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giovedì 6 febbraio 2020

La censura RAI sulla Siria

In Siria c'è guerra da quasi dieci anni. Continua, ininterrotta, con picchi drammatici. Il tutto senza considerazione dall'Occidente, che tanta parte ha svolto per innescare la miccia che ha prodotto la deflagrazione del conflitto.

Vergogna delle vergogne nostrane è accaduta a fine 2019, protagonista la nostra cara vecchia RAI. Il riferimento è una intervista di Monica Maggioni, oggi AD di Rai Com, al presidente siriano Bashir al Assad dello scorso novembre. Intervista eseguita e poi bloccata dalla RAI, con una serie di motivazioni supercazzolare che hanno provocato un semi incidente diplomatico con la Siria. Alla fine, intervista pubblicata quasi di nascosto, in streaming sulla piattaforma Rai web.
Ecco, ma cosa c'era di tanto strano, nelle parole di Assad, da non poter essere facilmente divulgato? Tanto da far dire all'ufficio stampa presidenziale siriano: "Questo è un ulteriore esempio dei tentativi occidentali di nascondere la verità sulla situazione in Siria e sulle sue conseguenze sull'Europa e nell'arena internazionale"?
Mah, sentiamo direttamente da Assad qualcosina, va...
"Non era in corso una guerra civile, questa è stata una ricostruzione fuorviante da parte dell’Occidente" - ha sostenuto Assad - "la verità è che ci sono stati gruppi di terroristi che hanno preso in mano delle zone e ora sono stati sconfitti". Primo punto da mettere in testa a noi annoiati ascoltatori occidentali: ci sono stati gruppi terroristi (assoldati ed armati da...) che hanno fatto scoppiare il caos all'interno di uno Stato sovrano ed indipendente e non si è trattato, come gli organi di disinformazione occidentali hanno sempre sostenuto, di una guerra civile interna, fra buoni (i ribelli) e cattivi (Assad e lo Stato siriano).

Ed a proposito dell'accusa dell'utilizzo di sostanze chimiche da parte dell'esercito siriano, esso "non le ha mai usate, è impossibile anche per ragioni logistiche perché se avanzi e stai vincendo non hai motivo di utilizzarle, poi le armi chimiche sono armi di distruzione di massa che provocano migliaia di morti e questo non si è mai verificato, le quantità di clorina rinvenuta è la stessa che si può trovare nelle abitazioni per le pulizie".
Ma soprattutto, è su un punto fondamentale che pare sia nato il problema della pubblicazione dell'intervista, quello sui rifugiati. Assad ha ribadito un altro concetto fondamentale, ovvero che normalmente è l'Islam classico che ha sempre aiutato il governo siriano a svolgere un'educazione contro la diffusione dell'ideologia wahabita alla base dell'invenzione Isis. E che invece è stata proprio l'Europa (fra gli altri) a creare l'anarchia in Siria (e non solo), creando ondate di rifugiati. Ecco le parole di Assad, che vi prego di memorizzare: "I rifugiati sono in Europa perché il terrorismo è stato sostenuto dall'Europa, ovviamente anche da Stati Uniti e Turchia e altri, ma l'Europa è stata l'attore principale nel creare questo caos in Siria e di conseguenza si raccoglie ciò che si semina. L'Unione europea ha pubblicamente sostenuto i terroristi dal primo giorno, dalla prima settimana. Hanno incolpato il governo siriano e alcuni regimi, come quello francese, hanno armato i terroristi. È stato uno dei loro funzionari a dichiararlo, credo sia stato l'allora ministro degli Esteri, Fabius, 'mandiamo le armi' aveva dichiarato".
Ecco qua la Verità. Ecco qua una delle tante bugie di questa Europa. Che ha contribuito a non far sviluppare più guerre all'interno del proprio territorio, ma che le stesse guerre le ha dislocate su Stati attigui, arabi per lo più.
In Siria si combatte una guerra, insomma, che ci riguarda tutti da vicino. Molto di più di quanto non ci facciano intendere. Molto di più di quanto la RAI, alla quale paghiamo coattivamente un canone, vuol farci capire.

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