Sabato 9 ottobre alle ore 17.30 giocheremo contro la Fermana. Dove? Su Sky naturalmente, come ai vecchi bellissimi tempi mai dimenticati della serie A. No dai scherzo, su Sky trasmetteranno solo la partita in diretta, e questa cosa non è che porti poi benissimo, visto lo slavatino pareggino rimediato contro la Pistoiese.
In realtà fisicamente giocheremo a Fermo provincia di Fermo - territorio grande grosso modo come i giardini della Lizza, che all’A.C.I. diventa FM, come la modulazione di frequenza delle radio - nello stadio Bruno Recchioni, che con quel cognome immagino abbia avuto un’adolescenza quanto meno travagliata. Ammettendo spudoratamente la mia stratificata ignoranza, ammetto davanti a tutti di aver appreso che Fermo fa provincia esattamente 3 minuti fa, vale a dire quando ho cominciato a buttare giù queste due righe. Che poi l’espressione "buttare giù du’ righe" mi evoca l’immagine di un tossico incallito al quale la polizia ha bussato alla porta un attimo prima di una ricca pippata ed è costretto a buttare tutto dalla finestra. Potenza dell’immaginazione distorta, colpa sicuramente di un’infanzia difficile e della frequentazione di cattive compagnie.
Io non lo so se anche le mamme di Fermo ai loro figli facciano le stesse raccomandazioni delle nostre, anche se penso di sì, visto che in fondo la cittadina marchigiana (perché Fermo è nelle Marche, non negli Abruzzi, somari! Vedete quante cose imparate a leggere questa meravigliosa rubrica che tutto il mondo invidia?) dista da Siena soltanto 250 km, ma se fanno come la mia sprecano fiato e parole. Quando ero ragazzo mia mamma, santa donna di altri tempi con una pazienza infinita, un’immensa dedizione verso la famiglia e soprattutto un’incrollabile fiducia negli altri e nel domani, mi pregava tutti i giorni di stare lontano dalle cattive compagnie. Io la guardavo molto perplesso pensando: "Mamma, siamo noi la brutta compagnia. Sono gli altri che dovrebbero starci alla larga". Ed invece io le facevo segno di sì col capo e dopo un secondo era di nuovo a far girare le scatole a qualche altro malcapitato che aveva avuto la sfortuna di incrociare la mia strada. Sarà che me lo sono sentito ripetere 1000 volte, ma se penso alla parola "FERMO!", mi sento come se fossi di nuovo nel salotto di casa di mia nonna.
"Fermo!" - a volte dolce richiesta, altre ordine imperativo - mi fa proprio tornare ragazzo. In qualche modo è come se mi sentissi legato con un invisibile filo alla città che porta il nome dell’ordine che fin da piccolo mi sono sentito ripetere. Genitori e parenti: "Fermo Mirko!". Professori: "Fermo Pioli!". Guardie: "Fermo con quel motorino!". Citte: "Fermo maiale con quelle mani!". Arbitri: "Fermo 1!". Chiunque incontrassi mi diceva: "Fermo!". Per questo mi sento a modo mio un po’ gemellato con ognuno dei 36.000 abitanti del Colle Sabulo, stretto e compresso fra l’Adriatico e i Monti Sibillini. E già lo immagino il cartello alle porte di Fermo: "Benvenuti a Fermo, comune gemellato con Mirko". E io in tutta risposta, manco fossi a "Cortesie per gli ospiti", sul campanello di casa mia farei seguito con un "Mirko, demente gemellato con Fermo". Che poi l’assessore alla viabilità di Fermo è l’unico amministratore locale che può economizzare sulla segnaletica verticale, visto che utilizzando il cartello "FERMO" può risparmiarsi tutti quelli con scritto "STOP". Certo la mattina verso le 7.30 lungo le arterie che collegano il centro con la campagna c’è qualche incomprensione barra tamponamento (utilizzare nel parlare comune la parola "barra", insieme a "come dire" e "tra virgolette", magari grattando l’aria con le dita delle mani portate accanto alle orecchie, dovrebbe essere inserito nel novero dei gravi crimini contro l’umanità), ma a noi questa cosa non riguarderà perché arriveremo di sabato verso l’ora di pranzo, per poi ripartire verso l’ora di cena. Perché la vita del tifoso bianconero in terza serie è scandita dall’avvicendarsi dei pasti.
Ma adesso dopo aver parlato di Fermo, sento l’impellente bisogno di scrivere la parola Robur, così a caso. Perché, si starà chiedendo chi ha avuto il coraggio di arrivare fino questo punto o più semplicemente non aveva niente di meglio da fare? A proposito, avete notate che accarezzare lo schermo del telefono ha completamente soppiantato la meravigliosa arte di scaccolarsi? Basta farsi un giro per strada per vedere tutto il genere umano con il volto illuminato dal display di un telefono e nessuno più con le dita nel naso. E cambia anche il modo di annoiarsi. E ancora avete il coraggio di chiamarlo progresso? Ma bando alle ciance, poc’anzi vi chiedevate perchè mi è venuto l’irrefrenabile desiderio di scrivere la parola Robur? Beh, fermo restando che la Robur c’entra sempre, in quanto fondamentale chiave di volta necessaria per sorreggere l’arco della nostra esistenza, rendendola una domenica misera e l’altra meravigliosa a seconda del risultato finale, mi sono accorto che in quasi 800 parole (contatele se non ci credete), non l’avevo ancora scritta. E questa cosa non andava affatto bene visto che normalmente al venerdì si parla di Siena, di calcio e di Robur (e tre!), il tutto condito con una serie infinita di altre cianfrusaglie e inutilità.
Infine, un'altra cosa che mi rende particolarmente simpatico e familiare Fermo, almeno fino al fischio d’inizio perché poi a mandarli a cacare ci metto un secondo se le cose si dovessero mettere male, è il loro santo patrono e soprattutto le date della festività cittadina perché venerare la Madonna dell’Assunta nei giorni di 15 e 16 Agosto mi fa sentire a casa molto più del violento, abusato e inascoltato "Fermo!" che tuttavia auspico possa essere tornare alla mente del nostro Mister ogni qual volta dovesse pensar di togliere Paloschi e Varela. Fermo Gila, prima che ti fermi qualcun altro.
Fermana - Siena: andare, vincere e tornare. Tutto il resto sono discorsi. Punto! Siamo due categorie più forti e dobbiamo dimostrarlo. Le chiacchiere non muovono la classifica. Finito il tempo degli esperimenti, mettiamo in campo quelli più forti e schiacciamo gli avversari. "Fermo!" a questo giro dovranno chiedercelo loro, implorandoci di smettere. Forza SIENA!
…su quei gradoni, lì ci troverai!
Mirko
Fiato sprecato… Gilardino non è all‘ altezza e continurà a non capirci niente!
RispondiEliminaSchizzatina
"barra", insieme a "come dire" e "tra virgolette", magari grattando l’aria con le dita delle mani portate accanto alle orecchie, dovrebbe essere inserito nel novero dei gravi crimini contro l’umanità),
RispondiEliminaSe oggi ogni 3 secondi non usi quegli odiosi modi di dire, sembra di essere considerati meno di niente. Poveri imbecilli!! Io, se mi permette, a quelli che cita, aggiungerei, rigorosamente tra virgolette, "ciliegina sulla torta" "nanosecondo" "vista mozzafiato " o "...a 360°" e forse qualche altro mi sfugge. Leggere il suo scritto è stato molto divertente. Buona serata e Forza Siena
suggerisco "h24". Leggere Mirko cambia la giornata ! Bravissimo
EliminaDevono giocare sempre i migliori, la negatività è solo per Gilardino.
RispondiEliminaIo è da inizio campionato che non vedo gioco....come fa Gilardino a giustificare i lanci lunghi dalla difesa come se andasse tutto bene...paloschi ha segnato per un errore della difesa avversaria altrimenti oggi perdevi ...manca totalmente un gioco a questa squadra è palese ormai...prendere provvedimenti subito prima che sia troppo tardi
RispondiEliminaPurtroppo la società ha fatto un grosso errore ad affidare la guida tecnica a Gilardino. Niente gioco, niente feeling con la piazza… Questo è un grosso errore di Perinetti… Gilardino già l‘ anno scorso aveva dimostrato tutti i suoi limiti.
RispondiEliminaMarcello
Evidentemente Perinetti ê soddisfatto altrimenti lo avrebbe già mandato a casa.
EliminaCarlo
Addirittura una domenica di relax per questi fenomeni…
EliminaAllora. FERMI tutti. Lo scorso anno il ritorno del Gila fu pontificato. In pochi si criticava. Cosa e' cambiato da passa a Guberti e speriamo bene, a passa a Varela e speriamo bene????? Cmq, facciamo finta che chi l'anno scorso mi diceva che ero un somaro, oggi sia, altrove. Scusa Mirko. I tuoi articoli sn sempre meravigliosi, lo sai, ma, ma!: rispetto x Fermo! che saranno un paese senza storia, ma in fatto di Ultras, lascia stare. Abbiamo solo da imparare. O forse gli abbiamo insegnato noi, ed adesso ci ricordano come si dovrebbe fare.... ti dice niente Gioventu' / VUF !? un abbraccio, non mollare.
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