La variante delta che ci terrà a casa

Siamo tutti coscienti che fra qualche mese risiamo tutti dentro casa, no? Colpa della variante delta.

Sì, che poi era in origine la variante indiana. Ma siccome l'aggettivo qualificativo territoriale non si può più usare perchè se no siamo politically scorretti (ahahahah), allora ora siamo giunti alla delta. Benissimo per noi classicisti, che potremo contarle tutte 'ste varianti, fino alla omega nel 2036. Da lì in poi passeremo all'alfabeto sanscrito.

Terrificante la variante delta. Nata in India - dove qualche mese fa la gente bruciava i cadaveri dei morti nelle pire di fuoco (come capita da migliaia di anni, ma non importa), dove al giorno, senza covid, muore qualcosa come 40.000-50.000 persone essendo la lunga penisola popolata da 1 miliardo e 300 milioni di esseri umani, e dove qualche settimana fa pareva che fosse arrivata la fine del mondo salvo poi verificare che si trattava di un picco pandemico come centinaia già avvenuti in tutto il mondo che ha apportato un settimo dei decessi rispetto all'Europa - e poi sviluppatasi in Inghilterra. Da qui, la fine.

Andiamo quindi a verificare cosa sta capitando, numeri alla mano. Pochi numeri, se no si farebbe tardi.

Il 18 giugno il Public Health England ha pubblicato il sedicesimo rapporto su varianti del virusse in patria, di cui sotto vi mostriamo un estratto. Come si può vedere, la variante delta ha un tasso supposto di mortalità dei casi (CFR) dello 0,1% su 31.132 infezioni confermate (IFR 0,005%), tasso largamente inferiore a quello dell’influenza e molto più basso rispetto a quello del virus originario.

Sempre secondo il rapporto governativo, la variante delta ha rappresentato quasi l'80% di tutti i casi nel Regno Unito da metà maggio in poi. Se fosse stata davvero così pericolosa come ci viene raccontata, avrebbe mietuto migliaia di vittime, invece di permettere ad altrettante migliaia di persone di andare a vedere appiccicate, ad esempio, il torneo di Wimbledon e la fase finale dell'Europeo calcistico (tutti senza mascherina, en passant).

Un numerino interessante infine appare nel documento governativo inglese, che vi sottopongo all'attenzione più come boutade che come dato statistico rilevante. Fra il numero (limitato) di decessi dovuti a variante delta prevalgono quelli fra i vaccinati (37) rispetto ai non vaccinati (34). Ma fate finta che non abbia scritto niente, dai.

Mah, noi comuni mortali di varianti non ci chiappiamo niente, quindi lasciamo campo ai professionisti della neo Scienza, che mi pare finora siano stati infallibili. Io, da sempliciotto, mi limito a enucleare un pensiero basilare. Mi rammento che il mio medico di famiglia, quando ero piccino, diceva che i virusse hanno sempre molte varianti, che diventano sempre più trasmissibili (fino ad appiattirsi o terminare) ma sempre meno virulente. Dalla drammaticità con la quale la variante delta è narrata, non pare che sia questo il caso, anzi: potere di questo virus creato in lab... scusate... sconosciuto.

Un'ultima cosa bisogna la chieda. Ma secondo voi - e mi rivolgo ai lettori più strutturati scientificamente - perchè la variante delta ha trovato (clamoroso) sviluppo più negli Stati che hanno avviato una intensa vaccinazione di massa? Se non è chiara la domanda, metto un altro grafico, relativo ai casi di Israele e UK, appunto due Stati molto avanti nel programma di vaccinazione. Come vedete, i decessi e le ospedalizzazioni sono bassi (a riprova di quanto scritto sopra), ma l'impennata dei positivi è impressionante. E' un caso.

PS: Cito lo zanzarologo Crisanti, 9.07.2021: "La Gran Bretagna continua a contare i casi giornalieri e la mortalità è aumentata di 10 volte". Ora, se non è malafede questa... Non ci credete? Ok, altro grafico esplicativo sui decessi da covid-19 in UK. Poi fermatevi a riflettere e domandatevi il perchè i mille Crisanti apparsi all'improvviso da un anno e mezzo stanno continuando a fare terrorismo senza fine.