Nell'entourage del San Marino marmottato spicca una figura che potrebbe davvero fare la differenza. Trattasi del DG Gino Montella.
Anzitutto, nessuna attinenza con il noto boss della camorra detto O' Lione, esponente di spicco del clan Ascione: quello si chiamava Montella, ma Ciro.
Il nostro Gino Montella non ha niente a che fare con questo mondo del malaffare, anche se... Beh oddio, se si girella sul web qualcosina di poco bello nella carriera di Ciro si rischia di trovarlo. Però prima di parlare di cose brutte concentriamoci sul cv del nostro eroe, che appare sul suo profilo FB.
Il CV è diviso in anni. Scriveremo due articoli distinti, dato che il materiale da mettere sul fuoco è tanto e di grande qualità. Pronti? Via, si parte.
==Dal 1980 al 1996==
Poco dopo aver conseguito il diploma di geometra apre una Discoteca a Cava de' Tirreni denominata Plastic (attuale Vanilla) riscuotendo grande successo in tutta la Campania grazie anche ai concerti organizzati all'interno della discoteca stessa con gruppi internazionali quali gli Snap! ed i Gipsy Kings . Stanco del lavoro notturno che gli porta il '''Plastic''' e di quello estivo dove organizza sempre attività di discoteche a Palinuro Gino, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza all' Università degli Studi di Salerno, intraprende la professione della Costruzione edilizia ed il diletto nell’organizzare concerti di cantanti e gruppi come Antonello Venditti con il quale diventò grande amico , i Pooh , Nek e tanti altri.
Ok, già qui si intuisce la caratura del personaggio. Una gavetta d'oro, oseremmo dire. Nottate insonni, grandi nomi, una laurea in giurisprudenza inframezzata dall'avvio di costruttore edilizio: insomma, tutte cose correlate fra di loro, coerenti e di grande impatto. Direi che su questa fase abbiamo già detto tutto. Passiamo alla prossima.
==Dal 1996 al 2000 [L'entrata nel mondo del calcio]==
Nel 1996 l'avvocato metelliano entra nel mondo del calcio e lo fa diventando prima amministratore e poi presidente insieme a Franco Troiano della Cavese in serie D dove nella stagione 1996-1997 vince il campionato sotto la guida tecnica di Ezio Capuano tornando nel calcio professionistico. Dopo 2 stagioni di stabilità a centro-classifica il presidente Franco Troiano decede e Gino decide di assumere il controllo totale della società accollandosi tutti i debiti , ma lascia la società l'anno seguente per insostenibili condizioni economiche ,subito dopo la vittoria in casa contro il Foggia per 2-0 il 23 dicembre 2000,(con 6 vittorie e 5 pareggi e zero sconfitte a 2 punti dai play-off e 4 dai play-out) nelle mani di Antonio Della Monica. Del campionato di C2 dell'era Montella ,tra le emozioni più forti del 1999-2000,i tifosi ricordano con immenso piacere l'ultima giornata di campionato che con una vittoria per 1 a 0 contro il Fasano fece precipitare la Battipagliese nei play-out permettendo la "salvezza" alla squadra biancoblu. L'avventura della Cavese sembra aver sprofondato nei debiti l'avvocato metelliano , ma costituisce il trampolino di lancio nel mondo del calcio che conta. Difatti pochi giorni dopo arriva la telefonata dell'amico Ermanno Pieroni che lo convince ad andare a lavorare per il Taranto , che a fine campionato viene promosso in C1.
Eccola qua la svolta della carriera. Dopo la toccata e fuga con la Cavese, l'incontro con Pieroni. Già, proprio quel Pieroni lì. E con Pieroni si va talmente d'accordo che il sodalizio si sposta ad Ancona.
Sfumata la serie B a Taranto il patron Ermanno Pieroni decide di portare ad Ancona l'avv.Montella come dirigente dal 2002 al 2004 ottenendo una promozione in serie A e una retrocessione in serie B . Nel 2002-2003 l'Ancona arriva anche agli ottavi di Coppa Italia dove affronta il Milan e dopo un ottimo 1-1 in casa, si deve arrendere alla netta superiorità rossonera nel ritorno di Milano perdendo per 5-1. Nella stagione 2003-2004 ha partecipato al Campionato di Serie A, e nonostante una squadra composta da buoni giocatori come Goran Pandev, Dino Baggio, Maurizio Ganz, Dario Hubner, Milan Rapaic, Christian Bucchi, Paolo Poggi e Mario Jardel, retrocede subito in serie B racimolando appena 13 punti in 34 giornate.
E poi, dopo Pieroni, arriva Preziosi, a Como.
Nel 2004 il presidente del Genoa e del Como calcio Enrico Preziosi decide di portare Montella nel Como calcio affidandogli il ruolo di direttore generale della società che sta attraversando già una crisi calcistica e gestionale. L'unica nota positiva di questa crisi è l'iscrizione al campionato di C1 ottenuta proprio dal direttore generale avv. Gino Montella e dall'avv. Edoardo Chiacchio (noto esperto di diritto sportivo) che convincono la Lega ad iscrivere la squadra, vedendo riposare ogni settimana una squadra diversa. Nonostante questo miracolo dell'avvocato Montella che, già in precedenza aveva ottenuto il successo di iscrivere il Foggia calcio in serie C1, ai tempi del Taranto; il Como calcio fallisce e retrocede dopo i play-out. Dopo questa brutta avventura scoppia lo scandalo calciopoli che coinvolge molti colleghi di Gino e sull’onta di questa delusione ,lui amante del calcio pulito anche se non coinvolto, decide di allontanarsi a poco a poco dal mondo del calcio diventando solo consulente esterno del Genoa dal 2004 al 2008 e in seguito del Novara e Cesena .
Ecco, a Como come leggete non va benissimo, per cui Gino, "amante del calcio pulito", se ne allontana... Oddio, continua a fare il consulente, ma se ne allontana. Fino a che non torna a Cava de' Tirreni, ecc ecc ecc.
Ecco, questo è il CV del grande DG marmottato. Domani qualche risvolto poco ganzo della sua carriera...
Intanto un altro simpatico romano a farci girare iccoglioni.
RispondiEliminaE l'amministrazione comunale muta. Mi raccomando, tifare l'innominabile o la Rroma, la Robur dà noia.
Duro di Menta