C’era una sola alternativa alla catastrofe: riprendere nel più breve tempo possibile quel coito bruscamente interruptus nei primi 8 sciagurati minuti della partita non giocata contro la Reggiana. E fortunatamente così è stato. Bravi tutti!
Come ogni giovedì sera dovrei pensare a cosa scrivere sulla prossima partita della Robur, vale a dire Siena - Pistoiese, ma sono tentato di parlare anche del recente e infrasettimanale trionfo bianconero in terra pisana contro il Montevarchi. Quindi farò un po’ e un po’ e tutti contenti. E dato che sono sempre stato un feroce sostenitore del meglio una gallina grassa oggi piuttosto che un uovo bogliolo domani, parto volentieri dalla vittoria.
Che dire? Niente, quando si vince lo si fa per bene: 3 pere e a casa. Da quello che intuisco, il difficile per noi è fare il primo goal, perché poi dilaghiamo con una semplicità disarmante, arrivando 5/6 volte davanti al loro portiere. E per fare il primo goal, occorrono attaccanti buoni e svegli. E noi per fortuna li abbiamo. Anche se… Anche se, come spesso accade, sta diventando decisivo (e a me molto simpatico) il classico calciatore che non ti aspetti. Il nome nuovo. Il non famoso. Ovvero quel Disanto (ma si scrive con una parola sola o sono due?) acquistato ai tempi della serie D con un carico di belle speranze ma relegato un po’ ai margini dalle notorietà dai tanti nomi da album delle figurine Panini arrivati in seguito al ripescaggio in terza serie. E invece… Invece, come un lampo improvviso durante una notte buia e tempestosa, il nostro nuovo settimanale beniamino ha fatto sua una maldestra respinta del difensore (che se la lasciavi scorrere l’aveva in mano il portiere) e ha scaraventato con rabbia il pallone dentro la porta. Quella stessa porta nella quale non riusciva mai a fare goal ai tempi della sua anonima esperienza nelle file del Pontedera. Ma in fondo, al tempo aveva solo 20 anni. Perché ora invece quanti ne avrebbe di anni? Boh… Chissenefrega! Basta faccia goal, per me ne potrebbe avere anche 38. Bomba da fuori area, traversa, goal e non appena la palla ha varcato la linea è parso a tutti di sentire alzarsi dalle fertili piane pisane il mormorio: "Liberata da rabbia, Calipso, fai l'alta marea" perché quello che era un predominio sterile si è trasformato in un dominio asfissiante ed il Montevarchi ha fatto esattamente come la Vis Pesaro e la Carrarese: si è aperto in cerca del pareggio, prendendo una serie di imbarcate che nemmeno il Titanic dopo l’impatto con ghiacciolo ha mai visto. Una marea impetuosa, che al pari di uno tsunami si è riversata dalle parti del malcapitato portierino valdarnese che ha cercato di fare del suo meglio ma nulla ha potuto contro il nostro oramai classico un, due, tre stella con il quale chiudiamo le partite. Oramai l’abbiamo capito, se la Robur riesce a sbloccare il risultato, la partita diventa una corrida. Il casino però è sboccarlo. Per questo i migliori devono giocare sempre (capito Mister?).
Interrompere il coito è stato un po’ come quando sei a letto con la tua compagna (o con la compagna di un altro, non fa differenza) e suonano il campanello i testimoni di Geova: il fastidio dura un attimo e con un minimo di attenzione ritorna tutto come prima. Ma per far durare questo bel coito e cercare di farlo arrivare fino a maggio senza che nessuno lo interrompa più, nella speranza di concludere l’annata con un clamoroso orgasmo che strappi il cuore dal petto e faccia esplodere le vene nelle tempie, occorre anche passare dalla Pistoiese sabato prossimo. Se solo potessimo iniziare da 1 a 0 per noi sarebbe tutto più semplice. Ma non si potrebbe mettere una regola del tipo: se la Robur gioca a Siena, essendo in casa deve partire con un goal di vantaggio e quando invece gioca fuori, essendo ospite, uguale? E poi sarebbe l’ora che per i bianconeri i goal in trasferta valessero doppio? Ma non nel senso inteso per anni da Infantino e da quella mandria di accoliti ubriachi della Fifa, ma nel senso ben più logico, razionale e casareccio, basato su un semplice ragionamento: ogni goal segnato dalla Robur lontano dal Rastrello anziché 1 vale 2. Semplice. Chiaro. Lampante. E onesto soprattutto! Come dicevamo anni fa, il potere dev’essere bianconero, quindi da qualche parte dobbiamo partire. Se comandassi io il calcio italiano, sarei democratico come Nicolae Ceaușescu in Romania e utilizzerei qualsiasi mezzo pur di veder vincere i bianconeri. Il fine giustifica sempre i mezzi. Sabato vorrei ritrovare la Robur formato sbarazzina vista sempre finora (senza apostrofo), ad eccezione della parentesi depressa osservata contro la Reggiana e continuare la scalata verso una vetta che ancora risulta distante tre punti. Adesso è il momento di riprendere quel coito interruptus al 90° minuto della partita con la Carrarese e scivolare via regolari: io sarei per vincerle tutte e vedere se gli altri fanno uguale. Sì lo so che non siamo soli e in campo ci sono anche gli avversari. Ma noi siamo la Robur, e lo saremo sempre: ieri, oggi e domani. Gli altri invece sono solo gli altri. Comparse, secondi, attori non protagonisti, paccottiglia, bigiotteria scadente, vecchi mobili tarlati buoni giusto per la mare, dischi finti, biglietti del bagarino, sigarette turche di contrabbando.
Forza Vecchio Cuore Bianconero: torna con il tuo rombo a sovrastare le campane di San Domenico. Vinci per tutti noi, che non riusciamo proprio a fare a meno di te.
Montevarchi - Siena (via Pontedera) 0 a 3: ritorna la Robur e ritorna la regola del tre. Distrutto quel Montevarchi che lo scorso anno pareva il Real Madrid, i cui tifosi si prendevano bellamente gioco di noi ad ogni occasione. La vita è una ruota: qualche mese fa eri convinti di essere imbattibili e oggi piegate la testa. Avete avuto il vostro giorno di fama ma adesso tornate nello stanzino buio. Tetro come la vostra misera esistenza.
Siena - Pistoiese: sotto a chi tocca e avanti un altro. Sullo slancio di martedì scorso, affrontiamoli a testa alta e col piglio delle occasioni importanti. Facciamo in modo che ogni partita sia la nostra partita. Ogni momento è giusto per scrivere una pagina di storia. E quest’anno vorremmo leggerne molte.
…su quei gradoni, lì ci troverai!
Mirko
Uno di Valli ci sono novità dopo il pareggio di oggi?
RispondiEliminaGilardino è praticamente esonerato!!! Si aspetta la risposta del sostituto!!!
EliminaUno di Valli
Il sostituto è già arrivato alla Coroncina:Tabarez.
EliminaSi è fermato a dare di gotto al barrino del Ninja,poi arriva.
O bravo demente!
EliminaUno di Valli
Gilardino è un allenatore scarso! Lo ha dimostrato l‘ anno scorso e lo conferma quest‘ anno! Partita preparata male e gestita peggio! Squadra moscia e senza idee! Conferenze stampa copia incolla di quelle dell‘ anno scorso!
RispondiEliminaFranco
Gilardino non è in grado di preparare le partite e neppure di leggerle. E questo non è una novità, visto che anche l‘ anno scorso ha dimostrato tutti i suoi limiti. È chiaro che l‘ errore numero uno è stato fatto dalla società che non gli doveva rinnovare il contratto…
RispondiEliminaPaolo