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venerdì 11 giugno 2021

Da Platinette a Efe Bai un bel vaffa al Ddl Zan. E molti di quelli che ora sono ultimi saranno i primi

Riceviamo e pubblichiamo.


C'era una volta un imperatore a tal punto vanitoso e amante dei bei vestiti che due truffatori forestieri pensaron di fingersi abili tessitori, in grado di poter lavorare un tessuto talmente sottile e leggero da avere il potere di rimanere invisibile per coloro che non erano all'altezza della loro carica, o erano molto stupidi. Il sovrano li incaricò di procedere e i cortigiani mandati a controllare il lavoro, per paura di far brutta figura, pur non vedendo niente, decantarono al sovrano la magnificenza dell'abito miracoloso. L’imperatore allora si fece cucire da quegli abili imbroglioni il vestito che, naturalmente, non esisteva, ma il sovrano giocoforza, visto che tutti i cortigiani magnificavano la bellezza del suo abito, decise di sfilare con il suo nuovo vestito per le vie della città, di fronte a una folla di sudditi, tutti osannanti a gran voce l’eleganza del sovrano, non avendo il coraggio di dire che non aveva alcun panno addosso.

L’incantesimo, improvvisamente, venne spezzato da un innocente bambino che, con gli occhi sgranati, urlò a gran voce: “Ma l'imperatore è nudo, non ha nessun abito addosso”. Allora anche la folla ebbe il coraggio di dire che il sovrano non aveva proprio niente addosso ("Gli abiti nuovi dell'imperatore", fiaba scritta nel 1837 da Hans Christian Andersen). 

Come si può notare, già nella prima metà dell'ottocento i saggi avvertivano che la realtà era insidiata da false verità propagate ad arte dal potere e accettate dalla stragrande maggioranza della polazione per comodo, per paura o per adulazione. L'unica persona che ebbe il coraggio di urlare che la verità non può rimanere celata fu un fanciullo, inconsapevole e innocente, libero dalle pressioni esercitate dal dominus. Nel nostro caso, ad indossare i panni del grillo parlante sono due "irregolari", che  rivendicano la libertà di pensiero. Trattasi di Platinette ed Efe Bal, personaggi tutt'altro che candidi ed innocenti, il primo uomo di spettacolo, gay e drag queen, la seconda (o il secondo) transessuale, i quali non vogliono rinunciare a far valere la realtà oggettiva dei fatti. Ambedue feroci oppositori del Ddl Zan, nelle interviste  rilasciate al quotidiano "La Verità" spiegano senza timore le proprie convinzioni, unitamente al disagio di subire attacchi violenti dal mondo Lgbt + altri.

Platinette assume che già esistono leggi in vigore che proteggono le categorie gay e trans, così come qualsiasi altra categoria: "Credo che abbiano più bisogno di leggi le donne soverchiate e messe da parte nel mondo del lavoro, piuttosto che i gay" . In effetti, la media annuale dei crimini d'odio per motivi sessuali è di 35 unità, il che non autorizza a parlare della necessità di una legge specifica. Qualifica come "inquietante, un'aberrante forma di sfruttamento delle donne" la pratica dell'utero in affitto ed osserva: "Siamo onesti: io tutta questa 'fobia' non la vedo. I trans ballano anche in televisione, da Milly Carlucci su Rai 1".  Platinette poi mette in evidenza il vero baco malefico del Ddl Zan quando afferma che "Mi tocca difendermi perché ho un'opinione. Di cosa dovrei vergognarmi? Di essere difforme dal pensiero unico?". Il vero scopo dei fautori della regolamentazione legislativa del fenomeno Lgbt + altri è invero solo quello di colpire chi ancora non vuole rinunciare a ragionare con la propria testa e considera la realtà per quello che è, non per quello che si vorrebbe che fosse. Quel mondo si dimostra intollerante nei confronti del pensiero critico, tanto è vero che nei Paesi dove sono in vigore le locali leggi Zan i dissidenti sono sottoposti ad insulti ed ostracismi e pure a processi penali. Lo testimonia lo stesso Platinette, quando annota: "Io ho semplicemente osato aver preso posizione contro il pensiero dominante. Gli insulti verso di me sono una regola giornaliera, ma il clima si sta inasprendo parecchio". 

Signori, non  raccontiamoci frottole ideologiche. Ad esempio, che uomini e donne non si nasca ma si diventi, magari un giorno sì e l'altro no, o che esistano un'infinità di altri generi. Quei fenomeni sono solo proiezioni del subconscio, che normalmente evaporano di fronte all'evidenza della realtà, che va accettata. In caso contrario, la mente umana rischia di dissociarsi dal mondo reale, con possibili conseguenze pericolose. Si può ad esempio negare che un bambino abbia bisogno dell'affetto di un papà e di una mamma, come testimonia la verità, codificata pure dalla sana psicologia? E' molto pericoloso atteggiarsi ad apprendisti stregoni, perché una società sana e vigorosa non può basarsi su teorie antiumane assurde e devastanti, come ad esempio quella gender, altamente pericolosa specie per gli adolescenti. Pure Efe Bal si meraviglia che al giorno d'oggi si ritengano fuori dal mondo idee ed atteggiamenti da sempre condivisi. Nega recisamente che l'Italia sia un Paese omofobo, che esista un'emergenza odio nei confronti degli "irregolari" e con semplicità stronca la teoria gender: "Quandi vedo un bambino, voglio poter chiedere se somiglia a mamma e papà. Tutti i f...i, gli omosessuali, transessuali, bisessuali, tutte le lesbiche del mondo sono nati da una  famiglia tradizionale" . Non ha nessuna téma di affermare: "Io in primis sono un f....o e geneticamente noi (i transessuali) siamo uomini. Lo dico a chi si opera e crede di diventare una donna: donna si nasce, non si diventa". Efe Bal fotografa perfettamente chi siano i veri perseguitati. Identificandoli con le persone che sono costrette metaforicamente a sguainare la spada per affermare un concetto considerato reazionario, come ad esempio quello che ritiene essere la natura a definire il genere: "Mi hanno bannata cinque volte da Twitter... Viviamo in un mondo in cui se sostieni la destra sei una merda, un omofobo, un razzista che incita all'odio e non ha diritto di esprimersi; se sei di sinistra, invece, vai in tv a parlar male dell'Italia e degli italiani".

Viviamo oggi in una babele biblica contrassegnata dal dogma dell'ottuso relativismo assoluto, le cui derive le spiega perfettamente, qui sotto, lo scrittore britannico G. K. Chesterton, un profeta che già nei primi anni del secolo scorso previde dove ci avrebbe portato la stoltezza dell'uomo.


La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. 

Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. 

È una posizione ragionevole negare le pietre della strada; 

diventerà un dogma religioso riaffermarle. 

È una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; 

sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli.

Fuochi verranno attizzati per testimoniare

che due più due fa quattro.

Spade saranno sguainate per dimostrare

che le foglie sono verdi in estate.

(Gilbert Keith Chesterton, 1905)

10 commenti:

  1. Finalmente crepi l'ipocrisia
    Io sto con Efe Bal.
    Ahh che nostalgia dei vecchi tempi, quando le strade erano pulite, i treni arrivavano in orario, le puttane erano nei casini e soprattutto le cose si chiamavano con il loro nome: puttana, finocchio travestito, pederasta pervertito.

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    1. Iuri, pederasta e finocchio sono sinonimi, mentre una puttana la si può chiamare prostituta (non esattamente un neologismo) senza indurre all’errore chi volesse usufruire del servizio. Insomma abbiamo un vocabolario molto vario, che ci permette di utilizzare sinonimi differenti a seconda della situazione, dell’umore o del nostro momentaneo tasso di (s)correttezza politica.
      A presto…
      A.

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    2. Pederasta e 'finocchio' non sono Sinonimi. Un Pederasta è un omosessuale adulto a cui piacciono i ragazzini, praticamente un prete.

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    3. Per me no, sostanzialmente sono sinonimi, pederasta e frocio o finocchio, gay, omosessuale, sono sostanzialmente sinonimi La distinzione in base all’età, una volta superata la soglia della pedofilia, mi pare decisamente discutibile e ridondante e porterebbe un numero eccessivo di persone dalle parti delle deviazioni sessuali.
      A.

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    4. Chiamateli come volete, ma i sacerdoti che compiono abusi sugli adolescenti, come capita nella maggioranza dei casi, sono esseri spregevoli che tradiscono la loro missione e rovinano l'esistenza dei giovani loro vittime. Ma questi delitti non sono un'esclusiva della Chiesa cattolica, perché sono praticati anche all'interno delle altre confessioni religiose e la pederastia e l'efebofilia sono pratiche di casa in numerosi ambienti.

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  2. Ora viene Letta a spiegarti come funziona il politicamente corretto! Sono 30 anni che non vado a votare ma a questo giro mi voglio levare una bella soddisfazione... secondo me a questo giro gli scikke hanno fatto male i loro conti...
    Marcello

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    1. Dopo Padoan ecco uscire dal cilindro magico del PD un altro tizio che conosce bene la realtà senese. Ho la netta sensazione che a questo giro ci saranno grosse sorprese per gli scikke

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  3. Voi avete problemi seri...fatevi vedé da uno parecchio bravo! Ma bravo abbestia eh!

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