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mercoledì 18 settembre 2013

Pensieri sparsi, in associazione di idee

Inizia oggi la mia presenza periodica nel blog, sperando di poter offrire un contributo di ricordi per i meno giovani, di aneddoti e racconti anche divertenti per i più giovani, che, per loro fortuna, hanno visto tanta serie A e pochissima serie B. Ma non sanno quello che si sono persi con il resto.

Buona lettura da Stefano Osti.



Non so a voi, ma a me vedere la Robur scendere in campo oggi con le maglie bianconere senza lo sponsor ha dato un vago sapore retrò anni ’70 e primi anni ’80.

Certo che l’assenza dello sponsor sulle maglie è sempre un segnale poco buono sulla situazione socio-economica sia della nostra città che dell’intera nazione, probabilmente anche un segnale dello scadente interesse che offre la serie B verso ogni tipo di investitore, ma forse è anche conseguenza del fatto che anni di main - sponsor di Banca Monte dei Paschi hanno inconsciamente interdetto l’ingresso nell’ A.C. Siena di marchi di aziende commerciali, potenziali nuovi soci della società bianconera. Forse.

Chissà se agli occhi di eventuali nuovi sponsor non abbia invece colpito la difficoltà economica della società, così come vista in occasione delle complesse pratiche di iscrizione al campionato 2013/2014. Chissà.

I propositi estivi per la costruzione della squadra sbandierati dalla proprietà parlavano di giusta alchimia di gioventù ed esperienza, ovviamente in relazione alla necessità di abbattimento del monte stipendi ed alla valorizzazione dei giovani del vivaio.

Il fatto è che questa squadra così sbarazzina, che ha segnato 8 reti in due partite in casa (vero che ne ha anche subite 4, ma nell’ottica dei 3 punti a vittoria a mio avviso conta provare sempre a vincere, e la trazione anteriore qualche rischio di subire gol lo porta... e poi sennò non siamo mai contenti !!), ha in effetti un solo giovane del vivaio in formazione: Niccolò Giannetti. Tutti gli altri sono lentamente scomparsi dal firmamento della rosa, a parte Rosseti. Redi è andato al Castel Rigone, il talento di Spinazzola e quello del giovane Schiavone, scuola Juventus ma ormai barattato con il prodotto del vivaio Robur Marcel Buchel, che intanto è andato al Lanciano, in un centrocampo con D’Agostino, Vergassola, Pulzetti e Giacomazzi rischiano entrambi di mettere raramente i piedi dentro il terreno di giuoco. Altri giovani interessanti in età Primavera come Monni (’96), Mulas (’96), Lo Porto (’96) e Camilli (’95) intanto sono stati già ceduti al Parma i primi tre e al Novara il quarto. Sono in prestito al Siena per questa stagione, però già destinati a volare via dalla Robur senza poter mai dare contributi alla prima squadra in futuro.

Qualcuno un giorno spiegherà questa strana strategia, mancano i soldi, fai fatica ad iscriverti al campionato, ma nei mesi di luglio ed agosto prendi nuovi calciatori senza esserti prima liberato dei contratti dei “vecchi”, quindi non riducendo il monte stipendi, tutt’altro. E poi i migliori giovani se ne vanno anzitempo, in barba alla particolare contingenza del momento. Chissà se c’entra qualcosa il fatto che moltissimi calciatori del Siena, sia giovani che meno giovani, sono assistiti dall’agente F.I.F.A. Danilo Caravello, cognato di Antonelli. Sarà sicuramente una coincidenza, figuriamoci se dei professionisti di tale livello possono prestarsi a conflitti d’interessi.

I casi sono due: o le difficoltà erano reali, ed allora la squadra formata è immotivata alla situazione finanziaria della Robur, con il rischio di togliere dalla classifica altri punti di penalizzazione (prossima scadenza 16 ottobre, stipendi di luglio e agosto); oppure le difficoltà erano strumentali, e allora la proprietà ha giocato con la passione dei tifosi veri, che hanno visto minacciata di scomparsa la storia centenaria della vecchia Robur senza un vero motivo. Ma in tale caso era meglio costruirla anche meglio la squadra, per avere più probabilità di tornare in serie A. Chissà.

Intanto la proprietà dichiara che “la salvezza del Siena passa dall’ammodernamento dello Stadio, con capitali esterni”, parole eleganti per dire con i soldi degli altri… come sempre.

Dicevo. Ah, le maglie bianconere senza sponsor. Quanti ricordi fanno venire alla mente, quando l’attuale Gradinata “De Luca” intonava, sulle note della Verbena, “la Juve c’ha Capello, la Lazio c’ha Chinaglia, il Siena c’ha Pazzaglia…”, quando ti spostavi dal Prato Jolly al Prato S.Domenico, o viceversa, per vedere l’attacco della Robur, stando attenti ai “regalini” che durante la settimana i cani a passeggio lasciavano sull’erba.

In magazzino e sul campo c’erano il mitico Grado Guerrini, che curava a scappa tempo anche alcuni maialini d’india, Antonio Cavalli, che da magazziniere nel tempo aveva fatto di tutto, dall’accompagnatore con la società commissariata all’autista del settore giovanile, c’era Fiorina Pettorali in lavanderia, che con il doppio allenamento del mercoledì preparava il pranzo per l’allenatore, gli addetti dello Stadio e il segretario (chi ? Stefano Osti… ero già lì, accipicchia…), c’era Mauro Fanetti che oltre a fare il massaggiatore imbiancava gli spogliatoi, preparava il thè, strizzando i limoni con le mani ancora unte dal grasso che spazzolava sugli scarpini dei calciatori e poi faceva i massaggi con le mani bagnate dal succo di limone. Che tempi.

Estate 1981. Preparazione al campionato di C2.

I lavori di manutenzione al terreno di gioco del Rastrello impedirono lo svolgimento delle partite amichevoli precampionato (che furono giocate a Chiusi e Chianciano) mentre la Coppa Italia fu disputata nella prima fase interamente in trasferta. Tuttavia fu reso possibile che la squadra potesse lavorare con il pallone sul campo nel pomeriggio, mentre la mattina un autobus del Train, gentilmente concesso con l’intervento di Alfredo Tanzi, all’epoca alto funzionario dell’azienda comunale dei trasporti, prima di divenire abile e appassionato assessore allo sport, prelevava i calciatori e i tecnici (Guido Mammi e il suo secondo il mitico Luigi Galasi) dall’Albergo Giardino fuori Porta Pispini, appena finito di costruire (e forse ancora senza neanche i permessi per il suo utilizzo…), e portava il gruppo a Montalbuccio per svolgere lavoro aerobico ed atletico. Alle 12 di nuovo all’Albergo Giardino. Alcuni amici tifosi, con capo chef Francesco Mangiavacchi, dopo avere fatto la spesa del giorno, preparavano il pranzo per la squadra. Mancavano i camerieri, ma il tutto fu ovviato con Mauro Fanetti, il massaggiatore, e con il sottoscritto, che, chiusa la sede allo Stadio, volava all’Albergo e si trasformava in un provetto cameriere, sia per il pranzo che la cena. Che momenti.

Al termine di quel campionato, disputato con una squadra giovanissima integrata dagli indimenticabili Bruno Beatrice e Ciccio Esposito, il Siena fu promosso in C1, primo, con quasi venti punti di vantaggio sulla terza (il Frosinone), insieme alla Rondinella, seconda. Guido Mammi, allenatore di quella splendida squadra, ancora oggi ricorda con commozione quella meravigliosa cavalcata ma soprattutto tutti gli aneddoti che fecero da corollario ad un irripetibile campionato.

Il Siena tornava in terza serie nazionale dopo 4 campionati di C2, durante i quali vi furono periodi di commissariamento (prima con il Comm. Corrado Vanni, poi con il Dr. Danilo Nannini), infine la stabilità con il Dottor Nannini, a capo di un Consiglio Direttivo composto da tanti consiglieri-tifosi, amalgamati con sapienza dal Presidente. Ma il campionato successivo di C1 avrebbe presentato nuove difficoltà, già fino dal mese di giugno, per l’iscrizione al campionato (corsi e ricorsi della storia).

Tanti aneddoti, alcuni divertenti, altri un po’ meno, faranno parte del mio prossimo racconto.

Stefano Osti


5 commenti:

  1. Meraviglioso, grazie di queste perle.. Signor Osti..

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  2. Colgo l'occasione per ringraziare il mitico Stefano Osti per tutto cio'che ha fatto per il Siena.
    Il suo intervento quavsopra e'stupendo . Spero sia il primo di una lunga serie.
    Tra i motivi della mancanza dello sponsor secondo me e'la presenza del moderatamente deferito.Quel campionato 1981/82 e'stato un grande campionato. Con il grande uomo Bruno Beatrice. Le punizioni di Stringara.Coppola
    Si festeggio la promozione in c/1 in casa con il Grosseto.Altro calcio altra societa'. Wsg

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  3. Sig. Osti, la invito a scrivere piu' spesso di questi anneddoti,sono meravigliosi... e piacevolissimi da leggere. m'immagino quante ne abbia viste,di cotte e di crude. E m'immagino cosa puo' pensare anche lei di vedere la ''nostra'' robur lasciata nelle grinfie di chi c'e' ora... in attesa di fallire cosi miseramente e in silenzio.

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  4. grande Stefano, che ricordi ero uno di quelli che guardava l'attacco e nel cambio passava dal bar x un gottino e via al murellino le merde un cerano ma di la più a largo si, oggi invece le merde sono anche in tribuna coperta e che voi è cambiato tutto. ciao Stefano
    galileo

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  5. Struggenti i ricordi.
    Interessante per quanto riguarda invece il discorso dei giovani.
    O io sono stato in qualche altro pianeta oppure sono rincoglionito; ma Mulas l'hanno ceduto al Parma?
    Dopo l'affare di merda con Galloppa che si scordarono di rinnovare la comproprietà (era Stronati però); dopo averci fatto fregare il portiere quello bravo che era al Sud Tirol (non ricordo il nome) ora fanno quest'altro affarone?

    Se avessimo dei GIORNALISTI a Siena forse certe cose e certi articoli sarebbero sulla carta stampata e non confinati in un BLOG che per quanto fatto bene e qualitativamente troppo meglio come articoli però è letto meno del CAZZIERE.
    Praticamente come se la Bindi avesse più ammiratori di Belen:)

    TDF

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