Signori, è ufficiale: abbiamo un problema coi premi Nobel di una certa età.
E due! Dopo il vecchio Montaigner (a proposito... ricordiamo le parole di quello che probabilmente sarà il Bassetti del cambiamento climatico, ovvero il geologo Tozzi, che alla morte di Montaigner scrisse pubblicamente che si stava facendo della grasse risate), totalmente rincoglionito tanto che osò affermare che il virusse non fosse di origine naturale, ora tocca ad un altro fresco (2022) nobelato, il prof. John F. Clauser, essere andato completamente fuori di testa.
Pensate, solo un anno fa questo Clauser aveva ricevuto l'ambito premio per una scoperta che proietta l'umanità in una nuova era, potenzialmente d'oro. Clauser difatti ha saputo costruire un apparato in grado di emettere due fotoni entangled alla volta, ciascuno verso un filtro che ne testasse la polarizzazione. In pratica, si sono gettate le basi per una nuova era nel campo delle comunicazioni e dell'informazione proprio con il fenomeno quantistico dell'entanglement, che ha aperto le porte ai potenti e velocissimi computer quantistici, che veramente rivoluzioneranno fra poco tempo la storia dell'uomo. Un cervello, indubbiamente.
Ma è incredibile come la mente di un uomo, in soli 12 mesi, possa letteralmente crollare, passando da genio a negazionista tutto d'un colpo. Già, perché forse saprete cosa ha combinato questo vecchiaccio rincoglionito ultimamente... No? Bene, ve lo dico io. Il 25 luglio è stata rimandata a data da definire una conferenza dei benefattori del Fondo Monetario Internazionale proprio a causa di Clauser, che in tale occasione avrebbe voluto contestare alcuni dogmi della religione della emergenza climatica. Era da un po' di tempo che il rincogionito borbottava contro il dogma; ecco ad esempio una affermazione di qualche mese fa: "Secondo me non esiste una vera crisi climatica. C'è tuttavia un problema molto reale nel fornire uno standard di vita dignitoso alla grande popolazione mondiale e una crisi energetica associata. Quest'ultima viene inutilmente esacerbata da quella che, a mio avviso, è una scienza climatica errata". In particolare, Clauser si è ormai intestardito (deve essere un lettore di Wiatutti...) nel contestare la narrazione emergenziale climatica che ci avvolge ormai completamente, definendo la propaganda climatica come una "pseudoscienza giornalistica in cui i processi chiave sono esagerati o fraintesi di circa 200 volte".
Qualcuno, a proposito di questo fatto, ha parlato di censura. Wiatutti non concorda. Trattasi di giusta eliminazione della opinione di un rincoglionito che non ha alcun diritto di parola, non essendo un uomo di scienza ma anzi un terrapiattista no-vax, che sul frigorifero ha anche una calamita con il volto di Putin. Speriamo moia presto, così si può fare come il geologo Tozzi, ridere grassamente per la sua dipartita. Questo è il nostro pensiero, progressista, liberale e soprattutto inclusivo.
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