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venerdì 22 settembre 2023

Evvai coi farmacisti no vax

Ovvia, lo sapevo… Riprencipia la nobile campagna vaccinale estesa urbi et orbi (tranne alla famiglia di Matteone), che anche questo inverno salverà milioni di vite e riprencipiano le polemiche. Le solite polemiche rizzate su dalle solite trasmissioni televisive, i cui conduttori ancora non hanno capito che, vivendo noi in uno stato totalitario, ‘ste cose non sono più ammissibili.



Allora, breve nota alla guida della lettura, per gli analfabeti funzionali che non sanno leggere un testo scritto. Questo articolo riprende quanto detto in una nota trasmissione giornalistica mainstream, dalla quale questo blog si dissocia in toto ed anzi tenterà di decriptare le feic. Quando vedete le virgolette, non siamo noi che stiamo parlando. Tutto ok? Speriamo, dai… Partiamo.

Stavolta la trasmissione incriminata l’ha fatta davvero grossa, osando andare ad intervistare alla zitta i farmacisti vaccinatori in merito alle loro considerazioni sul vaccino. Chiaramente, essi sono tutte comparse di Cinecittà, si vede da lontano. Come comparse sono, in qualche inframezzo, alcuni finti danneggiati da vaccino in sedia a rotelle, dato che il vaccino, lo si sa, provoca al massimo qualche lieve scioc anafilattico (cit.).

Il servizio inizia con la giornalista che entra in qualche farmacia.

G = giornalista

F = farmacista

G: “Se uno ha avuto il covid tre mesi fa, perché si continua a vaccinare i guariti?”.

F: “Io ho dei dubbi che non le posso esprimere. Prima ci è stato detto di farlo perché dovevamo farlo”.

G: “Lei farmacista si è fatta il segno della croce?”.

F: “Eh per forza, perché comunque ero obbligata a farlo”.

G: “E sui bambini?”.

F: “A parere mio sui bambini non lo farei mai”.

G: “Lei sarà la mano che vaccinerà. Lei non si sente responsabile?”.

F: “Ascolti, no, non mi sento responsabile”.

G: “Lei se l’è fatto il vaccino?”.

F: “No”.

G: “La durata della protezione non è nota”.

F: “È vero, non è nota”.

G: “E allora perché il ministero dice nella circolare che la protezione dura un anno?”.

F: “In quale circolare?”.

G: “Eh però lei deve partire con le vaccinazioni… Ma non l’ha letta?”.

F: “No, non l’ho letta”.

G: “Perché si continua ancora a vaccinare i guariti?”.

F: “Ascolti, quello vecchio era un vaccino di cui non si sapeva nulla”.

G: “Quindi abbiamo fatto tutti da cavia”.

F: “Certo. La terza fase della sperimentazione doveva essere fatta sulla popolazione”.

G: “Le donne incinte?”.

F: “Le donne incinte… Se fossi una donna in gravidanza magari non lo farei”.

G: “Il fatto che lo consiglino ancora alle donne in gravidanza, possibile che con tutti i dubbi che ci sono dicono tranquillamente andatevi a vaccinare?”.

F: “No, sinceramente no”.

G: “E sui bambini che idea si è fatto?”.

F: “No, io ai miei figli non ho fatto il vaccino, assolutamente no. Infatti in alcuni vaccini c’è scritto proprio questo fatto della miocardite e pericardite. Io per questo, parere mio, ai bambini non lo farei mai”.

G: “Ho visto che Bassetti ha detto: ‘Io i miei figli e mia moglie non li vaccino più”.

F: “Le sembra una cosa normale? A me no. Quindi proprio lui è l’ultimo forse che deve parlare”.

G: “Lei farà questi vaccini?”.

F: “Io farò questi vaccini perché sono costretta a farli. Allora ascolti, se io dovessi dire tutto…”.

Tutto… in che senso?


1 commento:

  1. Sì sì va bene ma....ieri non avrebbe dovuto esprimersi il Consiglo di Stato? Sì sa niente?
    P.s. stavolta no vax. Solo quello antinfluenzale ( come tutti gli anni)

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