“Dico che non sono affatto convinto e che non abbiamo valorizzato l’evidenza scientifica”

"Adesso, io rimango fermamente convinto delle evidenze che non supportano una decisione come questa, ma siccome mi hanno insegnato che le Istituzioni si servono e che non ci si serve delle Istituzioni, per evitare lacerazioni dò una mia approvazione non convinta che non resta a verbale, rimane a verbale l'approvazione fra di noi. Dico che non sono affatto convinto e che non abbiamo valorizzato l'evidenza scientifica, ma per me va bene proprio per servire le Istituzioni".

Questa frase, di una gravità inaudita, fu proferita dal Gran Maestro dalla evve moscia del CTS, prof. Locatelli, al termine di una convulsa riunione dello stesso comitato dell'11 giugno.

Queste parole pesano come un macigno e solo in un regime totalitario come ormai è divenuto il nostro, con magistratura ed Istituzioni (a proposito...) al servizio di un potere altro che non sia quello della comunità dei cittadini, possono passare lisce senza che ci sia alcuna conseguenza, legale o di altro tipo.

Insomma, gli Esperti, nelle riunioni a porte chiuse confessavano di non essere convinti di ciò che vedevano e dicevano, ma, nel loro dovere di servire le Istituzioni (ma ciò era scritto nel loro contratto?), da uomini non liberi, non potevano creare divisioni che si sarebbero notate all’esterno. In più, fuori attaccavano i medici che lavoravano in scienza e coscienza senza conflitto di interesse, tacciando di anti scientificità i dubbi da loro espressi e rifiutando ogni confronto.

Le Istituzioni… Chissà quale erano le Istituzioni cui Locatelli si riferisce. Una sicuramente era il Ministero della Salute, capitanato dal tisico che, con una ragazza morta di 18 anni, intima di non fare niente al fine di non distruggere il “clima meraviglioso” della campagna vaccinale. Poi? E soprattutto le Istituzioni sono o non sono al servizio di una comunità di cittadini? Ovvio, in un sistema totalitario, la risposta è no.

Se Locatelli è un medico, in casi conclamati di dissenso come questo, esiste la dignità e la libertà di alzarsi e andarsene. Se non lo fai ti rendi complice. E ti assumi la responsabilità e le conseguenze, soprattutto se dalle tue decisioni dipende la vita di altri esseri umani. Il medico che dichiara di "non avere valorizzato l’evidenza scientifica", eppure resta saldo al suo posto per dovere verso le Istituzioni, cosa è, è ancora un medico? E le Istituzioni pertanto lavorano contrariamente all’evidenza scientifica?

Ipotizziamo ora che Locatelli si fosse alzato dal tavolo dei burocrati e avesse detto queste parole virgolettate subito, in diretta televisiva. Se lo avesse fatto, ciò avrebbe avuto degli effetti dirompenti. Per cui chi giustifica un tale comportamento in realtà sta giustificando se stesso nelle sue piccole, infinite nefandezze quotidiane. E chi resta a giustificare tali nefandezze lo fa per tornaconto personale.

Questa gente, insieme ad altri neo scienziati, ha semplicemente perduto il senso dell’onore e della vergogna. E, perduto ciò, alla fine si trova sempre una giustificazione per i crimini che si commettono.