Il canale youtube di wiatutti!

venerdì 18 marzo 2022

Chi l'aggressore e chi l'aggredito?

Ho letto in questi giorni una cosina a mio avviso interessante, della quale vorrei ragguagliarvi.


Vincenzo Costa è professore ordinario di filosofia all'università di Milano, insegna fenomenologia. Qualche giorno fa ha scritto un articolo pubblicato su "L'antidiplomatico" che mi ha molto colpito, soprattutto in antitesi ad altro pezzo pubblicato su "L'Huffingtonpost", a firma Filippo Rossi. Cito, di quest'ultimo, il titolo: "Sull'Ucraina chi vi dice "ma è più complesso" è complice di Putin". Ed il sottotitolo: "E' ovvio che la storia è sempre complessa. Sempre. Ma è anche ovvio che la complessità non può giustificare l'ingiustificabile. Ecco, andate a dirlo a quelle donne, a quei bambini, che la questione è più complessa. Che la loro morte non è una cosa tragicamente semplice".

Passo all'articolo di Costa, che inizia citando, come esempio, la guerra franco-prussiana e le ragioni storiche per le quali essa nacque, dopo lunga gestazione, fra una serie lunga di eventi, azioni, reazioni, aspettative fra gli attori della tragedia. Anche per tale motivo, gli storici dovrebbero (uso il condizionale) far comprendere i perchè della genesi di queste tragedie. Poi gli esperti di relazioni internazionali, in affiancamento, dovrebbero (uso il condizionale) scoprire il flusso dei rapporti fra i vari Stati in gioco, i politici, i diplomatici, i militari. Insomma, tutte cosine per le quali il sottoscritto, in un'altra vita, ha speso un bel pezzo della propria vita e per cui è diventato prima un laureato e poi un dottore di ricerca: cosine che evidentemente la contemporaneità non accetta più. Ci sono poi, dice Costa, tante altre persone che invece puntano ad una domanda, meno complessa e più diretta: chi è l'aggressore e chi è l'aggredito? "E' semplice, rassicurante. Non occorre pensare, studiare, decifrare. E' semplice. Come tutto ciò che è infantile. Diventare adulti significa sviluppare un pensiero della complessità, e la nostra cultura è regredita invece di maturare".

Allora, io ho la netta sensazione che su questa regressione culturale il prof. Costa ci abbia azzeccato in pieno. Parlo di sensazione, per cui la mia è una visione totalmente soggettiva. Ma sempre più mi fermo a riflettere sull'abisso prima intellettuale e culturale e poi - di conseguenza - emotivo ed umano delle persone che mi circondano. Insomma, all'università mi pareva di avere appreso, come afferma Costa, che per evitare il peggio bisognava studiare la storia, ma non solo le date dei grandi eventi, bensì gli snodi profondi che i passaggi temporali nascondono, le ragioni della nascita delle crisi, per fare in modo di rimuoverle ed evitarle. Invece, seguendo il diktat dogmatico pandemico, anche in questo caso siamo davanti ad una manichea divisione: i Buoni ed i cattivi. E poi siamo davanti, come per il virusse, ad una serie innumerevole di piccoli professorini che indicano i Buoni ma soprattutto denunciano i cattivi (i complici di Putin, quelli che fanno manfrina sulla complessità). Ancora una volta un altro esempio di "catechismo moralista" (cit. Costa), dopo i maestri-sceriffi-kapò del virus. Ed il moralismo ha un piccolo problema: tende ad "esacerbare i conflitti, a produrre fanatismo: c'è un aggressore, morte all'aggressore". Ogni domanda sulle cause di un fenomeno, sulla sua complessità sono bandite, chi le propone o ipotizza è considerato un disertore o un affiliato al nemico.

Personalmente mi sono ripromesso di non discutere più, quasi con nessuno, sull'attuale drammatico conflitto ucraino. Non ho voglia, sono stanco e non trovo il giusto livello e la corretta frequenza per confrontarmi. Ma è un problema mio. Spero comunque che questo inutile articoletto porti qualcuno a riflettere sul senso di quanto riportato. Sicuramente, la vita è complessa in quanto è l'essere umano ad essere complesso.


"Questa cultura ci porterà alla devastazione. E' una cultura incapace di assumere il punto di vista dell'altro, di cogliere come funzionano le culture, e dunque una cultura totalitaria, che rende impossibile il dialogo".

(V. Costa, "Chi sono i cattivi? Regressione infantile e necessità di una nuova cultura", L'Antidiplomatico, 12.03.2022)

22 commenti:

  1. Esatto Almuta, hai colto nel segno e ti stai, piano piano, avvicinando a quello che io ormai faccio da tempo: quando vedo che siamo su frequenze diverse annuisco e do ragione. Non mi costa niente, non mi crea più dolore (anzi, ghigno molto dentro di me), e passo oltre. Non ha senso mettersi a discutere, l'altro parte da una posizione di "ragione preconfezionata". Quindi passi oltre non sprecando energia inutile simile al mettere la cravatta al maiale o pisciare nel mare aspettandosi l'innalzamento del suo livello.
    A bientot
    Sanguebianconero

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravissimo. Io è una cosa che ancora non so fare, ma ci sto arrivando. Mi pare comunque una giusta tattica. Al-Mutanabbi

      Elimina
  2. Se assumi un atteggiamento critico, se provi a rispondere in modo più complesso ed articolato ad una domanda solo apparentemente semplice, rischi di essere etichettato come amico di Putin (sebbene di questo non condivida il pensiero nè tantomeno l'azione) allo stesso modo nel quale finivi per essere etichettato come no-vax appena ponevi dei dubbi sulla campagna vaccinale (pur essendo un trivaccinato). L'Occidente libero e democratico ha bisogno di consenso, ha bisogno di giustificare le sue azioni anche quando sono nefaste (vedi Afghanistan), il pensiero complesso è meglio relegarlo dentro le quattro mura di un ateneo e guai a renderlo fruibile al popolino zozzo, meglio lo schema noi siamo i buoni, loro sono i cattivi, funziona sempre.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi pare che anche all'interno degli atenei tale attività di pensiero sia sempre meno accettata. Al-Mutanabbi

      Elimina
  3. Francamente il paragone con la guerra franco-prussiana mi sembra un po' fuori luogo: due grandi potenze dell'Europa dell'800 che cercavano entrambe lo scontro, mentre qui abbiamo evidentemente uno grosso contro uno parecchio più piccino, che mi ricorda parecchio di più il casus belli della prima guerra del Golfo.
    Poi è ovvio che le guerre molto spesso partono da lontano, ma non vedo come questo possa spostare il giudizio etico su un atto di invasione unilaterale.
    "Otto von Bismarck-Schonhausen
    Realizza l'unità germanica e si annette mezza Europa
    Mentre io aspettavo te..."
    Z

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ipotizzo che la guerra franco-prussiana sia stato solo UN ESEMPIO fra tantissimi per fare capire un concetto (appunto più complesso). Vedo comunque che hai ben inteso il senso di quanto ho scritto io ed ha scritto Costa. Al-Mutanabbi

      Elimina
    2. L'ho inteso e mi convince in minima parte. Segnatamente, una volta dissezionati gli "snodi profondi" si giungerebbe, tempo tre-quattro mesi di studio su documenti originali o mezz'ora su iutùb, che è la stessa cosa, ad avere una posizione di qualche tipo? Tipo che qualcuno ha un po' più ragioni dalla propria parte?
      Z

      Elimina
    3. Ma bisogna dare ragione a qualcuno? Al-Mutanabbi

      Elimina
    4. Nelle guerre pesare chi ha piu' o meno ragione ,e' esercizio dipendente da come uno tara la propria bilancia valutativa.Se la bilancia e' tarata usando la propaganda il peso varia a seconda di che tipo di propaganda si e' subito.
      Puo' essere piu' utile cercare invece le ragioni che conducono alle guerre ,e alla fine chi e' che ha tratto vantaggio dalle conseguenze
      A volte ( spesso) chi predispone e crea le ragioni e i motivi scatenanti e' lo stesso che poi seduto sopra le macerie trae vantaggio dalle conseguenze.
      Uno che di guerre ne aveva combattute , alla fine del,suo secondo mandato presidenziale , nel discorso di commiato, mise in guardia il suo paese sull influenza degli interessi del , come lo defini' lui, " complesso militar industriale" nel creare e avvantaggiarsi delle situazioni di guerra,guidando occultamente le politiche dei paesi.
      Era un tale Ike ( non david) Eisenhower, eseendo stato capo dell esercito in due guerre,e avendone combattute tre,avendo poi ricoperto la carica di presidente per due mandati,forse e dico forse,conosceva bene quello di cui parlava......forse.

      Elimina
    5. Devo dire che dichiarare uno grosso contro uno piccolo è decisamente un'analisi storica del contesto attuale di una correttezza storica ineccepibile.

      Gli USA che posseggono la NATO, usano la NATO per espandersi verso la Russia.
      L'Ucraina è la vittima sacrificale scelta dagli USA in tal senso e, si sa, gli USA sono molto più piccoli della Russia ... in effetti.

      Si, una lettura ineccepibile.

      Elimina
    6. Non è difficile dai: Russia attacca Ucraina, come a Risiko.
      In Ucraina non c'è la NATO, gli Stati Uniti non hanno attaccato nessuno (almeno a questo giro...).
      Z

      Elimina
  4. Io parlerei solo con te (e pochi altri) da aprile 2021 più o meno!

    Il resto è tempo sprecato.

    RispondiElimina
  5. Sento prische destra sinistra, gente che s'azzoffa e pugna per chi agredie chi, carrarma dove e poera gente che famata disperata camina per salvezza sol soletta.
    Paura tanta tank, soldo speziato del milennio rubatto, tutti pravi tuitteroni aldiè delo schermone ben copetti, quase sciollati sazi di biscuitti. Cazzofreca se more siso, vive coso, benda lollo, surca lellina. Storia dice, prete bee ruta e selfiegia como ghirba di castagne viliacche che fate scifo alla porga. Solo bingo, casini e mercedezze, ma animo zero paccato.
    Saluvio

    RispondiElimina
  6. Qui c‘ è un‘ aggressore e un‘ aggredito, lo volete capire oppure no? Il PD è il partito dei responsabili, il partito che ha traghettato il paese fuori dalla pandemia, il partito che ha indicato la strada da seguire in questo conflitto. Adesso mi chiedo, cosa sarebbe l‘ Italia se non ci fosse stato il PD? Il gas è l‘ ultimo dei problemi, qui c‘ è in gioco la democrazia e i valori europeisti… Gli Italiani dovrebbero fare a gara per rendersi disponibili nell‘ accoglienza, invece sento tanti discorsi inutili su gas, bollette, economia, PIL… etc.. Riteniamoci fortunati ad avere gente come Mattarella, Letta, Gentiloni…
    Pippo del PD

    RispondiElimina
  7. Io ancora non ho capito sei sei serio o pigli per il culo?
    Davvero eh.

    TDF

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono super serio, lo stesso mi chiedo della maggior parte di voi… leggendo quello che scrivete.
      Pippo del PD

      Elimina
    2. Allora ok, se sei serio non aggiungo altro.
      TDF

      Elimina
    3. Vedo tante chiacchere fuori luogo. Adesso la priorità non è l‘ economia, il gas, il petrolio.. la priorità è l‘ accoglienza. Sarebbe bello vedere l‘ Italia prima in questa classifica. Ancora una volta il PD ha indicato la strada.. vi prego di seguirla senza fare le solite inutili polemiche strumentali.. Difendiamo i valori democratici, europeisti e progressisti.. La stagione dei sovranisti è finita.. adesso è iniziata la stagione dei valori comuni! Chiedetevi cosa potete fare per dare una mano, ognuno di voi.. basta stupide polemiche.. Il nostro presidente ha invitati ognuno di noi a rinunciare a qualcosa in nome della democrazia.. voi a cosa rinunciate?
      Pippo del PD

      Elimina
    4. Pippo io rinuncio a pigliatti sur serio , vale come rinuncia?
      Pero' accorgo svetlana e oxhana.
      Ivanne e pavelle te li lascio, un posso fa' tutto io.

      Pluto di piu' europa e meno NATO

      Elimina
    5. Super pippo c'e' poco da fa' sei il meglio mobile di bottega la stagione e' cambiata ,infatti hai scritto il 21 di marzo ,cambio di stagione, boia che genio
      tempismo perfetto.
      Mi prenoto per Irina ,jovanka , veruscka e natascia, e poi galina la piglio anche se vecchia che ir brodo comunque ci vien bene.

      Eta beta der psiuppe

      Elimina
  8. Pippo di Topolino è più intelligente....almeno una laurea e dottorato di ricerca in più rispetto a tale soggetto....cmq divertente per quanto riguarda le analisi del proprio partito di bibbiano....forse deriva proprio da lì, dai campi di rieducazione pedofila del partito distruttore....cmq ripeto almeno fa ridere

    RispondiElimina
  9. Vi osservo interessato e divertito dalla piccionaia mentre do la coppale!

    RispondiElimina