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giovedì 11 dicembre 2025

Miracolo, finalmente!

Ovvia, se Iddio vuole siamo giunti alla Verità, come stabilisce lo studio francese pubblicato su JAMA. I vax muoiono di meno. Ma non solo di coviddi. Di tutto. Meno tumori, meno infarti, meno malattie cardiovascolari, meno incidenti, meno cadute, meno disgrazie, meno suicidi.



Ripetiamo i numeri.

Lo studio parla di 22 milioni di vaccinati messi a confronto con quasi 6 milioni di non vaccinati (e vabbè, milione più milione meno…), seguiti per circa 45 mesi. Risultato: il rischio di morte dei vax per tutte le cause scende del 25%. Quello di morire di Covid grave crolla del 74%. Tradotto: non solo il virus ti salva dal virus, ma ti protegge anche da ciò che col virus non ci incastra niente.

Ma la vera magia accade nei primi sei mesi dopo la vaccinazione, quando la mortalità cala di quasi il 30%. Mortalità in generale eh, non da virusse. Tipo se si fosse stati benedetti con l’acqua santa. Poi l’effetto si affievolisce, ma sei comunque statisticamente superiore al non vaccinato. Perché i vaccini mRNA non solo ti salvano dal Covid, ma ti rendono meno soggetto a infarti, cancri, incidenti, fatalità. Noi avevamo sempre avuto ragione a spingere le persone a bucarsi, soprattutto quelle che ci credevano davvero. Ci è parso che negli ultimi anni la corsa al buco fosse rallentata, ma dopo questo studio non avete più una scusa: andate e vaccinatevi, andate e vaccinatevi.

Finiranno finalmente le puttanate che finti medici (m minuscola) hanno detto in tutti questi anni. Come ad esempio l’austriaco Andreas Sonnichsen, che da anni smonta ogni pubblicazione che proclama cifre mirabolanti sul numero di vite salvate dai vaccini. Si parte dal 2021, quando il team guidato dal dipendente OMS Meslé pubblica un modello che stima 500.000 vite salvate in Europa nel primo anno di vaccinazione. Nel 2023 gli stessi autori alzano il tiro a 1 milione; nel 2024 diventano 1,6 milioni. Sempre nel 2024 un gruppo di studio dell’Imperial College spara una forbice tra i 15 e i 20 milioni di salvati. Secondo Sonnichsen ci sono modelli matematici pieni di variabili arbitrarie, presupposti non verificabili e, soprattutto, un errore di base grossolano: confondere i morti per coviddi con i morti con coviddi. Così si attribuisce al vaccino la prevenzione di decessi che non avrebbe mai potuto evitare, gonfiando l’efficacia in modo artificiale. Ed ancora: conteggio come non vaccinati di persone appena vaccinate (così da attribuire a loro i decessi post-iniezione), esclusione sistematica di mortalità non coviddi (come se morire di altro fosse irrilevante) e nessuna valutazione del bilancio rischi-benefici complessivo.

In pratica, si conteggiano i presunti salvati ma si ignorano i possibili sacrificati per eventi avversi, la cui entità rimane volutamente oscura per la scarsa trasparenza di enti come il Paul Ehrlich Institute o il VAERS. A peggiorare la situazione, c’è il cosiddetto “healthy vaccinee bias”: negli studi osservazionali, i vaccinati risultano mediamente più sani perché i malati gravi non vengono più vaccinati, distorcendo la mortalità a favore dei primi.

Ovvia, tutta questa spazzatura non avrà più senso di esistere. Avrà invece senso di esistere bucarsi di continuo. 

8 commenti:

  1. Eccoci di nuovo nel magico universo parallelo dove ogni studio scientifico è propaganda, ogni giornale medico è una setta e ogni dato che non conferma la narrativa no-vax diventa automaticamente “miracoloso”, “sospetto” o “divinamente sospetto”. Lo studio di JAMA dice che i vaccinati muoiono meno? Apriti cielo: invece di pensare che forse, banalmente, chi si vaccina tende anche a prendersi cura di sé, a curare altre malattie, a non vivere come se la medicina moderna fosse un complotto mondiale, e quindi è statisticamente più sano, bisogna subito immaginare che la fiala contenga un mix di anticorpi, acqua santa e protezione contro le cadute sul ghiaccio. E certo, il fatto che negli studi osservazionali emerga l’“healthy vaccinee bias” per te è una rivelazione sconvolgente, come se gli epidemiologi non lo conoscessero da quarant’anni: ma tranquillo, non serve spiegare a loro cos’è un bias, di solito li hanno studiati prima di aprire un canale Telegram. Carina anche la storia dei modelli matematici “pieni di variabili arbitrarie”: detto da chi ha passato tre anni a sostenere che i dati mondiali fossero falsi perché “lo dice Sonnichsen”, suona un po’ come criticare la NASA perché usa la matematica per lanciare razzi. E il grande classico: confondere morti “con” e “per” Covid, come se in medicina non fosse già stato tutto analizzato, ricontrollato e differenziato migliaia di volte, ma capisco che il fascino della storiella sia più forte del peso di cinquanta paper peer-reviewed. Poi la chicca finale: VAERS e istituti regolatori che “nascondono”, “oscurano”, “non dicono”, perché ovviamente la comunità scientifica mondiale, dalla Giappone al Canada, ha deciso di rischiare la carriera, la reputazione e la libertà pur di proteggere… cosa? Pfizer dal tuo blog? E nel frattempo, mentre tu vedi complotti, la mortalità da Covid nei vaccinati crolla, i ricoveri crollano, le terapie intensive respirano, e la gente, incredibilmente, continua a vivere la propria vita senza attendere l’Apocalisse annunciata. Capisco che tutto questo sia frustrante: passare anni a predire disastri e poi vedere che i vaccinati non solo non muoiono tutti, ma muoiono pure meno, dev’essere duro. Ma dai, se vuoi possiamo considerarli “miracoli” così sarai finalmente soddisfatto: basta che ti ricordi che, per quanto ti sforzi, contro i dati reali neanche il miglior complottismo può molto.

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    1. Ok va benissimo (non ho nemmeno letto), ma una domanda: sei in pari con i buchi?

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    2. Se per “buchi” intendi i vaccini, certo. Mi prendo cura di mia madre e, visto che ormai è una signora nonagenaria, il medico me li ha caldamente consigliati; così quest’anno ho fatto anche l’antinfluenzale. Il mio amico invece me li ha sconsigliati, perché gliel’ha detto assuocuggino salumiere—e per lui niente è più autorevole della medicina basata sul sentito dire.

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    3. Ok, ma io intendevo i buchi per il coviddi. Importante è che tu stia al passo su quella roba lì, fallo anche per mamma.

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    4. sia io che lei li abbiamo fatti…abbiamo seguito entrambi i consigli dei nostri medici.

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    5. Mi spiace molto per mamma. Per te sono felicissimo.

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    6. In che senso? Do forte solidarietà a mamma… e anche un abbraccio, se posso permettermi

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