Il canale youtube di wiatutti!

giovedì 24 giugno 2021

L'OMS vi prende pel culo: i test PCR

Per ben due volte, a fine 2020 ma soprattutto ad inizio 2021, l'OMS ha diramato un avviso destinato ai tecnici di laboratorio ed utenti di IVD nel quale informa come utilizzare correttamente i test PRC.

Meno male, dai. Finalmente l'OMS si attiva per meglio definire e per meglio rendere efficace il test sul quale poggia quasi interamente la tracciatura del virusse e quindi, molto direttamente, la tracciatura delle nostre vite.

L'assunto di base dell'OMS, dopo un anno dall'avvio del caos, è che i test vanno rivisti in chiave di lettura dei positivi al virusse. Ora un solo tampone non basta e va eseguito nuovamente "se i risultati del test non corrispondono alla presentazione clinica". Se non avete capito bene (lo so, è sorprendente...), ve lo ripeto: un solo tampone non basta più per dichiarare un uomo come positivo o negativo, ma è necessario verificare lo stato clinico del paziente, il suo stato di salute: se i due aspetti non corrispondono, allora va eseguito un altro test PCR. In particolare, è "necessaria una attenta interpretazione dei risultati deboli positivi".

Riassumendo il senso della comunicazione dell'OMS, si può dire che "la maggior parte dei test PCR sono indicati come ausilio per la diagnosi" e che quindi gli operatori sanitari "devono considerare qualsiasi risultato in combinazione con la tempistica del campionamento, il tipo di campione, le specifiche del test, le osservazioni cliniche, l'anamnesi del paziente, lo stato confermato di eventuali contatti e le informazioni epidemiologiche".

Traduciamo? Ok, traduciamo...

1) Se si ottiene un test positivo per una persona asintomatica, bisogna ri-testarla.

2) Per cui, per logica, ogni positivo al test PCR è potenzialmente un falso positivo.

3) Il test PCR non è più un test diagnostico, ma un aiuto ("aid") per la diagnosi.

4) Per cui, si ammette che il test PCR non ha significato in quanto test di diagnosi del virusse. Oibò, ma è quanto dicono da 18 mesi i negazionisti/complottisti! Oddio, l'inventore del test PCR, il dottor Kary Mullis, osò far intendere più volte quanto affermato (oggi) dall'OMS, dato che il test PCR non può distinguere fra un virus vivo infettivo e un frammento di virus inattivato che non è infettivo (detto da Mullis, non date la colpa a me): niente, per i Bravi, gli Esperti e la Scienza, Mullis era un cretino e un rincoglionito.

Ganzo, no?

Ma sì dai, meglio riderci su. In pratica (e non direttamente, come è chiaro) l'OMS ci dice che l'uso fatto con i test PCR finora non ha alcun senso. Ma... Houston abbiamo un problema! Perchè l'uso dei test PCR rappresenta ed ha rappresentato virtualmente l'intera base della narrativa del virusse e delle conseguenze che essa ha comportato, comporta e comporterà. Si è bloccato un mondo di 7 miliardi di persone per un test che non ha significato per diagnosticare il virusse... E non lo dico io, lo dice l'OMS.

Ma bando alle ciance. Nella sostanza - ed è qui il punto che ci interessa assai - la nuova linea guida potrebbe portare ad un numero significativamente inferiore di positivi. Perchè si è atteso un anno e mezzo per diramare questa nota? Qualche testa di cazzo ha ipotizzato, in funzione della data del bollettino dell'OMS (21 gennaio 2021), che esso coincidesse con l'avvio del programma vaccinale di massa. Insomma, iniziano i vaccini e quindi cambia il sistema di uso dei test PCR per far risultare meno positivi, per dimostrare la validità del vaccino stesso. Incredibile tesi, complottista e a-scientifica; vergogna!

PS: il giorno dopo la pubblicazione della nuova linea guida, Satana Fauci ha annunciato il rientro degli USA nell'alveo dell'OMS a pieno regime. Bene così.

5 commenti:

  1. Vai, apriamo le danze.
    Un test, qualsiasi test, ha il problema della sensibilità (quanti malati sottoposti ad un esame risultano positivi) e della specificità (non tutti i sani sottoposti ad un test risultano negativi). Quindi sappiamo che ci sono veri e falsi positivi e veri e falsi negativi. Non esiste procedura diagnostica che non abbia un margine di fallibilità.
    Quindi quanto affermi riguardo all’ “ausilio alla diagnosi” vale per qualsiasi esame diagnostico, quello che cambia è la percentuale di sensibilità e specificità, perché quei numerini sono quelli che indicano quanto un esame sia efficace. Sarebbe opportuno conoscerli al fine di metterne a punto di migliori o accontentarsi in caso di percentuali rilevanti (ma magari esistono e tu non li hai scritti nè io li ho cercati).
    Quindi l’OMS in termini medici ha affermato un’ovvietà.
    Quello che afferma Mullis poi non è che cambi così tanto le carte in tavola. I frammenti di virus inattivati non è che capitino per caso nelle vie respiratorie degli esseri umani, nè sono caccole. Quindi se ha senso che esista la medicina preventiva può essere razionale in un’ottica di contenimento di un’epidemia considerare i soggetti positivi come potenzialmente infettanti piuttosto che no.
    Il resto, con le interpretazioni dietrologiche, lo lascio ai dietrologi, per me l’andamento della pandemia è indicato da ricoveri ordinari e in rianimazione. Per il vaccino parlerà l’autunno, se io riprenderò a lavorare normalmente il vaccino sarà stato efficace, altrimenti no.
    Basta aspettare…
    A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma guarda, siamo totalmente d'accordo. Il problemino è che questa ovvietà l'OMS la ha dichiarata a gennaio 2021, ovvero dopo 12 mesoni nei quali non solo questa ovvietà non era stata dichiarata, ma una massa di deficienti (molti dei quali medici) definiti "negazionisti" e "complottisti" aveva denunciato appunto la sua mancata messa in opera. E no, non è dietrologia: è vita, vissuta. E' un cambiamento enorme, soprattutto nelle teste dei più giovani. E' stata morte per migliaia di persone. Eccetera. Non è dietrologia, ahimè. E se PER TE l'andamento della pandemia è indicata da ricoveri ordinari e in rianimazione, PER NOI la pandemia è stata anche la follia di avere accettato un tampone come unico sistema di diagnosi dei positivi, salvo poi scoprire, in una anonima circolare, dopo un anno che il tampone era solo un "aid". Già, caro A., ancora una volta avevano ragione i "complottisti" ed i "negazionisti". Ma è un caso. Ah... sicuramente, con questa metodologia, i vaccini funzioneranno, parlando di "casi"; vedrai che metteranno mano anche al metodo della conta dei decessi da virusse (quelli da post vaccino non esistono, "nessuna correlazione"): tranquillo, riprenderai a lavorare normalmente. Al-Mutanabbi

      Elimina
    2. Sei troppo pessimista, la segnalazione di eventi avversi è un dovere professionale in caso di problemi correlabili al vaccino (così come a qualsiasi farmaco). Esiste una procedura e chi non la segue è negligente. Forse sei anche un pò "ingenuo", parli di vaccino come se ne esistesse soltanto uno, in realtà sono tanti, ognuno avrà delle differenze in termini di efficacia e effetti indesiderati (mi pare già evidente, considerato il casino che siamo riusciti a fare con Astrazeneca), sicuramente ne svilupperanno altri e arriverà un momento, quando sarà finita la foga del "tutti vaccinati", in cui le differenze, anche solo per motivi commerciali, verranno fuori in maniera eclatante. Vendere il vaccino con il miglior rapporto efficacia/sicurezza potrebbe valere una pacata di miliardi...
      A.

      Elimina
    3. Ma che c'entra con quanto si sta discutendo? Ah, la paccata di miliardi qualcuno l'ha già fatta, non bisogna più attendere il miglior vaccino. Al-Mutanabbi

      Elimina
  2. Quoto a lo quoto 8 a 1 e accetto scommesse
    almuta lo do' a 3 a 1
    la giumenta la da' aggratise

    poldo billoscalco ferratore e altro

    RispondiElimina