Riceviamo e pubblichiamo.
"Mi dispiace di svegliarti
Forse un uomo non sarò
Ma ad un tratto so che devo lasciarti
Fra un minuto me ne andrò
Mi dispiace devo andare
Il mio posto è là
Il mio amore si potrebbe svegliare
Chi lo scalderà
Ma nella mente c'è tanta
Tanta voglia di Lui" .
A Siena questa bellissima canzone dei Pooh anni '70, adattata alla bisogna, pare vada alla grande. Si sa come va il mondo, è impossibile resistere alla struggente nostalgia della vecchia Ditta che ha governato per oltre settant'anni. Ha portato alla rovina il Montepaschi? E che diamine - replicano i suoi sostenitori, - guardate che le colpe sono di tutti i partiti in egual misura, tutti sono responsabili, perché tutti hanno mangiato alla stessa tavola. Per cui, è il loro ragionamento, possiamo ritornare con orgoglio all'ovile del Pci/Pd, che ci ha sempre nutrito alla grande con le mammelle del Monte. Chi ci critica lo fa solo per pura ideologia, per astio verso quel partito.
E la dignità e la libertà perdute? Già dimenticate.
Purtroppo per i revanscisti senesi, i fatti e i documenti li smentiscono, mostrando con estrema chiarezza i nomi dei responsabili istituzionali del disastro, politici e tecnico-politici. Il terremoto che ha scosso dalle fondamenta la Città non è stato un incidente fortuito, il segno di un destino avverso, no, è solo stata l'inevitabile conseguenza di una congiuntura innaturale, unica nel panorama mondiale: la presenza per settant'anni di un partito che ha governato direttamente e da solo la terza banca italiana, un tempo la più rigogliosa.
A quale sana logica economico-finanziaria poteva rispondere la presenza di un partito che controllava tutti i gangli vitali del potere cittadino, aveva il potere di scegliere e nominare i vertici e di stabilire la politica della banca? Era un'anomalia gigantesca che un partito, qualsiasi partito fosse, controllasse al 100% una banca, facendo il bello e il cattivo tempo.
Quindi, credo che sia buona cosa ritirar fuori dalla memoria sonnacchiosa dei senesi, nomi e fatti e ribadire quali siano i veri responsabili della tragedia montepaschina.
Per fare ciò, non esiste niente di più probante che consultare i verbali di interrogatorio resi ai P.M. senesi dai maggiorenti del partito nel corso della prima inchiesta penale. Ciò che balza agli occhi è il colore politico dei decisori: tutti appartenenti al solito partito. Non poteva essere altrimenti, quando legittimamente i centri politici del potere erano Comune, Provincia e Fondazione, tutti di stretta osservanza comunista-piddina, che per statuto stabilivano le cariche bancarie. Il giochino era semplice semplice, ma più complicato era accettarne le conseguenze.
Il Pci/Pd nominava direttamente i vertici della banca, alias un solo partito nominava il Presidente, il Direttore Generale/Amministratore Delegato, ed una sfilza di alti dirigenti e in più controllava i sindacati grazie alla Cgil, che sedeva nel Consiglio d'Amministrazione. Si capisce, allora, che una scossa tellurica come quella avvenuta a Siena, prima o poi potesse capitare.
Quella struttura perversa, diede alla luce il sistema letale detto delle porte girevoli, dominato da un enorme conflitto di interessi. Si poteva vedere tranquillamente un ex sindaco che andava a lavorare al Monte, come Pierluigi Piccini (Pci/Pd ed ex Segretario Cgil, o un politico (del Pci/Pd) che passava dal partito alla Fondazione e di lì al vertice della banca, come Giuseppe Mussari, o ancora dipendenti del Monte che assurgevano alla carica di Sindaco, come Maurizio Cenni e Bruno Valentini, entrambi Pci/Pd e il primo pure ex Segretario Cgil. Insomma, era un continuo scambio fra controllori e controllati, che avveniva alla luce del sole, ma che ai senesi poco importava.
Siena è l'esempio perfetto di cosa possa provocare l'ideologia del potere assoluto quando è nelle mani di un partito, di qualunque colore esso sia. .
Ora mi si obietterà che ciancio a vanvera, perché non posso conoscere le vicende senesi, tenuto conto che io sono uno straniero per la Città. Inoltre è risaputo che io non abbia una grande simpatia verso il Pci/Pd, per cui verrebbero a mancare le garanzie di obiettività.
Vabbe', proviamo a constatarlo.
Il potere, a Siena, come sappiamo, era imperniato sul Montepaschi, ed io, a questo proposito, qualcosina ritengo di aver capito, non fosse altro per il fatto che ci ho lavorato, e proprio nel momento topico dell'acquisto di Banca Antonveneta.
Il Sistema Montepaschi? Era basato su un'ipocrisia indisponente, accompagnata da una supponenza da tromboni.
Dominava incontrastato il pensiero unico proclamato dai vertici, accanto ai quali sedevano vicini vicini i sindacalisti, tanto appresso che gli impiegati correvano il rischio di scambiarli per direttori. Capito? Loro vero compito era quello di controllare che i dipendenti non dessero fastidio ai manovratori e rimanessero sempre fedeli al Verbo di Siena.
Nel 2012, a seguito di un'assemblea sindacale rivelatrice del ruolo subalterno dei sindacati al Monte, non ne potei più e iniziai a produrre una serie di articoli sul Cittadino online che denunciavano comportamenti scorretti dei vertici della banca e mettevano in discussione il Sistema Siena, in particolare il suo meccanismo di gestione del potere.
Avendo poi avuto la fortuna di consultare le carte istruttorie della prima inchiesta penale sul Monte, ritengo di poter rivendicare, con una certa attendibilità, il diritto di dire la mia.
Fra quelle carte occupano un posto di rilievo i verbali degli interrogatori dei politici senesi, degli uomini di Bankitalia (naturalmente non certo di Draghi) e dei dirigenti apicali della banca. Quei documenti non mentiscono e ci indicano i nomi dei dominus del Montepaschi, tutti appartenenti allo stesso partito.
Ne parlerò nella seconda parte. I partiti di opposizione, in particolare Forza Italia, stavano al gioco per lucrare un qualche strapuntino nel CdA o nella galassia delle società del Monte, ma non potevano mettere il becco sulle nomine del vertice apicale o sulla politica aziendale. Ma ciò non li discolpa dalla grave macchia di condiscendenza e di omertà sui peccati mortali del Sistema Siena.
Un solo colore, il rosso, brillava nei cieli di Siena e del Monte.
Ma intano i cittadini senesi che facevano? Il gioco di sponda con il Partito principe, distinguendosi per una acquiescenza durata per più di settanta anni. Vassalli consenzienti, mai una lamentela alla luce del sole, nemmeno durante lo scoppio della santabarbara della banca. A salvare l'onore di Siena, uno sparuto manipolo di coraggiosi blogger e il Cittadino online, che dovettero subire censure e accuse infamanti nell'indifferenza della cittadinanza.
(Fine prima parte)
Marco Sbarra
Nella città dei cavalli, ci voleva un cavallo
RispondiEliminaMarco, la faccio breve, a me sembra che hai fatto un bel discorso da fascistone... delusione amara.
RispondiEliminaUgo Bona
Non pensavo che mettere i puntini sugli i sul potere politico a Siena fosse un'operazione da fascista. In qualsiasi caso, naturalmente confermo quanto scritto.
EliminaVedo quanto sia ancora difficile per i senesi prendere atto dei mali procurati dal Sistema Siena. Siete pronti a ridare la fiducia a coloro che hanno provocato lo tsunami?
"Fate Vobis" e Prosit.
Ma no, il senso penso di averlo capito. Solo che l'articolo mi sembra marziale, alla menevò ecco. Perdonami forse sono stato superficiale e ti ho bollato come fascio, chiedo scusa per l'esagerazione.
EliminaUgo Bona
PER UGO BONA
EliminaNon c'è problema, su temi così sensibili è facile partire in quarta, come capita anche a me. Apprezzo la tua precisazione.
Ciao.
Il cavallo vincerà le prossime elezioni
EliminaUna lettera importante che dice la verità, ma c'è da dire del "silenzio dei vassalli" dovuto la fatto che i 70 anni di "potere rosso" hanno generato ANCHE ADESSO migliaia di posti di lavoro creati con il clientelismo e con la promessa di votare sempre i soliti "a dritto" fino alla morte.
RispondiEliminaMorale della favola: una volta in 70 anni hanno vinto gli "esclusi" dal groviglio armonioso, ma i vassalli ci sono sempre perchè sono alla 2° o 3° generazione e che creano l'alone di omertà che grava sulla città. Il potere dunque è sempre loro perchè hanno in mano i gangli vitali della città. Occhio.
Rino Daus
Mi fa piacere che un senese (presumo) dica pane al pane e vino al vino. Concordo con te al 100% e in particolare sul pericolo che i vecchi arnesi politici - che continuano ad avere il potere reale sotto il loro cappello grazie alla rete fittissima di controllo costruito in 70 anni su ogni entità della Città - riprendano il potere formale tramite qualche testa di legno.
EliminaA conferma di quanto ancora sia forte la nostalgia del "primo amore".
IL PARTITO COMUNISTA DELLO IOR
RispondiEliminaDavid Rossi, collaboratore stretto di Giuseppe Mussari, presidente di Mps all'epoca dell'acquisizione di Santander e Antonveneta, avrebbe avuto rapporti stretti con lo Ior.
In particolare è da approfondire la vicenda dell'apertura di quattro conti nella banca vaticana con denaro riconducibile alla gestione di Mps.
Interrogato su questo, Ettore Gotti Tedeschi (presidente Ior dal 2009 al 2012), l'uomo il cui numero di telefono stava sulla scrivania di David Rossi a Siena, non ha negato l'esistenza dei quattro conti sospetti.
E perché la fondazione Mps potrebbe avere quattro conti correnti accesi presso lo Ior?", chiede Monteleone. "Sono tangenti, mi pare evidente", risponde il banchiere.
"Se dice tangenti penso alla politica", lo incalza il giornalista.
Gitti Tedeschi risponde:
”È evidente! Ma nessuno le confermerà l'esistenza di quei conti, perché lì c'era di tutto! Qua si tratta della Curia vaticana. Lì dentro c'era tutto quello che lei può immaginare. C'erano delle persone che in un secondo cambiavano le intestazioni di tutti i conti. Un sistema che non permetteva a nessuno, se non alla Cupola, di risalire ai conti. È molto probabile quindi che quei conti ci fossero. Stavo per perdere la fede".
Dice inoltre Gotti Tedeschi: "Tutti indicano Giuseppe Mussari come massimo responsabile degli acquisti di altre banche da parte di Mps, ma lui non voleva comprare, voleva le fusioni, su cui ero d'accordo anche io. L'acquisto gli è stato imposto dalla Fondazione Mps".
Quante di queste persone, legate a Mps e toccate in vario modo dalla morte misteriosa di Rossi, partecipavano ai festini hard confermati anche da Pierluigi Piccini, ex manager Mps ed ex sindaco del capoluogo toscano? E potrebbero essere stati i legami tra Mps e Ior a portare alla morte sospetta di David Rossi? Su questo punto, Gotti Tedeschi dice:
"Una cosa è la Chiesa, l'altra è la Curia. Nella Curia vaticana ho visto di tutto. Dove c'è il bene c'è il male. Ne hanno parlato vari papi: Paolo VI, Bendetto XVI, Bergoglio. Ci sono persone capaci di tutto. Persone che in un secondo cambiavano le intestazioni di tutti i conti. Qualcuno avrebbe potuto commissionare un omicidio? Non mi meraviglierebbe. Nella Chiesa si perpetrano cose che non si dovrebbero neanche immaginare"” Sull'acquisto di Banca Antonveneta da parte di Mps, che costò alla banca senese nove miliardi di euro (cui però vanno sommati i miliardi di debiti che la banca aveva in pancia), Gotti Tedeschi dice:
"Mussari non voleva comprare l'Antonveneta. Della vendita se ne occupò Rothschild (la banca d'affari che curava per conto di Santander la vendita di Antonveneta, ndr). Mussari era entusiasta della fusione. Non dell'acquisto. Chi volle l'acquisto era la Fondazione".
"Quindi Mussari ha subito la l'acquisto?", gli chiede Monteleone.
"Questa è sempre stata la mia opinione", risponde il banchiere.
LO IOR AMMALIATO DAL PARTITO COMUNISTA
RispondiEliminaNel capitolo 9 del libro “Morte dei Paschi – Dal suicidio di David Rossi ai risparmiatori truffati. Ecco chi ha ucciso la banca di Siena”, Elio Lannutti scrive alla voce “Surrealismo finanziario – La madre di tutti gli affari”:
“Lo Ior venne coinvolto nell’affare (Mps – Antonveneta, ndr). I dirigenti dello Ior organizzarono incontri qui in Vaticano”, ha rivelato l’anonimo monsignore che lavorava nelle finanze vaticane”. Paolo Mondani di Report: “Mussari era accompagnato da qualcuno in quegli incontri, lei se lo ricorda?” “Veniva con David Rossi, il povero ragazzo scomparso tragicamente”.
Una fonte interna al Vaticano ha raccontato al Corriere della Sera:
“E poi c’erano il Vaticano e lo Ior. Furono aperti almeno quattro conti intestati a quattro organizzazioni religiose, che coprono cinque personaggi che hanno avuto un ruolo chiave nella costruzione dell’acquisto di Antonveneta”.
Un anonimo monsignore che lavorava nelle finanze vaticane ha rivelato a Mondani di Report:
Monsignore: “I convenuti decisero di aprire quattro conti presso lo Ior, intestati ad altrettanti enti religiosi”. Paolo Mondani chiede:
“E questi quattro conti coperti corrispondevano ad altrettante persone fisiche?”. Monsignore: “Sì, esatto. E tra loro c’erano esponenti di Montepaschi”. Mondani: “E a che cosa sono serviti questi conti?” Monsignore: “Sono serviti a far transitare una parte del denaro dell’operazione, rendendola non tracciabile”. Mondani: “Sono diventati la tangente per qualcuno?” Monsignore: “Beh, anch’io lo immagino”. Mondani: “E quei soldi oggi, ora, dove sono?”. Monsignore: “Una parte sta dentro il Vaticano. Non dimentichi mai che lo Ior ci ha guadagnato”.
La ricostruzione svolta da Elio Lannutti fa venire i brividi: “Il testimone del Corriere della Sera andò oltre, mostrando un foglietto con i numeri dei 4 conti aperti tra il 2008 ed il 2009 che rappresentavano “la conferma dell’avvenuta ricezione di denaro”. L’identificativo Centomila euro versati in contanti il 2 novembre 2009 integrati successivamente da un ulteriore versamento di 1.200.000 euro”. Soldi (occultamente inseriti nel “derivato Alexandria” che consentì a Mps l’acquisto di Antonveneta in barba alle “due diligence”, ndr) che sarebbero serviti a pagare “le persone utilizzate nel 2007 per organizzare la seconda vendita di Antonveneta”, quella al Monte.
Un metodo di pagamento di tangenti che ricorderebbe quello ricostruito, con dovizia di particolari nel libro Vaticano Spa, dal giornalista d’inchiesta Gianluigi Nuzzi.
Il reporter si avvalse dell’archivio personale di un prelato vaticano, monsignor Renato Dardozzi, un consigliere della Segreteria di Stato della Santa Sede che aveva avuto accesso a tutte le vicende dello Ior e del Vaticano dagli anni Ottanta fino alla metà dei Novanta. Sistema che fu utilizzato per riciclare una tangente da 150 miliardi di lire che Enimont, guidata dal finanziere Raul Gardini, fece pervenire all’inizio degli anni Novanta a quasi tutti i partiti dell’arco costituzionale…”.
Ps – Oggi sappiamo grazie alle rivelazioni inedite di Antonio Di Pietro alla Susanna Turco per l’Espresso del febbraio 2020, che se Raul Gardini non si fosse suicidato la Procura di Milano avrebbe avuto gli elementi sufficienti per far arrestare Giulio Andreotti quale persona giuridica del “Conto Spellman” intestato allo Ior nel quale era depositata la maxi-tangente Enimont da 150 miliardi di lire.
L’AVVOCATO BRIAMONTE, LEGALE DELLO IOR (E NOTO COMUNISTA) INDAGATO PER INSIDER TRADING
RispondiEliminaMichele Briamonte è l'uomo al centro di importantiscandali e intrighi.
Potente legale dello IOR, della Fiat e della Juventus, indagato per riciclaggio dalla magistratura romana proprio per il suo ruolo all'interno della Banca vaticana e adesso accusato da quella di Siena di insider trading nell'inchiesta sulla gestione finanziaria del Monte dei Paschi.
L'ordine era tassativo: l'informazione doveva rimanere riservata per non rischiare che le stesse banche estere potessero promuovere a loro volta ricorso contro l'istituto di credito senese. E invece il professionista, poco dopo essere uscito dalla riunione di Rocca Salimbeni, la confermò a un giornalista del Sole 24Ore consentendone la pubblicazione la mattina dopo. E per farlo utilizzò il telefonino dell'autista, credendo così di non lasciare tracce compromettenti.
È stata l'analisi incrociata dei tabulati di svariati cellulari a consentire la ricostruzione dei contatti di quella sera. Il riscontro alle indagini effettuate dagli investigatori del Nucleo della Guardia di Finanza guidati dal generale Giuseppe Bottillo è poi arrivato con gli interrogatori dei testimoni. Perché è stato proprio l'autista a raccontare di aver prestato il suo telefonino a Briamonte durante il viaggio da Siena a Torino e il giornalista non ha potuto negare di aver ricevuto la conferma alla notizia proprio dall'avvocato dello IOR. «Mps aveva convenuto con la Consob anche i tempi di comunicazione al mercato della notizia dell'azione civile, trattandosi di informazione strettamente riservata tanto da determinare il presidente e l'amministratore delegato della banca a non farne cenno nell'integrazione dell'ordine del giorno avvenuta solo due sere prima del cda e addirittura a tenerne all'oscuro il responsabile della comunicazione David Rossi». Riferimento non casuale al capo della comunicazione di Mps che il 6 marzo scorso - sei giorni dopo la riunione - si suicidò buttandosi dalla finestra del suo ufficio. Un gesto disperato che qualcuno mise in relazione proprio alla fuga di notizie su quel cda.
Il gip condivide la tesi dell'accusa sulle gravi conseguenze causate da quella fuga di notizie. E infatti sottolinea come «l'anticipazione della divulgazione dell'informazione ha consentito di determinare tra il momento della pubblicazione sul Sole 24ore , consultabile dalle primissime ore della giornata, e quello della comunicazione stampa proveniente da Mps dopo le 10.30, uno spiraglio temporale utile per gli investimenti sul mercato azionario da parte della platea degli investitori che avevano avuto modo di raccogliere l'informazione privilegiata con l'anticipo determinato dalla condotta dell'indagato».
Briamonte, legale dello IOR, è indagato a Roma per trasferimenti di denaro su conti Ior e non ha mai chiarito come mai qualche settimana fa, dopo essere stato fermato dai finanziari per un controllo all'aeroporto di Ciampino, abbia potuto esibire un passaporto diplomatico della Santa Sede evitando così di mostrare il contenuto della sua valigetta. In quell'occasione viaggiava con monsignor Roberto Lucchini, impiegato nella segreteria di Stato guidata dal cardinale Tarcisio Bertone.
INTRECCI MASSONERIA, PARTITI, IOR
RispondiEliminaLa Banca Monte dei Paschi di Siena, istituto totalmente controllato da nomine di origine politica in cui trovavano posto certo la maggioranza riferibile all’attuale PD ma anche accomodanti opposizioni PDL (area Verdini-Letta), veniva utilizzata da tempo come pagatore per operazioni di aggregazione di interesse politico (Banca del Salento, Banca Agricola Mantovana) sia come erogatore di fidi/prestiti a imprenditori “amici”.
– Presumibilmente per utilità i cui beneficiari sono tuttora occulti e, in un’ottica distorta che vede il sistema bancario europeo come un sistema di vasi comunicanti, per “risarcire” il banchiere Emilio Botin del Santander dalla perdita sostenuta con l’operazione Intesa-San Paolo, Monte Paschi viene indotta ad acquistare a prezzo esorbitante la banca Antonveneta, senza alcuna due diligence, (quindi senza valutazione tecnica del suo valore). MPS fu sacrificata e fu salvato il banchiere vicino alla finanza cattolica e all’opus dei, fondatore del banco santander.
– L’acquisizione effettuata a prezzo insostenibile e prima di un severo peggioramento della situazione economica Italiana infligge un colpo mortale alla Banca, che tenta di occultare l’ammanco di capitale ricorrendo a prodotti derivati e altre manipolazioni che ne falsano largamente il bilancio.
– stava bene a tutti: il “groviglio armonioso” degli interessi della politica, dell’opus dei e della massoneria pensava che il portafoglio del Monte Paschi fosse un pozzo senza fondo da cui attingere.
MA PARLIAMO IN SINTESI DELLO IOR - CHISSA’ SE ANCHE LO IOR HA TENTAZIONI COMUNISTE
RispondiEliminaNel 1982, a seguito del fallimento del Banco Ambrosiano, di cui lo IOR era azionista di maggioranza dal 1946 al 1971, furono trovate delle lettere di patronage concesse nel 1981 da Marcinkus al direttore del Banco, Paolo Calvi, con le quali egli confermava che lo IOR esercitava il controllo di società fantasma con sedi in noti paradisi fiscali, e che attraverso queste era stato possibile il drenaggio di 1.200 miliardi di lire dalle casse del Banco Ambrosiano. Il 20 febbraio 1987 fu emesso un mandato di cattura contro i vertici dello IOR, tuttavia Marcinkus godeva di passaporto diplomatico vaticano: per il fatto di aver agito in qualità di organo o di rappresentante di un ente centrale della Chiesa cattolica, ai sensi dell'art. 11 dei Patti Lateranensi, era coperto da immunità penale. Pur non ammettendo mai nessun coinvolgimento con lo scandalo del Banco Ambrosiano lo IOR versò 406 milioni di dollari a titolo di "contributo volontario" a favore dei creditori. A seguito della liquidazione del Banco Ambrosiano ci furono diverse morti sospette, tra queste quella dello stesso direttore Roberto Calvi, la sua segretaria e Michele Sindona, coinvolto in affari finanziari con lo stesso IOR. Secondo dichiarazioni del pentito di mafia Vincenzo Calcara, lo IOR era coinvolto nel riciclaggio di denaro di Cosa Nostra. Mentre un altro pentito, Francesco Marino Mannoia rivelò nel 1998 che Licio Gelli investiva nella banca del Vaticano poiché garantiva investimenti e discrezione. Durante l'intera vicenda sorsero numerosi dubbi riguardo la possibile partecipazione dello IOR nel riciclaggio di denaro sporco, tangenti e supporto finanziario alla mafia.
Marcinkus fu sostituito da Angelo Caloia nel 1989, con il compito di fare pulizia all'interno dell'Istituto e terminare un'era di scandali. Tuttavia, lo stesso Caloia fu indagato nello scandalo Enimont. Nel mirino della magistratura vi erano operazioni immobiliari che portarono alla svendita quasi totale del patrimonio immobiliare dell'Istituto, comprato e rivenduto anche al doppio del prezzo da società off-shore per un totale di circa 60 milioni di euro. Nonostante ciò, i dirigenti dello IOR, tra cui il presidente Angelo Caloia, rimasero immuni da processo o arresto a motivo del sopracitato articolo 11 dei Patti Lateranensi. Vent'anni dopo, un nuova inchiesta coinvolge nuovamente i vertici dello IOR, in questo caso il Presidente Ettore Gotti Tedeschi e il Direttore Paolo Cipriani, i quali saranno costretti alle dimissioni nel 2013. Entrambi sono stati indagati nel 2010 per il riciclaggio di 23 milioni di euro, i sospetti sono iniziati a seguito di strani spostamenti di denaro da un conto IOR presso una filiale Unicredit. Lo IOR avrebbe parlato di soldi per missioni religiose, ma senza fare riferimento alla natura e allo scopo delle operazioni. Tuttavia, dopo pochi mesi il conto sospetto fu però chiuso dallo stesso Cipriani poiché non poteva più garantire «la riservatezza dei clienti». Cipriani fu inoltre coinvolto in un'altra famosa inchiesta contro Monsignor Nunzio Scarano, soprannominato "Mister 500", poiché pagava generalmente con banconote di grosso taglio. Il Monsignore aveva accesso a svariati conti correnti aperti presso lo IOR che mostravano però entrate e uscite «fuori bilancio» ed era titolare di un conto presso la già sopracitata filiale Unicredit. Nel dicembre 2009 Scarano decise di estinguere il primo contratto e lo fece attraverso sessantuno assegni circolari di importi che oscillano tra i 2.000 e i 20.000 euro, emessi da diciassette banche diverse, tutti intestati ad amici e parenti e con la causale «donazione». A far la differenza durante questa inchiesta furono le intercettazioni telefoniche, attraverso le quali si riuscirono anche a capire i trucchi che Monsignor Scarano utilizzava per eludere i controlli quando parlava di soldi. Generalmente i milioni erano chiamati «i libri della Treccani».
Non ho capito cosa vorresti dimostrare. Forse che Mussari era un agente di Marcinkus e che il vero padrone del Mps non era il Pci/Pd ma lo Ior? La verità è che non puoi contestare la mia ricostruzione, e oppormi congetture varie senza prove è fatica inutile. Alcune sono ricostruzioni verosimili, che però vanno provate. A tempo debito ne tratterò.
EliminaP.S, A proposito delle tangenti Enimont da te citate, inavvertitamente ti sei dimenticato di raccontare del miliardo di lire racchiuso in una valigetta e consegnato non da Andreotti, ma da Raul Gardini al partito con sede a Botteghe Oscure.
Per rammentarti il fatto, all'epoca vi era una P.M. di Milano soprannominata Titti la Rossa, che fu stoppata nelle indagini sulle tangenti Pci/Pds. Da chi? Dai suoi colleghi della procura di Milano, i quali erano davvero "rossi".
Ti sbagli, sei stato disattento (ma non mi sorprende, è tipico di chi è convinto di avere assoluta ragione):
Elimina"Sistema che fu utilizzato per riciclare una tangente da 150 miliardi di lire che Enimont, guidata dal finanziere Raul Gardini, fece pervenire all’inizio degli anni Novanta a quasi tutti i partiti dell’arco costituzionale…" (dunque anche al PCI, si chiama deduzione logica, ne sai qualcosa?))
RILEGGI
I Magistrati furono fermati dagli USA i quali volevano la nascita del PD al loro servizio!
Ma te sai una sega omuncolo baciapile!
Sul resto che ti posso dire?
Lo IOR è COMUNISTA (secondo le tue teorie su MPS), ed è certamente più potente dei poveri comunistucoli senesi (colpevoli sia chiaro, ed io, che ho più dignità di te, lo ammetto da sinistra, una cosiddetta sinistra che infatti in molti, come me, non votano più).
Te continua a raccontartela come preferisci, mi pare tu abbia il complesso di Dio.
Le tue non sono congetture come non lo sono le mie, sono atti giudiziari e inchieste giornalistiche, è semplice da capire ma te non ci arriverai mai.
Sei solo un pallone gonfiato.
Quel che scrivi tu sono argomenti mentre le risposte degli altri sono cazzate! Ganzo sei!
Con la malafede, il pregiudizio e la mannaia da bar non ci si discute, si passa oltre ed è ciò che farò con te.
Non vedresti la luna nemmeno se te la sbattessero sul naso.
Sei tempo perso e sei pure ignorante come tutti i presuntuosi saccentoni.
Adios companero.
Inavvertitamente devo aver schiacciato i tuoi nobili calli. Ebbene, confesso pubblicamente di avere scritto nel mio articolo bassezze indicibili contro il Pci/Pd ed i cittadini senesi, inventate di sana pianta. Ma ora che sono stato scoperto come controrivoluzionario e reazionario di bassa lega, non posso fare a meno di riconoscere il mio delitto. Attendo, con angoscia, il verdetto del Tribunale del Popolo di Siena. Intano mi dichiaro colpevole del delitto di lesa maestà della verità e quindi abiuro il mio scritto e proclamo solennemente che il vero colpevole del disastro del Monte è Lui, il Nano Ghiacciato, il Cavaliere Nero, alias Silvio Berlusconi, il peggior delinquente che la storia ricordi.
EliminaContento? Spero che la mia conversione sulla via di Siena contribuisca a calmare la tua ira funesta.
Perché ho il timore che l'uscita della seconda puntata possa provocarti un nuovo scoppio d'ira. Non la perdere, mi raccomando.
@ anonimo delle 21:46
EliminaGuarda che con Sbarra è inutile tentare di dialogare.
Devi capire che lui ha capito tutto, che qualsiasi cosa lui affermi è indiscutibile ed è la verità assoluta.
Lui argomenta mentre gli altri vagano nel buio e non sanno contro-argomentare.
Sbarra non lo smuovi, è granitico.
La sua idea di confronto è: “Ho ragione io e punto!”
In realtà devi capire che Sbarra non scrive per chiedere un confronto aperto, lui scrive perché avendo capito la verità si augura di illuminare gli altri, non c’è spazio nella sua testa per il dubbio o l’autocritica.
I suoi articoli non sono articoli, sono pagine di vangelo.
Lui lo puoi solo leggere e fare sisi con il capino e, possibilmente, con profondo pentimento, indi giosamente gridare “ALLELUIA!!! GRAZIE SBARRA PER AVERMI ILLUMINATO!”
Fai come me, quando leggi Sbarra, canta Bandiera Rossa e uscirai dal tunnel.
A me Sbarra è propedeutico, se non ci fosse andrebbe inventato, è riuscito a farmi ricordare come mai sono Comunista e rallegrarmene.
Io lo ringrazio e anzi, mi auguro ne spuntino tanti come Sbarra, rinascerebbe la Sinistra, quella vera, tosta, che aveva liberato i popoli dal giogo delle aristocrazie, delle teocrazie e dei potentati.
Ci vorrebbero le purghe di Stalin per riportare il Comunismo nel mondo.
Eliminare la balena bianca dal partito e rifondarlo con la P maiuscola.
Intrigante il legame Iorre Muccona. Ci mancherebbero gli alieni e la setta Bildenberg però.
RispondiEliminaDuro di Menta
Sbarra è come me: fatti, non teorie! il Carpa di Via Caduti di Vicobello
RispondiEliminaBasta guardare i nomi dei candidati al comune per capire che oltre a tanta nostalgia, c'è anche poca memoria di chi ci è o ci fa.
RispondiEliminaTanto siamo tutti di Siena no? Scordamoce o passato
A dirigere la campagna elettorale sono sempre quelli. Piccini, Ceccuzzi, Bellandi, Paglialunga, Marzucchi, Monaci... Come il giorno della marmotta, sembra di esse fermi al 2006. D'altronde noi si sa, siamo attaccati al passato, è consolatorio, ci ricorda di quando si giocava a pallone o si tirava a canestro fino a sera senza gli acciacchi del giorno dopo, di quando si beveva come spugne perché tanto si reggeva anche la benzina del trattore. E nel frattempo cos'è successo? Ma niente via!
RispondiEliminaPer Anonimo 21 Aprile 9,14
RispondiEliminaAvrò mai la soddisfazione di leggere un commento che dica: Sbarra, non è vero quello che hai scritto, o che contesti i fatti descritti e le giustificazioni apposte?
Ho fatto 6 puntate su Marx e il comunismo in rapporto allo spiritismo e nessuno ha messo in dubbio la veridicità di quanto affermato e la genuinità delle dichiarazioni dei marxisti su Satana. In compenso vi è stata la processione dei giudizi dispregiativi sul mio modo di pensare e di scrivere, puramente apodittici e senza alcuna relazione con l'oggetto del contendere.
In quello di cui si discute ho spiegato le evidenze indiscutibili su chi gestiva il potere a Siena, che chiunque poteva appurare, ma no signori. siccome Sbarra si è permesso di ricordarle, tirando dritto come è suo solito fare, ecco allora insorgere il profluvio di commenti risentiti. Non potendo mettere in dubbio l'attendibilità dello scritto, si è dato il via al vituperio e alla delegittimazione dello Sbarra, spesso accompagnati da insinuazioni offensive. Cioè a dire: Sbarra deve tacere una buona volta con i suoi riferimenti ad una pretesa verità oggettiva, a una realtà metafisica.
Tu segui l'onda lunga del disprezzo nei miei confronti, sapientemente disseminato in un commento ben scritto, che non riesce però a dissimulare la stizza che provoca il mio nulla concedere a un relativismo assoluto che non vuol sentire parlare di verità e che aborre il riferimento al divino.
Quando Tu e tanti altri accetterete di dare asilo a sensibilità disconosciute e pregiudizialmente giudicate non degne di considerazione, allora sarà possibile avviare un dialogo franco e fruttifero, rispettoso di tutte le convinzioni. In mancanza si andrà avanti con i soliti stucchevoli anatemi mirati a discreditare l'interlocutore.
Inutile e tempo perso discutere con un mistificatore.
EliminaNo, non avrai la soddisfazione di un dibattito onesto e leale, non più; sei tu il primo a non offrirlo.
Ripeto: sei un mistificatore
Dunque non sei attendibile, neanche quando scrivi parziali verità che però, alla fine, pieghi ai tuoi desiderata.
Sei un mistificatore al quale in tanti hanno provato a rispondere con argomenti (proprio come fai tu) ma tu, quando gli argomenti ti mettono in difficoltà, ridicolizzi, offendi, minimizzi, deridi, distorci, falsifichi.
Raccogli ciò che semini ovvero prepotenza e disprezzo per chiunque non sia allineato al tuo pensiero, con o senza argomentazioni.
Il tuo dio è diverso dal mio Dio, profondamente diverso, fortunatamente diverso, meravigliosamente diverso.
Per me tu sei, sine dubio, la pula che va separata dal grano.
Mistificatore io? Dimostramelo. Quando contesto un mio interlocutore, io prima cito esattamente le sue parole e poi spiego le mie ragioni motivatamente.
EliminaIl fatto è che Tu e tanti altri, come al solito, vi abbandonate a giudizi sommari su di me, spesso offensivi. Se credi di farmi passare per un turlupinatore, un venditore di fumo, dimostri solo risentimento.
Se Tu fossi onesto intellettualmente (cosa di cui dubito) ti premuniresti di fornirne le prove, di dimostrarmi come, quando e dove avrei distorto e offeso. Hai il coraggio di fare il broncio e di accusarmi di prepotenza e disprezzo quando Tu e tanti altri rispondete con ingiurie? Il problema sai qual è? E' che Tu e tanti altri siete degli inguaribili bamboccioni, che non fanno altro che pretendere che venga data loro ragione sempre, anche quando fanno affermazioni prive di logica. Io non ti darò mai soddisfazione quando affermi cose che cozzano contro le mie convinzioni, non ti darò mai ragione solo per farti contento.
Mi dici che non avrò più a disposizione un dibattito onesto e leale? Ti ringrazio per l'avvertimento, ma ti tranquillizzo, non avrò problemi nel sopportare le persone moleste e pure tarantolate.
Se poi affermi di credere ad un dio diverso dal mio Dio, allora significa che il tuo è un dio farlocco.
(prima parte)
Elimina“io prima cito esattamente le sue parole”
Ma se nemmeno leggi con attenzione quello che ti viene scritto… ahahahahahah
“poi spiego le mie ragioni motivatamente”
ahahahahahah, come no, il minimo delle tue motivazioni, quando sei elegante, è “non hai argomentato” (questo sempre a prescindere), quando sei maleducato parti con “farlocco, ipocrita, vituperio, disprezzo, stizza etc etc”
Il tuo “motivatamente” è spesso dimostrato dall’aggettivo “indiscutibile” (qualsiasi cosa tu scriva, in quanto nata da te, si erge immediatamente ad argomentazione indiscutibile).
Ahahahahahahahahahah
“giudizi sommari su di me”
Povera vittima, come se tu non facessi altrettanto ahahahahahah, sei il picchiatore che però non vuole essere picchiato.
“ti premuniresti di fornirne le prove, di dimostrarmi come, quando e dove avrei distorto e offeso”
Lo fai costantemente, ma o non capisci o sei un falso.
Di fatto, se vieni ripagato della stessa moneta ti collochi alla velocità della luce nei panni della vittima ostracizzata.
“inguaribili bamboccioni” offesa
“affermazioni prive di logica” offesa
“persone moleste e tarantolate” offesa
E queste tre in un unico post di 15 righe :o))))))))))))))))))
“Se poi affermi di credere ad un dio diverso dal mio Dio, allora significa che il tuo è un dio farlocco”
Anche questa è un’offesa che oltretutto parte dalla presunzione che il mio Dio non possa essere l’unico e vero Dio (cosa in cui io credo e se il mio Dio è l’Unico Vero Dio, il tuo non può che essere un falso Dio, è una questione di logica).
Ergo sii consapevole che, dal mio punto di vista, il tuo è inevitabilmente un Falso Dio, e ne sono assolutamente convinto, non puoi convincermi del contrario.
“quando affermi cose che cozzano contro le mie convinzioni, non ti darò mai ragione solo per farti contento”
Qui si dimostra la tua capacità di argomentare ovvero, qualsiasi cosa sia contraria alle tue convinzioni non può essere né vera né da te accettata.
(seconda parte)
EliminaDunque è evidente che tu non cerchi un dialogo, un confronto argomentato; il tuo presupposto logico è che “qualsiasi cosa sia diversa dalle mie convinzioni non è per me accettabile”.
Dunque sei tu che, o ti si da ragione o si viene derisi e infamati.
Non esiste nessuna logica o valida argomentazione alternativa al tuo punto di vista, per te è sufficiente aver un punto di vista diverso dal tuo per cadere in errore.
Questo è il tuo argomentare, questa è la tua logica che si dimostra ponendosi dietro il muro del “ho o no il diritto di avere le mie opinioni?” e poi, “se io ho ragione, come puoi tu avere ragione?” (tu vai per assiomi).
Si Sbarra, hai il diritto alle tue convinzioni, ma lo hanno anche gli altri (che però tu deridi in quanto opinioni non valide dato che può esistere una sola opinione valida e quella opinione è la tua e se la tua è l’opinione valida, per logica sottrattiva l’opinione dell’altro è sbagliata, a prescindere).
In pratica sei come un gatto che dichiara di essere l’unico gatto al mondo e che, nonostante sia circondato di gatti ne nega l’esistenza in quanto lui ha deciso di essere l’unico gatto al mondo e avendo deciso tale verità assoluta gli altri gatti non possono esistere.
“Io sono l’unico gatto al mondo (assioma). Se io sono l’unico gatto al mondo (dimostrato dall’assioma) non possono esistere altri gatti”
Ok Sbarra, sei l’unico gatto al mondo; contento?
Hai un modo di ragionare piuttosto interessante direi.
Ti do un consiglio, invece di parlare di argomentazioni, documentazioni, logica e tutte le balle che tiri fuori, dichiara apertamente che non sei qui a dibattere bensì a convincere, che stai predicando una verità che non ritieni discutibile.
Si fa prima e si perde meno tempo.
Questo si che sarebbe intellettualmente onesto.
Comunque, sappi che ciò che ho scritto è la verità indiscutibile e che qualsiasi cosa tu risponda (dato che la mia è la verità e può esserci una sola verità), non può essere vero.
Comunque ora puoi argomentare, se vuoi e se riesci a districarti dall’assioma dell’unica verità che è la mia.
:o)))))))))))
Nella mia Fede (l’unica Vera Fede) solo Dio può avere conoscenze e convinzioni assolute, qualunque essere umano creda di avere tale capacità è un idolatra in quanto elegge se stesso a Dio commettendo blasfemia.
La mia Vera Fede è piena di umani dubbi che trovano conforto solo e soltanto nella preghiera sincera e devota, nei sacramenti e nell’attenta e fedele lettura del Nuovo Testamento il cui pilastro è:
“Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”
Per gli Anonimi del 21 Aprile ore 14,27 e 14,44
RispondiEliminaVoi che ancora non avete messo il cervello all'ammasso, fate opera di informazione e convincimento nei confronti dei vostri concittadini indecisi o pigri, senza cedere alla rassegnazione..
Nella prossima parte dimostrerò, con le parole dei responsabili politici del Monte, la ragnatela dei rapporti che determinavano il controllo della banca, personaggi con nomi e cognomi, alcuni dei quali si sono trasformati nelle Eminenze grigie dei piddini senesi di oggi.
Fate leggere cosa dicono i verbali di interrogatorio a più persone possibili. Se poi quelle continueranno a fare orecchie da mercante lasciatele perdere, non prima di aver tolto la polvere dai vostri calzari in modo da tracciare una invalicabile linea di divisione.
"le strade dell'inferno sono lastricate da buone intenzioni"
RispondiEliminaNella storia d'Italia il PCI non ha mai avuto nessun ruolo nella nomina dei vertici delle banche tanto meno nel Monte dei Paschi. Ti è stato detto in mille modi, adesso oltre a perdere la faccia e coprirti di ridicolo rischi di perdere anche quel barlume di onestà intellettuale che talvolta traspariva nei tuoi scritti. Sbarra quello che scrivi è falso: il Monte dei Paschi fino al 1996
è stato un'istituto finanziario di diritto pubblico, controllato direttamente dal ministero del tesoro o delle finanze, il controllo delle nomine e anche delle assunzioni, dal periodo fascista fino alla fine della prima repubblica, ricadeva nelle mani dei partiti facenti parte la maggioranza di governo. Dal dopo guerra fino alla fine anni 70 essenzialmente dalla Democrazia Cristiana poi anni 80 fino al 1992 da DC e PSI, mai dal PCI.
Quindi, prego urge ripasso storico e rettifica. Scrivere 100 volte alla lavagna: il PCI NON HA MAI AVUTO NESSUN RUOLO NELLA NOMINA DEI VERTICI DELLE BANCHE TANTO MENO NEL MONTE DEI PASCHI.
"Le strade dell'inferno sono lastricate di menzogne fatte passare per verità"
RispondiEliminaContento eh Yuri. Dillo, non stai più nella pelle; finalmente hai preso in castagna lo Sbarra e hai potuto sbattergli in faccia, con gioia a lungo repressa, la fatidica frase: "Sbarra quello che scrivi è falso". Se lo dice uno storico senese coi fiocchi, che conosce tutti gli anfratti del potere cittadino, c'è da credergli.
Ma c'è qualcosa che non mi torna. Nella dotta carrellata storica sul Mps manca l'illustrazione dell'ultima parte della vita della banca. Chissà perché uno scrupoloso osservatore come Iuri ha lasciato nei forzieri della Rocca le carte che narrano dell'ingloriosa vicenda del fallimento del Monte. Mi dico che senz'altro Iuri si è distratto, o forse ha giudicato ininfluente la distruzione della banca a partire dal 2008.
Caro Iuri, in amicizia mi sento di dirti che è assai pericoloso lasciarsi travolgere dall'ansia di ridicolizzare Sbarra. Uno prudente come te avrebbe dovuto aspettare un poco a mettere nel sacco l'uccello quando è ancora sulla frasca a cinguettare.
Essere incauti può avere conseguenze spiacevoli
Sicuro sicuro che il Pci/Pds/Ds "NON HA MAI AVUTO NESSUN RUOLO NELLA NOMINA DEI VERTICI DELLE BANCHE TANTO MENO NEL MONTE DEI PASCHI?".
Prendo atto delle tue perentorie affermazioni e ti lascio nella suspense per qualche giorno ancora, con l'augurio che Tu non sia costretto a perdere la faccia, ma pure la credibilità.
Sono solidale con te: per la difesa della propria fede bisogna rischiare anche di dire castronerie.
Però Iuri non ha scritto PCI/PDS/PD. Ha scritto PCI. E ha contestualizzato indicando un termine temporale preciso (1996). Invece Marco Sbarra parla degli anni successivi. A me francamente importa poco perché oramai il danno è fatto e la banca non c’è più. E tanto non pagherà nessuno. Però ecco, mi sembra una cosa diversa. È come se uno dice mele e l’altro risponde pere. Ma forse mi sbaglio. Ed in tal caso chiedo scusa a tutti.
EliminaSeguitate a litigare perché mi piace parecchio leggervi.
Il Partito Comunista Italiano (PCI) si sciolse il 3 febbraio 1991 durante il XX Congresso Nazionale, quando la maggioranza dei delegati approvarono la svolta della Bolognina del segretario Achille Occhetto.
EliminaSi sciolse Sbarra, entiendes?
E non solo si sciolse, ma tradì completamente i principi socialisti iniziando il percorso che porta al neo-liberismo del WEF, una roba che con noi Compagni non ha assolutamente nulla a che vedere.
E, di fatto, quelli come me che non si riconoscono nel nuovo partito, non hanno più saputo cosa votare.
Si fa presto a dire comunisti. E' come dire che Riina, siccome andava in chiesa a sentire messa, fosse un cristiano.
Scusi, ma Lei deve essere un'altro Sbarra non è lo Sbarra autore del post. Lo Sbarra autore del post ha nominato almeno 4 o 5 volte il PCI accomunandolo con il PD in merito al controllo della banca Monte dei Paschi attribuendo poi ai "Rossi che dominano Siena da più di 70 anni" il fallimento della banca. Se lo dovesse vedere gli dica di rettificare al più presto e penitenziare. Le cazzate dette in pubblico se confermate oltre a far allungare il naso rischiano di precludere la beatitudine eterna.
EliminaPer Anonimo 24 Aprile 9,37
RispondiEliminaOramai è palese, Tu e tanti altri navigatori siete succubi della sindrome Sbarra, cioè dell'astinenza di essere riconosciuti nel giusto. E' una forma patetica (sono offensivo?) e fanciullesca, provocata da una carenza di autostima.
Io faccio fatica a capire: quando mai mi sono lamentato del fatto che la stragrande maggioranza dei commentatori è solita accusarmi di non saper dialogare, di essere un prepotente, uno che pretende sempre di avere ragione? Nessuno può pretendere che l'interlocutore concordi con tesi altrui. E' una regola fondamentale della libertà d'espressione lasciare che l'avversario combatta, anche aspramente, e difenda fino in fondo le sue ragioni. Questo è l'abc della democrazia.
Tu per risolvere il tuo problema devi fare una sola cosa: brigare perché mi sia tolta la libertà di espressione e favorire il mio ingresso nel coro sterminato di quelli che ragionano in politicamente corretto, per etichette e per scomuniche. A me non frega nulla di avere consenso, io ho un solo dovere: essere coerente con me stesso e con i miei valori.
Questo non è vittimismo, è orgoglio di testimoniare, nella mia debolezza, la presenza di Colui che è l'unico riferimento per me: Gesù Cristo. Il resto è aria fritta, è un vuoto mulinare di spade spuntate.
Non hai bisogno del mio permesso per essere perentorio e intransigente. Io non rispetto una cosa sola, l'utilizzo di titoli offensivi, ai quali sono costretto a replicare con forza, senza però rientrare nelle categorie del risentimento feroce, che colgo invece in alcune discussioni.
Apprezzo la tua ferma decisione di rivendicare come vere le tue tesi e sbagliate le mie, perché non sono certamente infallibile.
Sono altresì contento che Tu abbia scoperto il Dio vero che tu adori. Non ho certezze su quale sia, ma ti auguro che sia quello giusto.
Si, concordo, sei palese e non ho alcun dubbio che tu faccia fatica a capire come tu stesso scrivi.
EliminaC'è un solo Dio, non è affatto possibile che io ne adori uno diverso dal tuo.
E' solo una questione di come lo pensi tu e di come lo penso io ma, se si adora Dio, essendo unico, non si può adorarne uno diverso.
La diversità tra la tua idea di Dio e la mia idea di Dio è che il mio Dio è quello del Nuovo Testamento mentre il tuo parrebbe non prevedere seriamente e compiutamente la venuta di Gesù Cristo e il suo nuovo comandamento; è qui che io dichiaro la "diversità" tra i nostri due credo e dunque, umanamente parlando, dichiaro che il mio Dio è diverso dal tuo (ma è una visione umana non teologica dato che, ripeto, ci può essere un unico Vero Dio).
Chi adora altro adora il nulla.
"astinenza di essere riconosciuti nel giusto. E' una forma patetica (sono offensivo?) e fanciullesca, provocata da una carenza di autostima."
EliminaSbarra è anche uno psicologo! Ahahahahahahah
Tu il problema di esser riconosciuto nel giusto non ce l'hai, te lo concedo, tu sei totalmente convinto di essere nel giusto, sei granitico in questo, no Sbarra, a te l'autostima non manca affatto, infatti si chiama arroganza.
Molti di noi si fermano ben prima di giungere all'arroganza, evidentemente siamo carenti di autostima come dichiari tu (e se l'hai detto tu è certamente vero, ahahahahahahah).
Autostima AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
PS. Comunque si, continui ad offendere senza alcuna argomentazione ma solo per sparare a zero stizzito (hai dei tratti gay, te lo hanno mai detto? Non è inteso come offesa eh, siamo nel mondo del "tana libera tutti")
Non dai una bella immagine di te. Non ce la fai più a trattenere la bile e quindi devi esplorare nuove accuse non convenzionali. Dici che sono un pederasta? Grazie a Dio no, senza per questo voler offendere la categoria degli omo. Però vedi, mi ha dato più fastidio il fatto che tu abbia lanciato il sasso per poi ritirare la mano. Questo di solito è un comportamento in voga tra i vigliacchi, ma evidentemente, tu che non sei certamente un vigliacco, appartieni alla categoria degli sfigati.
EliminaMi dispiace, hai cannato per l'ennesima volta.
Coraggio.
Ahia... vista la reazione viperina e pregna di "argomentazioni", devo aver toccato un tasto dolente.
EliminaInteressante.
Per il mago Iuri
RispondiEliminaGentili Signori e Signore della Città di Siena, stiamo per assistere ad un esperimento unico al mondo. Il famosissimo illusionista Yuri proverà a far sparire i comunisti italiani dalla faccia della terra con la bacchetta e la formula magica "se ci credete siete dei fessi".
Perché credere che Occhetto e D'Alema, Napolitano e addirittura Ingrao, forgiati alla scuola e alla borsa dei soldi provenienti dall'Unione Sovietica, smisero di essere seguaci di Marx appena dopo il crollo del Muro di Berlino è come credere a Babbo Natale. Per cui quando nel 1991 fondarono il Partito Democratico della Sinistra improvvisamente la loro mente subì una strana perdita di memoria retroattiva per rifiorire in un altro mondo. Se seguite il ragionamento del mago Yuri, dovete pensare che Achille Occhetto, ultimo Segretario del Pci, quando diede vita al Pds divenendone Segretario, puf, in un attimo ripudiò, ipso facto, il comunismo, lavandosi la coscienza degli orrori della religione di Marx. E come Lui fece la stragrande maggioranza degli esponenti del Pci, travasati nel nuovo Partito. Pensate Voi che basti con il pennello scrivere il nome del nuovo partito per dar vita ad un nuovo soggetto, formato da esponenti che in percentuale bulgara erano gli stessi del Pci?. Attenzione gentile pubblico, aderire a questo gioco di parole equivale a diventare come Vanna Marchi.
Il vero è che il Pds fu il primo erede del Pci. A chi andò il lussuoso patrimonio immobiliare del Pci? Prima al Pds, poi ai Ds, infine al Pd e il garante di questi passaggi fu il grande Ugo Sposetti, comunista tutto d'un pezzo, che ha percorso la transumanza dal Pci fino al Pd, non prima di aver messo in sicurezza il patrimonio del vecchio partito filosovietico.
Ma c'è chi crede ad un Occhetto che, sulla via di Washington, da un giorno all'altro sia diventato un capitalista socialdemocratico E' possibile negare che la "conversione" del Pci fu solo una mossa propagandistica per salvare il Pci e la sua eredità, per far dimenticare ai gonzi che quel Partito era rimasto fedele a Mosca e ai suoi preziosi rubli fino a che scomparve l'Urss? Io non so di alcuna conversione pubblica da parte dei maggiorenti del Pci, che rimasero tranquillamente comunisti. D'Alema, che ha fatto tutta la trafila dal Pci al Pds, ai Ds fino al Pd non è più un comunista? Forse perché Lui fa la vita da nababbo? Certo, ma se si applicasse lo stesso metro di giudizio, non esisterebbe più alcun comunista. E difatti è un perfetto comunista, che mette a frutto ciò che ha imparato nel Pci, la doppiezza, la convenienza e la delegittimazioni degli avversari.
(Prima parte).
Per il mago Iuri
RispondiEliminaPrendiamo un altro esempio. Oggi è la giornata dell'orgoglio partigiano, in particolare di quello rosso, che credeva nella libertà fintanto che i suoi avversari erano d'accordo con
lui. Se ne ebbè la riprova quando i comunisti facenti parte delle Brigate Garibaldi si macchiarono dell'orrendo eccidio di Porzus, quanto sterminarono 17 elementi della Brigata Osoppo, di ispirazione cattolica, solo perché diversi da loro. Esimio pubblico, secondo Voi per chi mai avrà votato la maggior parte dei componenti ANPI? Secondo me per Pci, Pds, Ds e ultimamente pure per il Pd.
Sapete mica se il mago Yuri abbia mai visto il simbolo del Pds? Sicuramente no, perché sennò ricorderebbe che posizionato davanti alla rigogliosa quercia c'era un circolo in bell'evidenza, formato da una bandiera rossa con la stella a 5 punte con sotto due strumenti misteriosi: la falce e il martello e sotto ancora la sigla P.C.I., forse una formula utilizzata dai maghi nei loro sabba.
Per venire a Siena, gente come Ceccuzzi, Ceccherini e Cenni, che si sono sobbarcati la traversata del deserto, non sono più comunisti? Non scherziamo.
Solo dei comunisti sanno gestire, come quei signori, il potere assoluto per 70 anni a Siena, con il marchio di fabbrica che prevede la conquista di ogni ganglio vitale della Città e il controllo maniacale di tutte le entità sociali presenti sul territorio, financo delle opposizioni. La religione sovietica non si dimentica, la democrazia vale solo come mezzo per arrivare al potere, per il comunista la realtà deve adeguarsi all'ideologia, che è superiore alla ragione e alla coscienza.
Il caro illusionista Iuri ha provato a depistare l'opinione pubblica, ma la realtà, come sempre, si incarica di ristabilire il giusto ordine delle cose.
Lo spettacolo è finito, inclito pubblico ed io mi accingo a dar conto di tutte le premesse sviluppate, con un senso di giustizia e di verità, per mettere davanti alle loro responsabilità i governanti di Siena, comunisti e non comunisti, che hanno gestito il verminaio del Monte.
(Fine)
"lo spettacolo è finito, inclito pubblico ed io mi accingo a dar conto di tutte le premesse sviluppate, con un senso di giustizia e di verità, per mettere davanti alle loro responsabilità i governanti di Siena..."
EliminaLo spettacolo comincia: tu sei il
Leggiadro Serpente
custode del proibito Divino Sapere
Tu sei il Calpestato
che calpesta rabbioso
i molteplici volti della Falsità?
AHIA!
EliminaCitazione estremamente colta.
Altro che sospettarlo gay (!!!)
Iuri Iuri... qui l'hai fatta davvero grossa.
Iuri non sei andato giù leggero. Io ho solo pensato di canzonarti un po', visto che Tu ti sei divertito a prendermi per i fondelli.
EliminaCiao.
Per Anonimo 26 aprile 9,44
RispondiEliminaAddirittura viperina la mia risposta? Qui di viperino c'è solo il tuo astio nei miei confronti.
Ci sono abituato. Vedo poi che hai finito i colpi in canna e ti sei buttato sulle bombe sporche.
Vuoi vedere l'effetto che fanno? Aspetta il mio prossimo articolo: vedrai che divertimento!
Guarda, davvero, se te credi che io abbia astio nei tuoi confronti sei totalmente fuori pista.
EliminaIn realtà ogni volta che ti leggo e ti rispondo, ho un serenissimo sorriso sul volto.
Puoi credermi o non credermi.
Hai talmente bisogno di nemici e scontri che non ti accorgi nemmeno quando i tuoi referenti smettono di prenderti sul serio.
Sbarra, fidati, qui chi si rode il fegato sei solo tu, te lo posso giurare su quanto ho di più caro.
Non ho finito i "colpi in canna" (io li chiamavo "argomentazioni" ma vabbé) semplicemente, proprio per il fatto che non è possibile prenderti sul serio, non ci perdo più tempo, mi limito a sfrucugliarti, a passare qualche minuto in allegria immaginandomi le tue facce mentre leggi.
Davvero, è tutto qui e nulla più.
Forse non mi hai preso sul serio quando ti ho scritto che non avrai più un confronto leale e disponibile al dialogo; non meriti il tempo e lo sforzo necessario.
Appena letto il tuo commento la mia prima reazione è stata quella di voler risponderti con un mio sarcasmo ancora più accentuato, poi mi è venuto un improvviso ripensamento. Mi sono reso conto che stavo portando il livello dello scontro sempre di più verso la linea del non ritorno e mi sono quietato. Mi dispiace aver deteriorato un rapporto epistolare che partiva da ottimi presupposti e di essermi lasciato andare, solo per ripicca, ad affermazioni molto dure nei tuoi confronti e di avere, in certi frangenti, esagerato nelle mie affermazioni, pure se spinto da buone intenzioni. Ma quando mi metti sotto gli occhi il quadro che hai descritto, io non posso che fermarmi dispiaciuto e sperare che la nostra corrispondenza nel tempo possa riprendere nel rispetto e nella stima reciproci.
EliminaIo di solito affronto temi alquanto divisivi, che provocano spesso reazioni contrastanti, per le quali non è facile trovare punti condivisibili. E' inevitabile quindi che si creino forti contrapposizioni e accenti di critica molto accesi. Spero di cuore di riuscire, a partire dai prossimi interventi, a mantenermi equilibrato e di poter creare rapporti sinceri e sereni con tutti.
Ora si che mi sei piaciuto!!!
EliminaA volte respirare fa bene al cervello ed ai rapporti umani.
Stavolta senza scherzare e senza sfotterti... con Cuore Sincero.
Credo tu non abbia più alcun dubbio ormai su chi io sia...
"E ora! Ecco a voi il grande... FREGOLI!!!"
;o)
Ciao Quixote. Mi fa piacere che io ti abbia divertito per giorni e giorni, ma hai uno strano modo di giocare. Commenti sempre più malevoli, giudizi sprezzanti, insinuazioni pruriginose. Se non avessi avuto davvero un'ispirazione, non so dove saremmo andati a finire. Io non ho finto Quixote quando ho voluto mettermi in discussione per ripristinare una situazione deteriorata e per non cadere nella logica dello scontro feroce. Non so se Tu l'abbia capito. Ora festeggi il ritorno del figliol prodigo, hai pensato di darmi una bella lezione e quasi quasi ti vanti di avermi rimesso finalmente in riga.
EliminaNon posso certo verificare le tue intenzioni, ma vorrei rassicurarti che il tuo corso di rieducazione non ha prodotto un cambio di linea da parte mia. Io continuerò a manifestare liberamente il mio pensiero e se e quando dovessi ricevere critiche pretestuose o astiose, non potrei fare a meno di replicare, cercando di evitare offese personali.
Sei stato un bravo Fregoli, non c'è che dire, ma il tuo personaggio non mi si addice, perché io preferisco affidarmi alla coerenza, senza rifugiarmi nell'anonimato.
Comunque mi fa piacere il tuo ritorno, con la speranza di avere entrambi spirito di sopportazione.
Da come rispondi mi è evidente che non hai compreso le mie ragioni di decidere di trasformarmi in Fregoli.
EliminaNon importa e non mi sono vantato di nulla.
Sei libero come sempre così come cercano, faticosamente, di esserlo molti di noi.