Ma il Nero chi è? Potremmo intrattenerci con infinite supposizioni dietrologiche sulla natura del potere forte, la finanza, i servizi segreti deviati, le logge massoniche coperte, le potenti lobby multinazionali riunite in associazioni; l'elenco sarebbe tanto lungo quanto privo di senso. La verità è che non sappiamo in realtà cosa sia il Nero, ma dovremmo sapere con certezza cosa sia il Bianco. Allora invertiamo l'ordine del titolo partendo dal certo per l’incerto: il Bianco resta immobile, il Nero no e in tre mosse dà scacco matto. Chi è il Bianco? Andiamo per esclusione e definiamo quello che non può essere Nero, per cui partiamo da un piccolo accadimento, a prima vista insignificante, di quelli che raramente si trovano sui libri di storia.
Torino, 14 ottobre 1980, 40.000 tra impiegati e quadri (colletti bianchi) della Fiat sfilano in centro con in prima fila l'amministratore delegato Cesare Romiti, manifestando contro gli scioperi e i picchettaggi a oltranza degli operai (tute blu) che stavano lottando contro i licenziamenti e la cassa integrazione a 0 ore per 22.000 lavoratori. Tre giorni dopo i sindacati si accordano per il mantenimento dei 22.000 operai in cassa integrazione a 0 ore, il Bianco perde ed il Nero vince. Ma quadri ed impiegati Fiat sono identificabili nel Nero? Giudicate voi. Certo in quel momento, nel 1980, essi godevano di condizioni socio-economiche privilegiate rispetto agli operai, ma da lì a pochi anni le cose sarebbero drasticamente cambiate.
Abbiamo visto nelle puntate precedenti come l'Italia, grazie ad un peculiare sistema economico misto pubblico/privato, dove il pubblico impegnava ingenti risorse garantendo piena occupazione, diventasse nel giro di un ventennio dalla fine della seconda guerra mondiale la quinta economia mondiale, superando per Pil super potenze del calibro del Regno Unito. Nella seconda metà degli anni '70 la crisi petrolifera (nel periodo 1973-74 il petrolio passa da 3 a 12 dollari a barile) innesca un aumento generalizzato dei costi delle materie prime con conseguente forte calo della produzione industriale, le economie occidentali entrano in stagflazione, recessione economica unita ad alta inflazione. Stati uniti e Regno Unito rispondono alla crisi petrolifera cancellando dall'agenda culturale l'economia keynesiana ed introducendo quella neoliberista e monetarista di Friedman. Parlo di agenda culturale perchè qualcuno mette in opera la più grande egemonia culturale della storia moderna in ambito economico, con il modello keynesiano marginalizzato a partire dagli atenei universitari anglosassoni, i lavoratori di tutto il mondo trasformati in consumatori ed i mercati finanziari internazionali, cioè tutto quell'insieme indefinito d'istituzioni private che a fasi alterne faranno da fulcro al nuovo sistema, che sostituiscono il ruolo dello Stato nazionale. Il far credere che il lavoratore avesse un qualche interesse in comune con il rentier è uno dei più geniali equivoci sociali della storia: il consumatore immerso nel mare magno dell'offerta globale sceglie difatti sempre l'opzione più conveniente e razionale. Lo sdoppiamento identitario, alla Dr. Jekyll e Mr. Hyde, tra lavoratore e consumatore del caso in questione deve essere il frutto di mente raffinatissima: di giorno lavoro e prendo legnate nei denti dai mercati e di notte mi trasformo in consumatore e le legnate le rendo. Tanto geniale quanto sorprendente.
Veniamo ora alle mosse del Nero. Parliamo dei principali eventi "tecnici" che hanno permesso il rapido smantellamento dello Stato sociale italiano post Costituzione del '48, avvenuti in veloce successione tra il 1978 e il 1981.
PRIMA MOSSA. 1978. Attacco manu militari allo Stato.
Abbiamo già parlato del fatto che in quel periodo lo Stato creasse ricchezza per i cittadini finanziando le aziende pubbliche (occupazione ed investimenti in infrastrutture industriali) attraverso la spesa in deficit. Il deficit veniva finanziato a debito (emissione di titoli pubblici con Banca Centrale compratore di ultima istanza) o non a debito (emissione di biglietti dello Stato a corso legale). Il 16 marzo 1978, giorno in cui il nuovo Governo delle larghe intese presieduto da Andreotti avrebbe chiesto la fiducia in Parlamento, veniva rapito l'onorevole Aldo Moro Presidente della DC, primo e ultimo fautore dell'emissione di biglietti di Stato in Italia. Colpirne uno per educarne cento.
SECONDA MOSSA, 1979. Attacco ai salari e sistema monetario europeo, anticamera dell'euro.
Sappiamo che dal 1971 la moneta mondiale diventa fiduciaria ed in maggioranza con cambi flessibili, dipendenti dai fondamentali macroeconomici degli Stati e dalle politiche, convenzionali e non, delle Banche Centrali di riferimento. Abbiamo visto come la flessibilità dei cambi influisca significativamente nella politica di distribuzione del reddito tra le categorie componenti la società. Uno shock economico esterno che porti a contrazione economica e recessione provoca una contrazione dei redditi da lavoro che in una economia sufficientemente industrializzata può essere contrastata con una svalutazione monetaria. Ma anche una politica di alta spesa pubblica per investimenti e alta crescita dei salari rispetto alla produttività può diventare sostenibile attraverso la svalutazione monetaria, ovvero se si perde competività con l'estero a causa di un forte aumento dei salari la si riacquisisce attraverso la flessibilità dei cambi. É sempre la reciprocità della legge della domanda e dell'offerta a comandare: i prodotti o i servizi italiani sono più cari rispetto a quelli tedeschi a causa dei salari relativamente più elevati (differenziale positivo d'inflazione), con il regime monetario a cambi flessibili (regolato dal mercato delle valute) avrò meno esportazioni versus Germania e anche più importazioni, in questo caso il saldo commerciale diventa negativo (deficit commerciale con la Germania), la lira è meno domandata rispetto al marco tedesco e si svaluta rispetto a quest'ultimo. Svalutandosi, l'equilibrio si crea in automatico, le merci tedesche diventano immediatamente più care, quelle italiane meno care, gli altri fattori rimangono invariati (salari, investimenti pubblici, spesa pubblica, investimenti privati, risparmio, ect). La flessibilità dei cambi presenta anche un vantaggio ulteriore, lo squilibrio macroeconomico tra Stati (Stati in surplus e Stati in deficit con l'estero) viene segnalato agli operatori finanziari mondiali in real time: la lira che si svaluta rispetto al marco rappresenta anche il segnale di un maggiore indebitamento dell'Italia con la Germania, aumentando l'indebitamento aumenta anche il rischio per il creditore (Germania) che in automatico chiederà un aumento di tasso d'interesse al debitore (Italia) per l'aumentato rischio, il creditore diventerà anche più prudente per il rischio di ricevere il rimborso futuro in una moneta svalutata rispetto a quella prestata, i costi aumentati per il finanziamento si trasferiscono ai prodotti importati dello Stato debitore che diventano più cari rispetto a quelli nazionali. Il 14 marzo 1979 lo SME entra in vigore, la ratifica del Parlamento italiano avviene il 13 dicembre 1978 con il voto contrario del PCI e l'astensione del PSI e con il celebre discorso di Giorgio Napolitano con la dichiarazione di voto contrario. L'accordo sottoscritto dai Paesi partecipanti alla CEE con esclusione della Gran Bretagna (entrerà nel 1990 per uscirne nel 1992), prevedeva l'introduzione della European Currency Unit (ECU) quale unità monetaria di conto fissata dalla media delle quotazione di un paniere di valute di riferimento, veniva poi stabilita una parità centrale per i cambi bilaterali tra Paesi partecipanti e una banda di oscillazione ristretta rispetto a questa parità. Per la lira questa banda inizialmente prevedeva un'oscillazione del + - 6% rispetto alla parità fissata: quando il prezzo di cambio si avvicinava all'estremità della banda, la Banca Centrale (Bankit) interveniva sostenendo il cambio operando nel mercato comprando lire e vendendo marchi o dollari della riserva monetaria. É chiaro che con cambi fissati e rigidi, gli squilibri macroeconomici tra Stati si accentuano e la competività con l'estero la si regola internamente attraverso la politica dei redditi. Strano che i fautori del libero mercato si privino in fatto di cambi della capacità autoregolante della legge della domanda e dell'offerta. Fatto è che la svalutazione interna, cioè quella dei salari, si sostituisce alla svalutazione esterna, quella della moneta: se non si può svalutare la moneta (i cambi sono rigidi) in caso di deficit con l'estero si svaluta il salario e si entra in una fase deflattiva che diventa un circolo vizioso. Del resto essendo un rapporto, quello dei cambi, bilaterale, ogni svalutazione corrisponde ad una rivalutazione, cioè quando la lira si svaluta rispetto al marco significa che il marco si rivaluta rispetto alla lira, la rigidità del cambio vista dalla Germania (Stato che ha sempre attuato politiche economiche deflattive atte a privilegiare le esportazioni e vivere sulle spalle altrui) significa che s'impedisce al marco di rivalutarsi trasformando così lo squilibrio (nel caso di surplus commerciale) in meccanismo strutturale.
TERZA MOSSA. 1981. Golpe bianco, attacco dall'interno alla capacità di finanziamento in deficit dello Stato.
Abbiamo visto che lo Stato può finanziare il deficit pubblico in tre modi: 1) a debito con l'emissione di titoli appunto di debito pubblico (bot, cct, btp...). 2) non a debito con l'emissione di biglietti di Stato a corso legale (le cinquecento lire di Moro). 3) con la creazione di moneta fiscale, come l’attuale super bonus 110% cedibile come credito fiscale che diventa denaro fiscale creato dal nulla (a proposito, avete più sentito parlare di Conte, non l'allenatore eh?). Lo Stato attraverso la struttura delle partecipazioni statali immetteva ricchezza per i cittadini spendendo in deficit creando denaro dal nulla, fino al 1979, sia con l'indebitamento sia con l'emissione di biglietti di Stato. Dopo il 1979, solo attraverso l'indebitamento. L'indebitamento sostanzialmente prevedeva questi passaggi: il Governo stabilisce uno scostamento di bilancio necessario per un fabbisogno di spesa aggiuntiva, il Parlamento lo approva, il Tesoro emette titoli di debito per l'ammontare stabilito, i titoli (rappresentati in varie scadenze temporali e con tassi d'interesse stabiliti) vengono presentati nelle aste primarie (dove possono partecipare solo istituzioni finanziarie), la Banca Centrale si presenta alle aste primarie come compratore di ultima istanza, compra i titoli che rimangono invenduti creando moneta dal nulla, sterilizzando i titoli (che vengono tolti dal mercato) e retrocedendo gli interessi maturati al Tesoro. Il 12 febbraio 1981 il Ministro del Tesoro DC Beniamino Andreatta scrive una lettera al Governatore della Banca d'Italia Carlo Azelio Ciampi di questo tenore: “Caro Azelio, la situazione di alta inflazione e bassa competitività con l'estero combinata alla rigidità di cambio introdotta con l'entrata nello SME obbliga a porre fine alla politica della spesa in deficit per lo Stato. Per fare questo è necessario che la Banca Centrale ponga fine al ruolo, finora svolto, di compratore di ultima istanza nelle aste dei titoli di stato, rappresentando in pieno il principio di autonomia e d'indipendenza della Banca d'Italia”. Sostanzialmente è come se un imprenditore di una grande azienda si presentasse alla principale banca creditrice dicendo: domani invierò una richiesta di ulteriore finanziamento per le mie attività a tutte le banche creditrici. In questo momento, grazie al tuo elevato credito, il tasso di finanziamento è molto basso e dato che le mie attività sono ancora profittevoli, l'unico modo per ridurre gli utili e poter licenziare dipendenti è pagare interessi sul finanziamento più alti. Quindi ti pregherei di non rispondere alla richiesta.
Iuri
Torniamo al caro vecchio Keynes...se ce lo permetteranno.
RispondiEliminahttps://youtu.be/gl4hvOBTHPw
RispondiEliminaConcordo con te massimo....intanto guardate questo video...
Premesso che avete rotto i coglioni con questi post e che si vole robur e palio,premesso che se volete fa' analisi storiche ,era meglio analizzare la storia di bachicche e der gobbino saragiolo.
RispondiElimina1975 esce crysis of democracy , manifesto programmatico su' scala mondiale , di cio' che tale .iuri? descrive a livello nazionalitaliota.
Ovvero, le elite' finanziarie, usando come cinghia di trasmissione 1) la loggia three eyes three architets,2) la trilateral commission ( creata da tale loggia e autrice del suddetto manifesto programmatico) 3) la loggia p2 (affidata in primis a eugenio cefis e solo in seguito a licio gelli) promotrice del piano di rinascita democratica/nazionale( ovvero della versione italiana, del programma mondiale espresso in crysis of democracy)
provvedettero a porre un freno ad una situazione che non era di loro gradimento.
Tale situazione aveva il nome di democrazia rappresentativa e stato sociale.
La rasatura al suolo di questi due istituti, ovviamente non poteva avvenire in forma esplicita, ergo furono usati altri sistemi, quelli finanziario economici monetari e quelli messi in atto attraverso operazioni di destabilizzazione ( tramite false flag operations) degli stati nazione.
Punto, lo sanno anche i piu' scemi.
Ma mi chiedo, perche' rompete i coglioni co' ste robe ,che son funzionali solo a prvocare il prolasso del sacco scrotale e del suo contenuto, nonche' a spandere depressione?
Avete rirotto i coglioni, w la robur, w i palio, andate n culo voi e la dietrologia.
Ps Almuta , senti ma la tassonomia aliena ,rettiliani e tutto il resto...nulla?
O quest articolo era solo l introduzione e poi si passa gradualmente al quadro generale, ovvero da nazionale a continentale,planetario,sistemico solare, galattico,universale?
Facci sapere cosi uno ...si puo' attrezzare preventivamente..con un buon sospensorio rinforzato.
Ä.
Allora, premesso che qui si gode a spandere depressione e far esplodere gli scroti, non ho alcuna idea del progetto di Iuri, ma spero ardentemente che si allarghi ai livelli suddetti, fino a coinvolgere - naturalmente- rettiliani, Anunnaki, ecc (ovvero il nocciolo del problema). Se non lo farà lui, mi impegno io.
EliminaDi Paglio ne ho parlato qualche giorno fa, ma ora non saprei che dire di più.
Di Robur non parlo finché…
Ho infine un bel progettino per agosto che sarà noiosissimo e che decreterà il termine del blog.
E non utilizzare il nome di A. invano
A
-Mutanabbi
Ä non a, facci caso, comunque siete davvero peggio der circolo picquicche, c ha ragione the original, veggo all,orizzonte un be' confronto co' lo' sbarrone, cheddi' se mi parti d anunnaki di sicuro ti rimettera' in riga se pigli la via co' sitchin biglino malanga et alia.
EliminaÂ
Ps.
W i vaccino a tutti a forza 4 dosi l anno(minimo)
W sienina vostra,ooo ma lo strologo c avea previsto la robur in serie C ?
gni s'e' appannata la palla di cristallo?
Aaaaah, scusa. Te hai la A col cappellino sopra. Allora ok.
EliminaDi Sitchin e Biglino non si parla.
Di Robur neppure (per ora)
Al-Mutanabbi
Sarà dura o meglio politiche d'intervento pubblico sono invocate e praticate ogni volta ci sia da curare le ferite provocate dai fallimenti di mercato. Si tratta di liberismo alle vongole: privatizzare gli utili, collettivizzare le perdite. Possono permetterselo il livello culturale della massa in ambito economico finanziario è volutamente tenuto al di sotto della media mobile secolare.
RispondiEliminaScambi i mezzi con i fini, da buon senesota torbo credi che tutto inizi e finisca coi dindini, la tua nescenza e' comicamente ridondante ,direi ugurgerica.
EliminaRipassati un po' di storia, in caso attendi lumi dal bon almuta.
La mps forma mentis e' qualcosa di davvero pernicioso sul vostro poggiolo porveroso ( dindi= alfa e omega), le crisi economico finanziarie sono solo un mezzo tattico.
Ripassati sun tzu ,kautilya e il segretario, oltre al bon Tozzi ovviamente, fondamentale per capire come sete ( tutti o quasi,te mi par di si) messi a livello di coscienza sulle lastre e zone limitrofe.
Â
Non ho ancora capito i che tu cazzo voglia
EliminaChi posta un articolo su' un blog ,di solito riceve commenti, un commento non implica volere qualcosa, tantomeno il tuo cazzo ,quello lo puoi usare alla piazzola di pereto coi tuoi conterranei brodo.
EliminaÃ
Più luci accese di giorno per tutti!
RispondiEliminaCerto poi dipende dal tenore del commento, nella fattispecie il tuo sintetizzato assomiglia molto a: cazzo scrivi, non hai capito una sega, poi te lo spiego io. Allora dai spiegamelo altrimenti più che un commento rimane una rottura di cazzo
RispondiEliminaIo confesso che sarei molto interessato ad un confronto tra Iuri e colui che si firma con tutte la A possibili (tanto ti s'è sgamato ciccio... lavati le mani :o))))))
RispondiEliminaMa un confronto utile, anche ridendo e scherzando, ma UTILE a noi ignoranti di economia.