Sono stanco di sedermi nel mio posticino in curva ogni santa domenica - posticino regolarmente pagato con monete buone anticipate nel mese di agosto, perché non è vero che la Sagrada Familia sia la sola a mettere i lilleri nel Siena - e puntualmente uscire mogio mogio, con la testa bassa, le spalle incurvate e ripetere sottovoce: dai, andrà meglio quest’altra volta. E sono anche stanco di non poter dire niente in curva perché poi magari qualcuno si offende. Certo il tifoso abbonato, ultimo eroico e romantico esempio di tenace illuso, rispetto alla proprietà di denaro ne spende un insignificante zero virgola zero, ma d’altra parte la mosca tira il calcio che pole, quindi tanti o pochi, quei due spiccioli andrebbero comunque rispettati. E di rispetto da queste parti ne vedo sempre meno, soprattutto nei confronti di chi lo reclama senza darne.
È vero che la padrona del Siena (mai come in questo caso l’orribile parola "padrona" pare azzeccata) non ce l’abbia con i tifosi. Le credo al 100%, anche perché forse forse sono i tifosi ad avercela con lei. Ma sia ben chiaro, dubito che ci sia qualcuno che voglia mandarla via a tutti i costi. Per me ci può rimanere altri 100 anni. Tanto mica spende i soldi miei. Soltanto non capisco il motivo di questo brutto clima da "o con me o contro di me" come se il contraddittorio, la polemica costruttiva, il dissenso ed il sacrosanto diritto di contestazione fossero magicamente stati banditi da tutto il territorio provinciale.
Sì, credo proprio che a questo punto siano i tifosi ad avercela con lei. Ma non tutti, sia ben chiaro; e qui si rende opportuno fare una piccola distinzione. I tifosi di dividono grosso modo in tre grandi categorie: agli estremi, come Rifondazione Comunista e Forza Nova, ci sono da una parte quelli a cui va bene anche la merda, purché ci sia un pallone rotolante sopra ad un prato verde e un riflettore acceso e tutto il resto non conta e giù smanacciate, cene e cori rassicuranti "Siamo sempre con voi" anche dopo aver perso in casa col Torrenieri, e dall’altra quelli che invece non gli andrà mai bene niente e stanno tutta la partita a rompere i coglioni, anche sul 3 a 0 con la Lazio. A me francamente fanno ridere entrambi, soprattutto coloro che lo fanno senza un interesse oggettivo, perché - diciamocelo chiaramente - all’interno dei suddetti gruppetti, sia fra i buonisti che i disfattisti, si nascondono sempre brutti individui che tentano di tirare l’acqua verso il loro mulino per altri interessi. Nel mezzo, poi, c’è la maggioranza silenziosa, come la Democrazia Cristiana nel dopoguerra, gente che tifa Siena, che ride se vince, che si arrabbia se perde o pareggia in casa col Gozzano vestito come il Meroni o il Tressa, che spera ogni santa domenica di chiudere in bellezza la settimana uscente o aprire alla grande quella entrante. E che ultimamente ce l’ha sempre di più a morte con D’Ambrosio, il nostro NON capitano! Gente che, si vinca o si perda, non gliene viene in tasca assolutamente niente. E pensa te che stolti! Vengono, pagano, perdono e se ne vanno. Io sono fra coloro. Medio e mediocre, come del resto lo è l’Homo Italicus.
Tuttavia adesso dato che sono tanto stanco e di pessimo umore qualcosina mi tocca dirla. Innanzitutto, una persona che acquista una società di calcio con oltre 100 anni di storia, come prima cosa, anzichè mettere sul tavolo arroganza e rinfacciare ogni tre per due i soldacci spesi, dovrebbe studiare! Ma non studiare chi ha costruito il Duomo o dipinto il Buon Governo, studiare chi ha ricoperto quel ruolo prima di lui/lei. Facendolo, scoprirebbe che la gente di Siena, almeno in ambito calcistico, è democratica: ha contestato chiunque. Da Paganini a Ponte, passando per - bestemmia delle bestemmie - Paolo De Luca, l’unico vero PRESIDENTE della storia bianconera. E se è stato contestato De Luca, un paio di berci a Lei ci potrebbero anche stare. Anzi, addirittura l’unica che non è mai stata contestata credo sia proprio Lei. Un record direi. Eppure nonostante questo, con la squadra impantanata in un trip assurdo e totalmente incapace di vincere in casa, ci dice che non sopporta più questo malumore. Ma anziché lamentarsi con noi, inutile gentaglia da vasca per il corso, perché non alza la voce con i Suoi collaboratori e tutti assieme provate a farVi un esamino critico del Vs. operato? Oppure vorrà continuare ancora con la storia del centro sportivo, le squadre giovanili, il calcio femminile e ronf ronf ronf? Siamo senza Direttore Sportivo, se n’è accorta o dobbiamo scriverlo sul campo con la bomboletta dell’arbitro? Stia tranquilla, tanto dopo qualche minuto la vernice evaporerà e della scritta non ne rimarrà nessuna traccia. Proprio come del Suo passaggio a Siena, temo; estratti conto della banca a parte. Certo, oltre al Ds dovrebbe redarguire anche Suo figlio, ma un figlio si sa, non lo si può licenziare e quindi ognuno si tiene il suo. Io per esempio me ne guarderei bene dall'affidare le sorti dell’amata Robur al mio, ma mica per questo lo posso strozzare! E poi ognuno fa come gli pare, no? Davide Vaira è uno di famiglia, disse tempo fa. Appunto: affetti e affari non si mischiano mai! Suvvia, lo sanno tutti. E poi anche un labrador o un gatto persiano possono essere considerati di famiglia. Ma loro vogliono le coccole e pisciano nel tappeto del bagno, mica fanno i direttori sportivi. Ma poi, con tutti i modi carini che ci sono per offendere, è sicura di aver udito bene? L’offesa becera "Vaira Brucia" non si può proprio sentire! Mi suona tanto strana… Non siamo andati in Serie B per colpa della Lega, disse Lei, senza mai capire però le nostre potenziali possibilità di ripescaggio, aggiungo io, perché nessuno ha mai visto le graduatorie. Siamo sicuri che saremmo stati ripescati? Vabbè, acqua passata dai. Anzi no, perché nella realtà dei fatti non siamo andati in Serie B per non ferire l’amico dell’amico Pane, prendendo al suo posto un portiere decente, nonostante se ne fosse accorto anche il custode del campo di Custoza che Pane non c’era tagliato per quel ruolo. E giù applausi anche a lui. Persino dopo la partita con la Reggiana. I suoi collaboratori hanno smantellato uno degli attacchi più forti degli ultimi anni, quello dello scorso anno per intenderci, lasciando andare Cianci al Teramo (hai detto il Chelsea) e Gliozzi a svernare in panchina a Monza. Non cito Aramu perché essendo andato in Serie B, non so se poteva essere trattenuto. E quest’anno quale reparto ci manca? Lo dice lei o lo dico io? Lo dico io, dai: l’attacco. Tanto lo sanno tutti! Un volta Cesarini e una volta D’Auria ci tengono a galla. Ma il risultato non cambia. In compenso abbiamo 18 centrocampisti. Certo, per tutto ciò la colpa non è e non potrà mai essere la Sua: lei giustamente si fida dei suoi collaboratori. Ecco la stella intorno alla quale orbita tutto il paventato malumore. E diretta conseguenza, l’unica colpa che le posso muovere è quella di non aver saputo scegliere i giusti collaboratori. Il caso Bentivoglio su tutti. Ma almeno il ragazzo è vivo e a piede libero, oppure è recluso in una cella dei frati di Monte Oliveto? Ma con tutti i soldi spesi per lui, un puntero bombolone da affiancare a Cesarini ci poteva scappare o era meglio preferirgli il colpo mediatico? A proposito di attacco: la carriera senese di Polidori si è definitivamente arrestata un attimo dopo aver sbagliato il rigore, (tipo Gamberi tanti anni fa con la Carrarese), vero? Mi dica di sì, La prego.
Basta: anche io sono stanco. E molto più di prima. Stanco di vedere tutte le domeniche un film vecchio e stravecchio, che tanto finisce sempre nel solito modo. Stanco di questi discorsi, pieni di parole nuove per concetti vecchi. Stanco di questo profondo malumore che non accenna a diminuire e galleggia sopra la mia testa ogni volta che gioca la Robur. E non mi dica di restarmene a casa, perché il copyright di questa frase è di un altro. Sì, stanco e di malumore: almeno in questo siamo identici.
Robur Siena - Gozzano Calabro: 1 a 1. E ancora si chiede il perché di questo malumore? A me sembrerebbe abbastanza evidente: basta guardare il maxischermo alla fine di ogni partita in casa per capirlo.
Che bello è, quando esco di casa...
Robur Siena - Gozzano Calabro: 1 a 1. E ancora si chiede il perché di questo malumore? A me sembrerebbe abbastanza evidente: basta guardare il maxischermo alla fine di ogni partita in casa per capirlo.
Che bello è, quando esco di casa...
Mirko

Bellissimo ma certo non all'altezza di Principato.... Ma Anna lo leggerà mai? Forse ti potrebbe anche rispondere o invitare a cena...
RispondiEliminaSolo applausi.
RispondiEliminaQuoto, il 18 mai più in campo.
E mi fermo qui.
Grande Mirko.. un ' analisi lucida e precisa anche se amara e un po' deprimente ma molto vera.
RispondiEliminaCondivido tutto e penso che la prossima fase dela padrona sarà "venderei ma nessuno la vuole la vostra squadretta ridicola". Squallida, una persona di una arroganza oscena. E una grande occasione persa.
RispondiEliminaNicola
Buongiorno, concordo su tutta la linea. E porca di una miseria avevo mentovato Immobile quale reo di aver sbagliato un calcio di rigore che nessuno gli aveva detto di calciare e avevo dimenticato Gamberi ( ma non era il pupillo di Buffoni?). Pazienza , qualche colpo si perde… Per riprendere il discorso, come diceva quel signore alto, biondo, barbetta e capelli lunghi, vediamo sempre la pagliuzza nell’occhio degli altri e non il trave che è nel nostro. Vengono a rimproverarci del malumore anziché andare a cercare la causa che ce lo provoca. Sì, signor Mirko, dovrebbero proprio farsi un bell’esame di coscienza prima di venirci ( mi permetta il francesismo) a fracassarci i coglioni. Ma fino a che ci sarà gente che li osanna perché “questa proprietà ci ha iscritto al campionato”, non cambierà mai niente. “ Ci hanno tolto la serie B”: ma cosa state dicendo? A parte che sarebbe stata una grazia ricevuta e poi se davvero in B ci volevi andare, sarebbe bastato cambiare il portiere anziché fare finta di niente o peggio ancora dire che “ NON ESISTE UN PROBLEMA PANE” . Scusate ma ancora non riesco a mandarle giù!! Torniamo a bomba; lei cita Cesarini e D’Auria , eccola la manna dal cielo altrimenti lo avrebbero (forse) visto se era solo malumore o incazzatura nera!! Sembriamo una vecchia camera d’aria dove per fortuna riusciamo a mettere il “ TIP TOP”. Lo ricorda? Da ragazzi , quando foravamo e capitava spesso vista l’usura…una toppa e via. Cesarini e D’Auria sono il nostro Tip Top ma fino a quando? Una buona giornata
RispondiEliminaconcordo su tutto...unica differenza quest'anno non mi sono abbonato e ho visto solo 2 partite in casa e presumo di non vederle altre almeno fino ai play off, sempre se ci entriamo...
RispondiEliminaMa a chi altro sarebbe permesso di dire : "state a casa o andate a vedere la Fiorentina" ? Ma si scherza davvero?
RispondiEliminaMa signori... questa provoca perché non aspetta altro che le gente si incazzi sul serio per scappare e fare pure la vittima, si capisce da un chilometro, via su
RispondiEliminaBravo Mirko bellissima lettera, sono anch'io uno degli ultimi nostalgici, e tutte le domeniche che il Siena gioca in casa mi reco allo stadio dove su quei merdosissimi seggiolini mi sporco regolarmente il giacchettino invece di starmene comodamente a casa a guardarla in TV.
RispondiEliminaOltre a tutto quello che hai già detto te, giustissimo, aggiungerei che il nostro malumore probabilmente nasce dalle dichiarazioni che la proprietà fece al momento di prendere la nostra squadra: riporteremo la gente allo stadio con il bel gioco ed il progetto era di riportare il Siena in serie B nel corso di 3 anni.
Ad oggi mi pare essere molto lontani da questi obiettivi.
Un patrimonio di 4 mila abbonati in Serie D è stato praticamente dimezzato. Ad oggi gli abbonati sappiamo tutti essere, seppur un buon numero per la categoria, nemmeno 2000.
Cerca l'andare in serie B ha già espresso te ampiamente il concetto.
E allora direi che di fronte a prove a dir poco sconcertanti della nostra squadra che ci sia soltanto un po' di malumore si può essere anche contenti. C'è da ringraziare il fatto che Siena è comunque una città di signori Perché in altre realtà non sarebbe stato forse solo malumore. Per finire hai commentato tutto tranne una piccola nota sul nostro allenatore: è lui che schiera il numero 18 non accorgendosi che non è un attaccante, è lui che se ne esce con una frase "D'Auria adesso si è guadagnato la possibilità di giocare dal primo minuto".
Anche il custode via Custoza se ne era reso conto prima che il 18 non è per questa categoria e che non c'era bisogno di tre perle di D'Auria per decidere dargli piu spazio. Anche il reiterare certi errori che sembrano dettati da altre necessità più che dal vedere il bel gioco, porta malumore e talvolta sospetto.
Sempre forza Robur
Io veramente non capisco tutto questo malumore. La prossima partita in casa vengo allo stadio con un bellissimo striscione E N T U S I A S M O
RispondiEliminaNessuno ha ricordato, e per questo lo sto facendo io, del "biglietto da visita" della Sig.ra Durio verso i tifosi.
RispondiEliminaI tifosi, quando fu fondata la nuova società, votarono tramite sondaggio per la maglia inquartata. Dopo 2 anni arriva la Sig.ra Durio e, siccome al bomber Trani piace la maglia a righe, cambia la maglia.
Do certo non un'operazione simpatia...
Poro Mario
Risultati zero in 4 anni. Malumore?
RispondiEliminaRuolino di Marcia in casa orribile che nemmeno in Serie A. Malumore?
Livorno e Pisa in B. Malumore?
Provocazioni continue. Malumore?