Non serve necessariamente una partita di A per emozionarsi e per portarsi dietro a vita i ricordi di una domenica di dicembre. Il Gualdo quarto in classifica faceva visita a una Robur dai risultati altalenanti posizionata a metà classifica; ai tempi, erano anni duri, sotto la Torre del Mangia si puntava a salvarsi senza grossi patimenti, cercando di lanciare qualche giovanotto per far cassa in estate e via così.
Allo stadio fa freddo ma
il gol finale di Benetti scalda il Franchi e regala alla Robur
targata De Canio una vittoria preziosa dopo un mese avaro di gioie. I
gualdesi, che l’anno prima videro svanire ai rigori la serie B (in
panchina per loro Novellino a inizio carriera), tornano in Umbria
beffati a una manciata di secondi dal termine della gara. Gli umbri
si presentano al Franchi in forma, sulla scia delle favorite Lecce e
Ascoli decisi a prendersi i tre punti, con un trio di attaccanti di
tutto rispetto (Orocini-D’Ainzara-Tomassini) che rivedremo dopo
pochi anni in bianconero e che farà le fortune della Robur (salvezza
e promozione in B). Pochi sussulti nel primo tempo, con un rigore
eclatante non concesso ai bianconeri e tanto pressing del Gualdo che
però capitola su un’incornata di Benetti su cross dell’ondaiolo
Pepi. Tripudio dei circa 2.000 presenti per il gol siglato proprio
sotto la curva allora chiamata “Jolly”; tripudio però che
rischia di vanificarsi in chiusura di tempo quando Conticchio prende
in pieno il palo con Sansonetti battuto.
La ripresa non offre
spunti di cronaca particolarmente interessanti, pochi attacchi e
paura di scoprirsi da parte delle due squadre, tipico di quando si
incontrano due compagini che possono colpire da un momento all’altro.
All’85°, però, quello che non ti aspetti: calcio piazzato dei
biancorossi e Siroti salta più in alto di tutti a siglare il
pareggio, coi 200 tifosi ospiti che tirano un sospiro di sollievo,
intravedendo un pareggio che a quel punto sembrava impossibile da
raggiungere. La Robur è trafitta sul più bello, pare un copione già
scritto e qualche tifoso si avvia mestamente verso le uscite dello
stadio (“almeno arrivo prima a casa…”), altri si fermano lungo
il viale che circonda le tribune pronto a girare le spalle una volta
arrivato il triplice fischio del direttore di gara. Ma proprio
qualche istante prima che il signor Calabrese di Avezzano porti il
fischietto alla bocca, ecco che un traversone dalla destra piomba in
area: il Gualdo non riesce ad arrivare sul pallone e quindi ancora
Benetti si ritrova la sfera davanti, tiro a giro sul secondo palo e
la rete che si gonfia fa esplodere il popolo bianconero. 2-1!!!!!!!!!
I tre fischi dell’arbitro sanciscono una vittoria a quel punto
insperata e rilanciano il Siena in posizioni più tranquille. A fine
stagione la Robur si piazzerà a metà classifica mentre gli umbri di
Discepoli sfioreranno un’altra impresa ai playoff perdendo
l’accesso alla finale per mano del “Castel di Sangro dei
miracoli”, che finirà in B insieme al Lecce capolista.
Nessun commento:
Posta un commento