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mercoledì 8 gennaio 2025

Il mio Goldrake

So già che ciò che sto per dire vi sembrerà non credibile. Però è pura verità.


Io mi ricordo benissimo quel 4 aprile 1978, quando Goldrake Atlas Ufo Robot fece la sua prima apparizione sugli schermi televisivi.

Fra noi cittarelli si era diffusa la voce che questo guerriero alieno avrebbe portato grandi novità per il nostro futuro, così staccammo un po' prima dalle nostre furibonde lotte calcistiche e ci dirigemmo davanti al televisore, che proprio in quegli anni stava cambiando dal bianco e nero al colore. Nello specifico, la prima televisiva fu organizzata in campo neutro, cioè a casa di Marco, mio vicino di pianerottolo; eravamo una decina di monelli indemoniati. La merenda era quella dei grandi eventi, ovvero una lunghissima fetta di pane con la cioccolata mezza nera e mezza gialla, che ipotizzo abbia prodotto successivamente un mare di gravi patologie a tutti noi che ne abbiamo ingurgitata a quintali.

Oh, ma quanto era bona la cioccolata mezza e mezza? Dolce, dolcissima. Però non stucchevole. Poi c'era quella fatta a lingotto, che si tagliava col coltello in due sensi: verticalmente in stile pepita o orizzontalmente in stile fetta di lardo di colonnata. Oppure quella sciolta, nel barattolo, perfettamente divisa a metà.

Ma torniamo alla nostra serata televisiva. Con Goldrake fu amore a prima vista. A partire dalla sigla iniziale, probabilmente quella più bella della nostra infanzia, insieme a quella di Jeeg Robot. L'incipit - "Si trasforma in un raggio missile" - rimarrà stampato nella memoria di una intera generazione, che ancora oggi fischietta il ritornello nei momenti di svago. Io lì per lì non capii molto bene perché si dovessero mangiare libri di cibernetica o insalata di matematica, ma ci passai sopra. Poi arrivò la bellezza del robottone, soprattutto nella preparazione di Actarus che in poltrona si gira in un tunnel, fa il foloso e quindi occupa la sua postazione nel capo di Ufo Robot. Eccoci alle armi, una più distruttiva dell'altra: lame rotanti, alabarda spaziale, magli perforanti, raggio antigravità, tuono spaziale e chi più ne ha più ne metta. Ebbene sì, Goldrake era invincibile e, per tutti noi, avrebbe salvato il pianeta dall'attacco dei mostri di Vega, come poi iniziammo a etichettare le ragazzine che ci giravano intorno.

Tutto finì. Finì la fetta di pane nutellata, finì l'orgia dei colori di Goldrake, finì la meraviglia che provammo nel vedere tanta potenza ai fini del bene. Rimaneva una cosa sola: prendersi un attimo di respiro e ascoltare la sigla di chiusura. E qui... altro immenso capolavoro. 

Bellissimi i miei 8 anni. Grazie Goldrake Atlas Ufo Robot!


Va, distruggi il male, va
Goldrake!
va…
Goldrake!

Mille armi tu hai,
non arrenderti mai,
perchè il bene tu sei, sei con noi

Vai, contro i mostri lanciati da Vega,
vai, che il tuo cuore nessuno lo piega,
eeehh la razza umana non morirà,
invincibile sei perchè Actarus c’è
che combatte con te dentro te…
Goldrake!

Va, distruggi il male, va
Albarda Spaziale!
va…
Lame Rotanti!
va…
Pioggia di Fuoco!

Mille armi tu hai,
non arrenderti mai,
perchè il bene tu sei, sei con noi

Vai, c’è sul radar la flotta di Vega,
vai, il tuo corpo di acciaio solleva,
eeehh io sto tranquillo se ci sei tu,
io resto quaggiù e tu scatti lassù,
sentinella nel blu, vai lassù…
Goldrake!

Va, distruggi il male, va
Albarda Spaziale!
va…
Lame Rotanti!
va…
Pioggia di Fuoco!

Mille armi tu hai,
non arrenderti mai,
perchè il bene tu sei, sei con noi
Goldrake!

Mille armi tu hai,
non arrenderti mai,
perchè il bene tu sei, sei con noi,
Goldrake!

"Goldrake", 1978

5 commenti:

  1. Del nuovo Goldrake mi sono piaciuti molto gli islamici che monopolizzano le strade del Giappone.

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    1. Scenografia frutto di un crudo di pesce avariato. Al-Mutanabbi

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  2. Forse sto delirando e mi confondo con Mazinga (altro capolavoro) però mi ricordo del robot donna che sparava i missili dalle pocce...

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