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mercoledì 28 luglio 2021

Vaccini & varianti

In questo periodo folle, siamo stati anche travolti dalla sfortuna nera. Oh, non appena iniziata a vaccinare a tappeto la gente, il virusse ha avuto la malevolenza di mutare in nuova variante birichina.

Feeeermi tutti! Non diciamo assolutissimamente che esista una qualsiasi correlazione fra i due eventi. Almeno... noi non lo diciamo, altri sì (vedremo sotto). Noi puntiamo l'attenzione solo sulla sfortuna, che ha fatto sì che, in modo del tutto casuale, questi due fenomeni si concatenassero. Tanto da far gridare qualche mentecatto al legame esistente fra vaccino e virus che varia. Imbecilli...

Una breve cronistoria degli ultimi avvenimenti, anzitutto. Come si sa, Israele è il Paese che più velocemente di tutti ha vaccinato la sua popolazione contro il virusse, prevalentemente utilizzando Pfizer-Biontech. Il 15 giugno 2021 Israele ufficialmente festeggiava quella che sembrava la fine della pandemia e forniva speranza a tutto il mondo per una rapida soluzione del problemone covid. Nemmeno una settimana dopo, il 23 giugno, sempre Israele annunciava improvvisamente un riacutizzarsi della situazione pandemica: aumento di casi dovuti alla variante delta, anche se ricoveri e decessi non sembravano destare preoccupazioni.

Ancor più improvvisamente, il 6 luglio, il tono dei media israeliani iniziava decisamente a cambiare, annunciando una recrudescenza anche sul numero dei ricoveri e dei decessi.

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Arriva poi nello stesso giorno l'articolo di Fortune, che porta a far comunicare ad Israele una forte riduzione di efficacia del vaccino Pfizer, crollata del 64% dal 2 maggio al 5 giugno, sulla variante delta. Addirittura, il trend indicherebbe una certa perdita di efficacia anche su protezione su casi gravi e decessi.
Vabbuò, un caso isolato, direte voi. Ed invece situazione simile pare capitata altrove.
Insomma, questa cosa pare successa un po' dappertutto laddove, numeri alla mano, si è più vaccinato. E, al contrario, il fenomeno lo si è visto meno proprio dove si è vaccinato meno.
Lo spiegherebbe bene il grafico del 16 luglio sotto.


Insomma, sfortunatamente, anche Cipro ad esempio ha avuto uno sfortunato picco di positivi da variante delta dopo la vaccinazione spinta.


Insomma, sfortunatamente, anche Malta ad esempio ha avuto uno sfortunato picco di positivi da variante delta dopo la vaccinazione spinta.


Ci fermiamo qui, ma ci sarebbero altri simili casi sfortunati (alcuni eclatanti) che potremmo riportare. Ma non ci interessa, il tutto era per dire che - davvero - quando ti vuol dire male...
Ora lasciamo questa sfortunata statistica e concentriamoci su un fenomeno a latere: la crescita di merdosi complottisti, che sostengono una tesi valida fino a un anno e mezzo fa prima dell'avvento della neo Scienza (pare che tale tesi la sostenesse anche il complottista Sabin, creatore del vaccino antipolio), ovvero che, durante una epidemia in corso, non si deve mai vaccinare, altrimenti nuove varianti crescono, per permettere comunque al virusse di diffondersi. Ricordando che il sottoscritto di medicina non sa una sega, mi limito a riportare le parole di un grande complottista fra tanti: Walter Ricciardi. Oddio, Ricciardi - e ne abbiamo già parlato su questo blog - proprio una grande cima non pare essere in ambito scientifico (mentre era bravissimo a fare i film con Mario Merola), ma sentite che cazzata ha sparato in diretta qualche giorno fa su La7. Cito testualmente: "[Le varianti] derivano dal fatto che il virus, per esempio, trovando un soggetto vaccinato, che quindi in qualche modo gli resiste, cerca di identificare le strade per aggirare la vaccinazione". Ovvero, creando le varianti, tipo la delta. Cioè, per l'ex direttore di ISS, consulente del Ministero della Salute, collaboratore OMS, ecc ecc, quanto sopra illustrato potrebbe non essere solo frutto di una clamorosa sfortuna, ma di un legame ben specifico. Bene ha fatto, durante la trasmissione, il Bravo conduttore Parenzo ad interrompere l'attorucolo, altrimenti chissà quali altre cazzate avrebbe riferito...
No?

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