo ricordiamo noi, il paradiso è a Siena, il paradiso siamo noi: e Valiani lo sa, Valiani corre, Valiani non butta il cuore oltre l’ostacolo, l’ostacolo lo abbatte, la sua furia è la nostra furia di fronte ai biechi marchingegni della geopolitica che vorrebbero farci credere di aver vissuto sopra le righe. Frase troppo comoda detta dalle “abitazioni” di Via Banchi di Sopra. Valiani sopra le righe c’è sempre: come noi tifosi. Voto: 10
Feddal (Simoni) - quando vedo Feddal mi viene in mente il protagonista di un famoso film, "The milionaire", non lo so perché, forse gli somiglia, forse perché la trama di quel film ricorda momenti non proprio felici, ma superati con la determinazione di chi deve bere o affogare. Guarda caso come noi tifosi sempre a dover far fronte agli imprevisti che la quotidianità ci riserva. Feddal (e anche noi) c’è andato vicino ad affogare, poi però eccolo qua che giustifica la propria presenza nella sua nazionale e con il compito di portare la Robur in serie A. The Milionaire. Voto: 10
Rosina (Ferranti) - il numero 10 nel calcio che fu era il simbolo della "classe", chi non ne aveva non poteva ambire a quella maglia. Rosina è oltre a quel numero, perché oltre c’è un uomo che la "classe" l’ha nel cuore. Grazie di esistere! Voto: 10
Giannetti (Rambotti) - lui è il tifoso che non ha età, scende dalle tribune, va negli spogliatoi e entra in campo con la consapevolezza che sta portando una maglia che pesa più di quella dei suoi compagni, perché è la maglia dei 7/8000 tifosi veri della Robur che ad ogni partita vanno al Rastrello, o sono in trasferta, o sono seduti in poltrona... con addosso la maglia bianconera e magari anche il cappellino. Quando va in gol, ci vanno tutti i Senesi. Voto: 10
Paolucci (Pazzaglia) - l’analogia del ruolo con Eugenio Pazzaglia non è a caso. Il fiuto del gol, la residenza nelle zone alte in prossimità del disco del rigore nemico, la libidine che fa dimenticare ad ogni gol segnato i momenti più in ombra è l’umore del tifoso bianconero, è il carattere lunatico, balzano di chi è alle stelle e dopo un attimo va giù. Paolucci ha incarnato la cocciutaggine (in positivo) dei Senesi. Cioè noi tifosi. Cioè ognuno di noi. Per questo accostare Paolucci a Pazzaglia è un atto d’amore dovuto. Voto: 10
Rosseti (Jesari) - come Jesari - tanto in pochi se lo ricordano - è entrato e ha segnato. Priamo calciatore (Priamo è il soprannome di un noto tifoso del Siena che ha in comune "qualcosa" con il biondo attaccante) ha quello che in molti vorrebbero avere: gioventù, bellezza, fortuna e bravura. A disposizione della Robur. Chapò, in senese francesizzato. Voto: 10
Vergassola (Colafrancesco) - il capitano che risponde presente ad ogni chiamata non è un optional; al mondo le bandiera ce l’abbiamo solo noi a Siena, in bianconero! Voto 10
Scapuzzi (Jaconi) - già il solo fatto di essere entrato in una serata magica dà diritto al giudizio. Che non può che essere positivo, come positivo è il tifoso della Robur. Voto 10
Beretta (Mannucci) - l’allenatore non va in campo e Mario quest’anno la cosa l’ha presa abbastanza alla lettera, seguendo qualche volta la Robur dalle tribune. E’ un trascinatore “strano”, perché è del nord (terra notoriamente poco incline al lasciarsi andare) ma è diventato uno di noi perché probabilmente anche lui, è stato poco sponsorizzato. E per questo che me lo fa sentire ancora più vicino. Voto: 10
onore alla Robur; onore ai suoi giocatori e tifosi volati a Catania; onore a Wiatutti ed all'intelligenza del suo "Primo" mentore; ma soprattutto onore all'estensore di queste "libidinelle" che con incredibile bravura e con il felice "accostamento" a un passato onorevole, ha reso onore a tutti noi Roburmatti che, seduti in poltrona e col cappellino bianconero calcato in testa, hanno goduto la gran libidine del "10atutti" alle falde dell'Etna.
RispondiEliminam'hai fatto piangere..
RispondiElimina... in auto alla radio attaccato al clacson ad ogni rete dei bianconeri urlando moccoli liberatori!!!
EliminaAvanti Robur! Tutti a Firenze!