Ovvia ragazzi, fi-nal-men-te il borgo polveroso ha fatto le cose per bene! Dopo una marea di scarti e di personaggi minorissimi caprioleggiati nelle lastre, abbiamo dato il giusto premio ad Antonio Fauci per la sua opera neo scientifica di livello incommensurabile. E pensare che, come al solito, c'è stato anche qualcuno che ha osato protestare...
I soliti noti, eh. Gentaglia che non ha alcun bisogno di pubblicità. E che basa gran parte delle proprie asserzioni contrarie ad Antonio su un libro di uno scappato di casa, che ora Wiopen andrà a distruggere, rigo per rigo. Prima però una piccola deviazione dal flusso di informazioni di questo articolo.
Antonio ha ricevuto la laurea ad honorem nel Graduescion Dei, una iper pagliacciata che, nel processo di irreversibile americanizzazione della colonia Itaglia, ha ormai preso possesso della nostra università. Una spettacolarizzazione di un momento che, fino a pochi anni fa, si risolveva con la stretta di mano della commissione giudicante, qualche foto, un brindisi. Oggi no. Oggi bisogna vestirsi da matrimonio e, complici centinaia di telefonini, finire su tictoc per compiacere il proprio ego. Va tutto bene, il mondo si evolve (mah…), noi siamo dei vecchi rancorosi, ecc ecc. Però vi volevamo far sapere che questa cosa ci fa cacare, tutto qua.
Bene, torniamo a noi. Il libro incriminato si chiama "The real Anthony Fauci" di Robert F. Kennedy, nipote di JFK (che fu ucciso da una pallottola zigzante sparata da Oswald) e figlio di Robert (che morì sbattendo la testa dopo che un uomo di Putin fece il gesto di pistolettarlo). 'Sto Kennedy contemporaneo, pensate, si è messo in testa di concorrere alla presidenza degli USA con i democratici, ma la CIA sta già lavorando per non permetterlo, ci scommettiamo. Robert F. in effetti ha un curriculum forense di tutto rispetto, è vincitore di cause milionarie contro le multinazionali di vari settori (dall’agroalimentare al tabacco, al settore petrolifero), è no-vax convinto (per l'anonimo commentatore: stavolta lo scrivo per davvero, non per scherzo), ha il viziaccio di scrivere questi libri pieni zipilliti di riferimenti e citazioni, rimandi per lo più a pubblicazioni su riviste scientifiche, risultati di trial di ricerca, sperimentazioni, oppure dichiarazioni dirette dei protagonisti (il più delle volte ricercatori e scienziati di fama internazionale); insomma, un vero terrapiattista. Il libro è stato n.1 di vendite negli Stati Uniti per circa un anno ed ha fatto fatica a trovare un editore itagliano.
L’opera ripercorre quasi cinquanta anni di carriera di Antonio Fauci, quel nanetto che abbiamo visto per due anni sempre dietro ai presidenti USA (prima Trump e poi Biden) nelle conferenze stampa durante la pandemia e che ci è stato detto essere il responsabile delle principali decisioni di quel paese, e quindi del nostro, in tema di coviddi. Antonio era infatti il numero 1 del potentissimo National Institute of Allergy and Infectous Disease (NIAID), uno dei rami del National Institute of Health (NIH), il massimo organo federale americano di salute pubblica e, quando si tratta di affrontare problematiche causate da malattie infettive, costituisce ancora oggi l’autorità pubblica di riferimento. Cioè, capite chi abbiamo avuto il culo di ricevere nel borgo polveroso? Una vera star, un filantropo, un benefattore!
Ed invece Kennedy (la cui famiglia è notoriamente putiniana da sempre) sostiene che Antonio abbia ideato, realizzato e consolidato nel tempo un sistema di potere che controlla di fatto l’intero processo di studio, test, realizzazione e commercializzazione dei trattamenti antivirali che sono stati utilizzati negli USA dai tempi dell’AIDS (anni ’80) ad oggi, asservendolo totalmente agli interessi delle grandi multinazionali del farmaco. Incredibile!
Dai documenti e dalle testimonianze riportate da Kennedy, Fauci avrebbe difatti messo a punto nel tempo, per affinamenti successivi, un vero e proprio modello di comportamenti standard che, con la complicità decisiva dei mezzi di comunicazione di massa, hanno funzionato da barriera contro ogni soluzione a malattie di origine virale (vera o presunta) che non fosse generatrice di grandi profitti per le case farmaceutiche, arrivando in non pochi casi a veri e propri sacrifici di sfortunati individui (malati e non) in nome degli interessi del proprio gruppo di potere. Kennedy dice apertamente che "i rimedi del dottor Fauci sono spesso più letali delle malattie che pretendono di curare". Il NIAID avrebbe operato attivamente nel boicottaggio di tutti i rimedi che, per quanto efficaci, non promettessero alti profitti ai produttori. La vicenda di Fauci mostra come già fin dalla fine degli anni ’80 in occasione dell’epidemia dell’AIDS furono messi a punto quasi tutti gli schemi utilizzati poi estensivamente con il Covid, negli USA e, conseguentemente, nel resto del mondo, partendo dal motore immobile di tutta la faccenda ovvero, come dice Kennedy, "la promozione di false pandemie come schema per promuovere nuovi vaccini, farmaci e profitti farmaceutici. (…) Conoscerete le sue azioni per nascondere la pericolosità diffusa (…) dei vaccini, le sue vendette distruttive contro scienziati che sfidano il paradigma farmaceutico, il suo sabotaggio deliberato delle medicine non protette da copyright contro le malattie infettive, dall’HIV al COVID-19, per fare strada a farmaci meno efficaci, ma più redditizi. Questo libro mostrerà che Tony Fauci non si occupa di salute pubblica; è un uomo d’affari, che ha usato il suo ufficio per arricchire i suoi partner farmaceutici ed espandere la portata dell’influenza che lo ha reso il medico più potente e dispotico della storia umana".
Nelle prossime puntate vi faremo capire il livello di menzogne di questo Kennedy qua, che tanto, come i parenti, durerà come un gatto in tangenziale. Dal nostro punto di vista, se c'è da fare qualcosa, scrivere su indicazione della massoneria, chiappare soldi, essere sponsorizzati, vendere qualche vaccino, siamo sempre disponibili.
Non so se sua peggio Faucy o la Marmotta.
RispondiEliminaComunque la sindaca ci rassicura, il Comune starà sempre dalla parte di noi tifosi.... stasera dormo tranquillo ah semmai.
Pietrino
Chi è il Kennedy No-Vax, che urla fake news in piazza Prima Parte
RispondiEliminaSe mio zio, John Kennedy, fosse vivo avrebbe sostenuto la mia lotta contro il fatto che la finanza prenda il controllo della democrazia», ha affermato Bob Kennedy jr, terzo degli undici figli di Robert Kennedy senior e guru del movimento No vax.
La cosa può sembrare alquanto strana, se si considera che proprio il presidente Kennedy firmò il Vaccination Assistance Act, la legge che avrebbe avviato la più grande campagna di vaccinazione di massa, quella contro la poliomielite, nella storia degli Stati Uniti. Ma tant’è, Bob Kennedy jr rimane convinto di portare avanti gli esempi di libertà di pensiero e difesa della democrazia insegnatigli dagli illustri parenti, senza curarsi che molte delle teorie sostenute nelle sue campagne informative siano delle palesi fake news.
Una voce di piazza contro i vaccini Si è presentato nelle vesti di guru della lotta alle misure di contenimento contro il coronavirus, anche alle recenti manifestazioni di piazza svoltesi a Milano, e Berna. Proprio nella città svizzera, durante la manifestazione organizzata a Wonkdorf, dall’associazione ‘Public Eye on Science’, Bob Kennedy jr ha affiancato l’avvocato tedesco Reiner Füllmich, uno dei maggiori oppositori alle misure anti Covid-19 in Germania, continuando a sostenere la pericolosità dei vaccini quale strumento di controllo della popolazione. Come succede in tutte le casate reali, a periodi illuminati si susseguono periodi di crisi ed oscurantismo, e i Kennedy, a tutti gli effetti, sono sempre stati definiti come l’unica ‘casata reale’ esistente negli Stati Uniti.
Chi è il Kennedy paladino degli amanti delle Fake News Seconda Parte
RispondiEliminaSempre secondo tale report, la ‘disinformation dozen’ sarebbe in grado di raggiungere un bacino di ben 50 mila utenti, creando un enorme giro d’affari dal coinvolgimento di chi vuole pubblicizzare le proprie idee complottiste e gli investimenti affrontati dai No-Vax per avere maggiore visibilità. Il problema della connivenza di tanti social media al diffondersi di pericolose fake news, è stato denunciato anche dal presidente Biden che ha dichiarato che “La disinformazione da voi diffusa uccide”. Bob Kennedy jr, la cui posizione contro i vaccini risale, come visto, ad un tempo precedente allo scoppio della pandemia da Covid-19, ha fondato una sua associazione, la ‘Children’s Health Defense’, che ha contribuito a diffondere una serie di fake news riguardanti i danni prodotti dalle campagne vaccinali, oltre che teorie care a QAnon, il gruppo di estrema destra di stampo complottista, quali l’esistenza di un ‘Deep State’ capace di condizionare la vita di ciascuno di noi.
La "Children's Health Defence" Sul sito dell’associazione, compare lo slogan «La più grande crisi che l’America affronta oggi è l’epidemia di malattie croniche nei bambini d’America». Tra le tante teorie portate avanti proprio da Bob Jr, ci sarebbe quella secondo la quale «i vaccini contro la difterite, la pertosse ed il tetano stanno uccidendo milioni di persone», e che «la copertura mediatica all’epidemia di morbillo negli Stati Uniti sia stata ordita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità».
L’associazione, di cui Kennedy jr è presidente del consiglio di amministrazione e consulente legale capo, sostiene inoltre esserci una correlazione tra l’aumento dell’asma, diabete ed autismo infantile e «le tossine, i pesticidi ed i vaccini». Di recente, l’associazione di Kennedy ha deciso di promuovere un nuovo documentario, prodotto proprio da lui, dal titolo ‘Medical Racism, The New Apartheid”, rivolto alle comunità afroamericane per convincerle a non aderire a nessuna campagna vaccinale. Il documentario, sostanzialmente, ritiene di far luce sulle sperimentazioni a sfondo razziale condotte dalle cause farmaceutiche, con il beneplacito del governo americano, sulla popolazione afroamericana ed africana. Secondo Bob Kennedy jr, «gli alti livelli di sfiducia medica nella comunità nera sono una risposta razionale all’insensibilità ed alla routine e alla ferocia sistemica verso i neri da parte della classe sanitaria».
Lo scorso anno, Instagram decise di sospendere il profilo di Bob Kennedy junior proprio a causa delle ripetute bufale sui vaccini e sul Covid pubblicate dall’avvocato sul proprio account. Tra i contenuti condivisi da Kennedy, e contestati da Instagram, vi è il post in cui si collega la morte del famoso giocatore di baseball, Hank Aaron, al vaccino ani-coronavirus. La campagna di informazione, o disinformazione a seconda dei punti di vista, viene portata avanti dall’avvocato Kennedy, non solo online, ma anche tramite, come visto, l’organizzazione di grandi manifestazioni di piazza. Nel corso di una di queste, svoltasi a Berlino il 29 agosto dello scorso anno, Bob Kennedy jr, sostenne che «la pandemia ha fornito ai governi la capacità di imporre controlli sulla popolazione che la popolazione non avrebbe altrimenti mai accettato, creando istituzioni e meccanismi per orchestrare ed imporre l’obbedienza».
Kennedy, il principe delle Fake News Parte Terza
RispondiEliminaUn'idea nata da una madre disperata A convincerlo ad intraprendere la lotta contro i vaccini, sarebbe stata una madre che si sarebbe presentata, una estate di molti anni fa, nella tenuta di famiglia a Cape Code con una grossa mole di riviste nelle quali credeva di aver trovato un collegamento tra l’inoculazione dei vaccini e l’autismo di cui era affetto suo figlio. Interessata ad avere un parere dall’avvocato Kennedy, gli ha chiesto di studiare i diversi casi in esse contenuti, convincendolo, a sua volta, dell’esattezza della sua teoria. «Ho studiato tutti i casi-ha affermato Bob Kennedy jr-e mi sono reso conto che i vaccini erano una vera arma contro i bambini. Ho pensato a Bill Gates, responsabile della vaccinazione ‘forzata’ di milioni di bambini africani, e ho deciso che era il momento di porre fine alle epidemie infantili lavorando in modo aggressivo per eliminare le esposizioni nocive, giudicare i responsabili e stabilire garanzie in modo che questo non accada più».
Intervistato da Il Fatto Quotidiano, Bob Kennedy jr, ha dichiarato che «i vaccini non funzionano e non prevengono dal contagio: a che servono? A me sembra che servano di più al controllo delle persone che non alla salute pubblica. I governi hanno avuto una reazione militare, vogliono imporre un controllo centralizzato». A trarre beneficio dalla situazione attuale, sarebbero «i miliardari che stanno traendo profitto da questa crisi. Come Google, stanno facendo fortune mentre sopprimono il dissenso e il pensiero critico. Ma nel cartello di potere che sta imponendo questa agenda ci sono molti protagonisti, tra cui le compagnie farmaceutiche, le tecnocrazie mediche e le agenzie di intelligence».
Molti degli appartenenti alla famiglia Kennedy, hanno preso le distanze da queste teorie, primi fra tutti i fratelli di Bob jr, Joseph e Kathleen che, insieme alla nipote Maeve Kennedy McKean, direttrice della Georgetown University’s Global Health Initiatives, hanno dichiarato che «gli vogliamo bene ma si sbaglia di grosso, sui vaccini ha tragicamente torto».
Graduation Day, esattamente ciò che hai detto, una buffonata all'americana per nutrire l'ego di questa generazione di rincoglioniti che frequenta l'università adesso e che si credono tanto intelligenti solo perché svolgono correttamente il compitino, e per questo danno loro un pezzo di carta.
RispondiEliminapoi vai a cercare di farli ragionare col loro cervello e non con l'ai-fon o la propaganda: come dare il concio alle colonne per farle fiorire.