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venerdì 14 aprile 2023

Le radici occulte del comunismo. E' possibile una consonanza fra Cristo e Marx? (sesta parte)

Riceviamo e pubblichiamo.



La risposta si trova nelle evidenze delle cinque parti precedenti, che danno conto di una evidente contrapposizione di Marx e dei suoi seguaci a Dio e alla Sua Chiesa. Ed ancora non è disponibile per gli studiosi la gran parte dei manoscritti del filosofo tedesco, che potrebbero rivelare aspetti importanti sulla sua sfera spirituale. Come che sia, è sicuro che Gesù Cristo abbia amato Marx così come ama ogni uomo fino alla fine dei suoi giorni, per cui è possibile, e me lo auguro, che il rivoluzionario di Treviri prima di morire si sia pentito dei suoi errori. 

Risulta evidente però che se lo scopo di Marx era la distruzione della religione cristiana, se il filosofo tedesco davvero odiava Dio e la Sua Chiesa, non vi può essere alcuna vicinanza fra il cristianesimo e il comunismo. 

L'inconciliabilità assoluta fra le due religioni l'aveva già espressa Papa Pio XI, nel 1937, nella sua enciclica "Divini Redemptoris", sulla scia dei suoi predecessori Pio IX e Leone XIII. Papa Ratti, nella sua enciclica, subito colpisce al cuore il comunismo definendolo "satanico flagello". Io, sarò sincero, ho sempre pensato che quella religione avesse come ispiratore e "consulente" Satana", perché un odio così smisurato contro Dio, non riesco a concepirlo come opera d'uomo. Il primo punto dell'irriducibilità fra le due chiese è dato dalla dottrina marxista del materialismo storico. Il Papa spiega che "In tale dottrina, com’è evidente, non vi è posto per l’idea di Dio, non esiste differenza fra spirito e materia, né tra anima e corpo". 

Inoltre il comunismo "spoglia l’uomo della sua libertà" e non riconosce "alcun diritto naturale della personalità umana" . "In breve" - continua il Papa - "si pretende di introdurre una nuova epoca ecco e una nuova civiltà, frutto soltanto di una cieca evoluzione: una umanità senza Dio". E qui Pio XI pone il sigillo: "Per la prima volta nella storia stiamo assistendo ad una lotta freddamente voluta, e accuratamente preparata dell’uomo contro tutto ciò che è divino. Il comunismo è per sua natura antireligioso". In conclusione, il responso del Papa: "I fedeli non si lascino ingannare! Il comunismo è intrinsecamente perverso e non si può ammettere in nessun campo la collaborazione con esso da parte di chiunque voglia salvare la civilizzazione cristiana"

Ma, per un cattolico, sul comunismo esiste una testimonianza davvero  eccezionale. A bacchettarlo amorevolmente provvide, nel 1917, una bella Signora vestita di bianco e celeste, che apparve a Fatima a tre pastorelli. Era Nostra Signora di Fatima, che nel secondo segreto, tra le altre cose, dopo avere invocata la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato, rivelò la seguente profezia (siamo nel 1917): "Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace". La consacrazione della Russia bolscevica alla Madonna fu adempiuta da Giovanni Paolo II il 25 marzo 1984. E di lì a poco, il 9 novembre 1989, lo sgretolamento del Muro di Berlino certificò la sconfitta del comunismo sovietico. Maria Vergine mantiene sempre la parola!      

Da ultimo, non posso non ricordare che ben due Papi, Pio XII e Giovanni XXIII emisero una  scomunica. Il primo, nel 1949 approvò la scomunica degli iscritti al Partito Comunista Italiano e di coloro che in varie forme lo appoggiavano. Il secondo, il Papa buono, nel 1959 estese la precedente scomunica anche ai cattolici che davano il proprio voto a partiti che si associavano al Partito Comunista.

Certamente, mi rendo conto che chi non crede faccia fatica ad accettare le parole della Madre di Dio, ma le stesse per un cattolico sono come Vangelo, senza contare che hanno trovato conferma nella storia. Che poi vi fossero tanti cattolici adulti che professavano la loro fede solo nell'intimità delle loro case, per poi associarsi ai comunisti entrando nel loro partito e addirittura candidandosi con loro, dà l'idea dello sfacelo del cristianesimo e della Chiesa italiana.

Rimanere coerenti al messaggio del Figlio di Dio è l'unica arma di difesa, per un cattolico, contro i venti impetuosi di tempesta che soffiano dalle viscere della terra.

Un cattolico deve preservare la sua fede e proclamarla dovunque e davanti a chiunque, senza compromessi, sull'esempio dei primi martiri cristiani che dettero la vita per professare la loro fedeltà. Le tante menzogne che oggi circolano, elevate a verità indiscutibili, rimangono menzogne anche se propagate con tutti i mezzi da un esercito di venduti e fedifraghi.

Concludo con la risposta alla domanda iniziale: il comunismo ha un dna incompatibile con il cristianesimo. A garantire la verità di questo dogma è intervenuta addirittura la Madre di Cristo, caso unico nella storia delle apparizioni.

Satana ha i giorni contati.              

 

(Fine)


Marco Sbarra

23 commenti:

  1. Risposte
    1. Per me l’unico Cristo in croce è il poero Montanari pronto ad immolarsi per la causa del Siena. Mica seghe e gassose!

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    2. Fratello, la seconda venuta di Cristo, il Messia, avverrà alla Fine dei Tempi, e cioè fra poco. Quando lo troverai faccia a faccia, non basteranno battute e frizzi.
      Per cui ti converrebbe essere preparato, perché nessuno conosce il giorno e l'ora dell'incontro fatale. Tu non credi in, Dio, vero?
      Allora ti faccio conoscere "la scommessa di Blaise Pascal", filosofo e matematico francese vissuto nel '600.
      La scommessa di Pascal riguarda l'esistenza di Dio. Non possiamo sapere se Dio esiste o no, però possiamo provare a scommettere. Possiamo scommettere sull'esistenza di Dio e alla fine, se avremo torto, avremo vissuto una vita seguendo i principi della fede per niente. Ma se avremo ragione, ci saremo guadagnati il Paradiso. Possiamo scommettere sulla non esistenza di Dio e allora, se avremo ragione, ci saremo goduti una vita dissoluta senza perdere nulla. Ma se avremo torto, ci saremo persi il Paradiso. Non c'è paragone di valore fra i due esiti.
      In soldoni, è molto più vantaggioso credere all'esistenza di Dio, per cui vale la pena uniformare la propria esistenza alla fede in Lui.

      A te la scelta.

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    3. Fratello, Tu non credi, vero?
      Allora ti faccio un regalo, addirittura proveniente da Blaise Pascal, grande filosofo e matematico francese del '600. E' chiamato "La scommessa" di Pascal e riguarda il problema dell'esistenza di Dio. Non possiamo sapere se Dio esiste o no però possiamo provare a scommettere. Possiamo scommettere sull'esistenza di Dio e alla fine, se avremo torto, avremo vissuto una vita seguendo i principi della fede per niente. Ma se avremo ragione, ci saremo guadagnati il Paradiso. Possiamo scommettere sulla non esistenza di Dio e allora, se avremo ragione, ci saremo goduti una vita dissoluta senza alcuna conseguenza negativa. Ma se avremo torto, ci saremo persi il Paradiso. Come vedi, non c'è paragone di valore fra i due esiti.
      Secondo Pascal quindi è molto più vantaggioso credere all'esistenza di Dio e quindi scommettere su di Lui. Può sembrare una boutade, e invece dovrebbe far riflettere i dubbiosi: anche solo per mera convenienza, non converrebbe scommettere sul sì?
      A te la scelta!














































































































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    4. Rispondo a Marco. Quindi secondo il “dio di Pascal” chi non crede o crede nel “dio sbagliato” non potrà guadagnarsi la vita eterna? Bella religione del menga. Gino Strada, ateo, che ha trascorso l’esistenza ad aiutare il prossimo, adesso sarebbe torturato in qualche girone dantesco. Adolf Hitler, cattolico, se prima di morire avesse chiesto il perdono per le sue malefatte, se la starebbe spassando in paradiso. Se il dio cristiano ci tiene così tanto ad essere riconosciuto e venerato, che si manifesti!

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    5. Un solo Dio può esistere e per Pascal è il Dio cristiano, la Trinità composta dal Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Quindi è chiaro che chi crede in un dio sbagliato crede in un essere che non c'è. Questa non è la regola del menga, ma solo un postulato della ragione.
      Solo Dio conosce il cuore delle persone, per cui mi rifiuto di stabilire chi vada all'Inferno. E' certo che, come dice Cristo, in Paradiso si vedranno delle sorprese e questo è un duro monito rivolto a chi crede, perché ciò non è sufficiente per conquistare la salvezza. Anche Stalin se si fosse pentito dei suoi tragici errori potrebbe sperare nella Divina Misericordia, che la Chiesa festeggia proprio oggi. Come vedi, Dio fino alla fine attende di essere riconosciuto dall'uomo peccatore, per cui a tutti offre la possibilità di entrare in Paradiso.
      Per quanto riguarda poi il manifestarsi di Dio, il cristianesimo è l'unica religione al mondo che ha sperimentato la venuta di Dio nel mondo, grazie alla maternità di Maria Vergine, che ha dato la vita a Gesù, Uomo e Dio. Ritornerà fra non molto nella Sua Gloria, per giudicarci e in quel momento si giocherà la partita che deciderà della nostra sorte eterna.
      Guarda che questa non una favoletta per poveri creduloni, prova a leggere il Nuovo Testamento e te ne renderai conto.
      Ciao.

































































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  2. Io vado a pesca con Sbarra e catturiamo lucci e trote in quantità. Fatti, non teorie

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    1. Ma te non andavi a pesca con l’ingegnere? Anche con Sbarra ci vai?

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    2. Dal Vangelo di Luca 5:1-11
      "Un giorno, mentre, levato in piedi, (Gesù) stava presso il lago di Genèsaret e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
      Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore». Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono".

      Come vedi, Simone, la fede aiuta anche i pescatori.




















































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    3. Quando l'evangelizzazione annoia c'è un grave, gravissimo problema nell'evangelizzatore.
      La Parola di Dio dovrebbe entusiasmare, non tediare.
      Gesù portò gioia di vivere, incantava le folle, amava e si faceva amare.
      Gesù portò un Dio sorridente, non un Dio cupo, minaccioso, inquisitore.
      Gesù portò un Nuovo messaggio... ma a tutt'oggi pare che in pochi lo abbiano capito.

      Chi predica a vuoto predica nel vuoto, non è un buon servizio reso a Dio.

      "State buoni se potete"

      Don Filippo Neri

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    4. Ti ringrazio della stima che mi dimostri contrapponendomi addirittura a Gesù, ma non ti sembra un tantinello esagerato?
      Noto ancora una volta che Tu trascuri l'importanza di quello che la Madonna ha rilevato a Fatima. Anche le sue parole sono cupe, minacciose e inquisitorie? Forse metti in dubbio il Suo messaggio o forse non credi che sia apparsa a Fatima? Sicuramente San Filippo Neri non la pensava come te.
      Ti prego poi, in ginocchio, di rispondere alle mie osservazioni, senza divagare con prediche generiche da prete della domenica, che vanno bene per ogni portata, ma che rimangono parole vuote senza applicarle alla vita concreta, senza mai dare conto delle scelte fondamentali che la Fede autentica deve fare ogni giorno di fronte alle sfide che che le si pongono.
      A mancare di rispetto a Gesù sei Tu, che continui a ripetere come una macchinetta la solita litania generica solo per cercare un qualche appiglio per contestare.
      Conosci questa frase tratta dal Vangelo di Matteo "margaritas ante porcos"?
      Perciò sono a chiederti, in ginocchio, di rispondere alle mie osservazioni, senza divagazioni che rifuggano dal contesto, come io mi sforzo di fare.
      Un'ultima precisazione: la mia non è opera di evangelizzazione (magari), è leggere gli avvenimenti, i problemi, le idee del mondo che mi interrogano tutti i giorni, alla luce della Fede in qualunque ambito mi trovi, perché un credere che rimanesse all'interno delle mie convinzioni, senza illuminare le mie scelte concrete, sarebbe un tradimento, secondo le parole di Gesù: “Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli”.
      Semplice no?

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    5. La tua fede sa di aceto non di gioia.
      Come le risposte che dai.

      La tua è una fede corrotta dal maligno.

      Quando te ne renderai conto piangerai ma, finalmente, potrai scorgere il vero volto del Cristo.

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    6. Ti compatisco Anonimo, Fratello di quello che ti pare e Don Filippo Neri. Evidentemente hai poche frecce nel tuo arco, visto che continui solo a manifestare malevolenza nei miei confronti. Dialogare con te è una perdita di tempo, visto che, non essendo in grado di confutare le mie argomentazioni, sei costretto a nasconderti dietro a giudizi falsamente apodittici.
      Tu giochi a travestirti da cristiano, quando in realtà sei un poverino alla disperata ricerca di una identità.




      Auguri.

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    7. Proverbi 16:32
      Chi è lento all’ira vale più di un forte guerriero, e chi domina il suo spirito vale più di chi espugna una città.

      Matteo 5:5
      Beati i mansueti, perché essi erediteranno la terra.

      Salmi 25:9
      Egli guiderà i mansueti nella giustizia e insegnerà la sua via agli umili.

      Matteo 11:29
      Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime.

      Efesini 4:1-2
      Io dunque, il prigioniero per il Signore, vi esorto a camminare nel modo degno della vocazione a cui siete stati chiamati, con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri nell’amore.

      Proverbi 25:28
      L’uomo che non ha autocontrollo, è una città smantellata, priva di mura.

      1 Pietro 3:9
      Non rendete male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedite! Poiché a questo siete stati chiamati affinché ereditiate la benedizione.

      Matteo 18:21-22
      Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: "Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?"
      E Gesù a lui: "Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette."

      Proverbi 29:11
      Lo stolto dà sfogo a tutta la sua ira, ma il saggio trattiene la propria.


      e, infine, a me tanto cara:

      Atti 5:41
      Essi dunque se ne andarono via dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il nome di Gesù.

      Che Dio ti abbracci e ti salvi dalla tua superbia

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    8. Continui imperterrito a dare lezioni di cristianesimo ma eviti accuratamente di rispondere nel merito alle mie osservazioni. E' assai comodo scantonare e limitarsi a citare di qua e di là la Sacra Scrittura per poi lasciarsi andare a giudizi personali pieni di astio nei miei confronti. Ti piace fare la vittima del cattivo che sarei io.
      Mi permetto di prendere a prestito la Parola di Dio che in Luca 6,41-42 ammonisce: "Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo? Come puoi dire a tuo fratello: "Fratello, lascia che io tolga la pagliuzza che hai nell'occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nell'occhio tuo? Ipocrita, togli prima dall'occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello".
      E' comodo trinciare giudizi malevoli sulle persone facendosi scudo delle Parole di Dio. E' tutto qui il tuo atteggiamento cristiano, difendi così la tua fede?
      Tu sei nascosto nell'oscurità. Sarebbe interessante mettere nel crogiolo
      dei problemi che ogni giorno mettono a dura prova la coerenza dei cristiani il tuo credo. Se veramente Tu fossi un cristiano coerente non avresti paura di mostrare davanti a tutti la tua faccia e la tua fede, entreresti in campo giocando a carte scoperte, ti sporcheresti con il fango della vita reale e ti caricheresti sulle spalle l'onere di sopportare critiche e dileggio. Chi crede in Gesù Cristo ha l'obbligo di testimoniarlo pubblicamente senza tentennamenti e ipocrisie, parlando con i sì e i no.
      Ma Tu credi in Lui o la tua fede è solo esteriorità?









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    9. "Luca 6,41-42 ammonisce: "Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo? Come puoi dire a tuo fratello: "Fratello, lascia che io tolga la pagliuzza che hai nell'occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nell'occhio tuo? Ipocrita, togli prima dall'occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello".
      E' comodo trinciare giudizi malevoli sulle persone facendosi scudo delle Parole di Dio. "

      Ti consiglio di rileggere attentamente questo meraviglioso passo del Vangelo e la tua chiosa finale.

      Per quanto riguarda l'anonimato:
      "che la mano destra non sappia cosa fa la mano sinistra"
      Dio mi vede, non ho alcun bisogno di farmi pubblicità o di esibirmi.

      Offese ne ho ricevute più che offerte, ma le ho accolte con spirito caritatevole.

      Mi spiace solo che tu non ti renda conto di essere vittima delle tentazioni del maligno.
      Io ho solo cercato di avvertirti, se la consideri un'offesa mi spiace, ma se io vedo un'anima ingenua o incauta in pericolo non riuscirei ad avere pace se non la avvertissi.

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    10. Senti, io la finisco qui. La tua ipocrisia e il moralismo da quattro soldi, che riducono volgarmente la testimonianza della fede a pubblicità e pura esibizione, riservali a qualcun altro. Io ho già dato.

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    11. Ancora offese, eppure pare che tu non te ne accorga.
      Gesù parlava con Amore e semplicità e chiedeva Amore e semplicità, nel farlo attraeva a sé le masse di credenti.
      Tu allontani le persone dalla Vera Fede!!!
      Indovina chi è il tuo principale e occulto e astuto alleato.
      Indovina chi stai incautamente servendo.

      Tu allontani le genti dalla Vera Fede.
      I tuoi modi, le tue strategie, sono graditissimi al tuo vero “dio”.

      Sei un servitore sciocco

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  3. Altra partita indegna… siete una squadra di troiaio… levatevi di culo tutti…

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    1. Seeenti, perché non ti apri un blog dove poter parlare di calcio e castagnate?
      Te lo consiglio caldamente anche perché a Siena c'è bisogno di uno spazio nel quale anche gli ottusi possano esprimersi :o)

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    2. Se sono ottuso come dici, dimmi cosa ho scritto di sbagliato.
      Se invece non sono ottuso, tu faresti meglio a darti all'ippica.

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    3. O Sbarra, ma che ti sei bevuto?
      Non consigliavo a te!
      Io consigliavo a mister "partita indegna"
      Capisco l'immensità del tuo ego ma non eri proprio nei miei pensieri.
      Con uno come te non penserei mai di confondermici.
      O stai cercando nuovi nemici?

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    4. Hai ragione, scusami tanto Anonimo 20 aprile ore 21,24. No, non è questione di ego, è solo un caso di fuoco amico. Se cerco nuovi nemici? No grazie, sono già servito. Stavo rispondendo a raffiche di mitragliatrici che arrivavano da tutte le parti e nella mischia furibonda che ne è seguita m'è partito un colpo al bersaglio sbagliato.
      Ti chiedo ancora scusa e quando verrò a Siena ti offrirò una bella bevuta in Piazza del Campo.
      Ciao.


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