Il canale youtube di wiatutti!

martedì 2 marzo 2021

Massimo di nuovo fra di noi

Ok, qualcuno fa finta che niente sia successo. Altri tentano di rimuovere la notizia. Noi invece non dimentichiamo. MassimoMassimo è tornato a Siena, stavolta a testimoniare in tribunale.

Ciò ci fa piacere. Nel senso che speriamo che il nostro ex presidente, messo sempre più alle strette, sia costretto a parlare ed a chiarire chi, oltre a lui ed a qualche suo familiare, sia stato il responsabile del fallimento dell’AC Siena. Siamo assai consapevoli che nessuno pagherà per questo scempio, visto che in nessun altro settore i veri responsabili del sacco del borgo hanno finora fatto un giorno di gattabuia, ma almeno la soddisfazione di vedere qualche nome scritto sul giornale ce la vorremmo togliere.

Mezzaroma interrogato, dicevamo. Che ci ha detto di aver versato 32/33 milioni di euro propri (boom!) nella Robur e che - udite udite - fu contattato, attraverso il proprio commercialista, da un misconosciuto emissario di MPS, per capire se c’era interesse per il Siena, che il nostro aveva “conosciuto solo per una trasferta fatta come tifoso romanista”: insomma, amore a prima vista.

Amore per i quattrini, probabilmente. Quattrini che MPS pareva disposta ad erogare in forma di finanziamento ad una società (Impreme) al tempo cliente della banca. E l’intesa ci fu, attraverso l’opera di Marino, Malfatti e Mussari.

Quando Mezzaroma prese la Robur, la squadra navigava in cattive acque in serie A, ma aveva davanti una eccezionale occasione per correggere il tiro nel mercato invernale. Arrivò Pratali e fu retrocessione. Stefano Osti, a marzo, dichiarò che non fu fatto tutto quanto possibile per salvare il Siena, ma le sue parole rimasero inascoltate e furono portate via dal vento.

Troppo bello MassimoMassimo, troppo camouflage Vale: il borgo era già tutto ai loro piedi. La banca, sostiene Mezzaroma, “voleva mantenere il più alto livello sportivo possibile”. Traduco: la banca, spinta da un certo partito, voleva andare in serie B, per poi tornare in serie A alla vigilia delle elezioni comunali, per dimostrare al popolaccio che quando si vuole, le cose si possono fare tutte. È così fu. “Il diktat della banca era di tornare in serie A. Avrebbe dato appoggio pieno perché voleva perseguire tale obiettivo. Avrebbe fornito assistenza finanziaria e patrimoniale”. Già, penso che avrebbe potuto anche buttare giù la Torre del Mangia, tanta era l’urgenza di vincere per il motivo di cui sopra.

E nel 2013 arrivò il cerino acceso, quando il sistema decise che era l’ora di farla finita, che lo sport cittadino aveva svolto la propria funzione, che le genuflessioni al palazzetto di Viale Sclavo e le sfilate al Rastrello potevano essere messe in soffitta. Un’epoca era finita ed il sistema doveva ricalibrarsi, come poi in effetti è avvenuto, su quote meno visibili.

Poro MassimoMassimo, ci fai pena. Come ci hai sempre fatto pena. La nostra unica consolazione è che tu paghi, in quanto pesce piccolo dato in pasto a pesci ben più grandi di te. Ma dubitiamo che ciò avvenga, come detto. Intanto però ti sproniamo a parlare ed a buttar fuori date e nomi. Forza. 

MassimoMassimoMassimo



8 commenti:

  1. Sostituire Banca, con un nome proprio di persona: comincia G e finisce con E......per i più intimi comincia con B e finisce con E, per i più estrosi inizia con B e finisce con O. Chi sarà mai stato questo?

    RispondiElimina
  2. Tutto questo grazie al partitino degli Scikke...

    RispondiElimina
  3. https://youtu.be/axESpESsCG8
    Giusto per ricordare un po' di cosette, quanto era bello il sistema Siena

    RispondiElimina
  4. Mi piacerebbe sapere la soluzione dell ' indovinello... Chiedo troppo?

    RispondiElimina
  5. Che dire, dopo la Zia Ana c'è lui al secondo posto degli Horribilis, ma siamo folosi e ci garba così!

    A proposito, geniale e per nulla discriminatoria l'idea del passaporto vaccinale per viaggiare. Vietato lamentarsi se ho 50 anni e sto bene... ergo mi vaccinerò nel duemilamai.... MA LE DET TI

    Tex Bundy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cinquantenni e in buona salute, le storie dei morti di Covid nella seconda ondata https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2020/11/02/news/cinquantenni-e-in-buona-salute-le-storie-dei-morti-di-covid-nella-seconda-ondata-1.39488860 via @LaStampa

      Elimina
    2. Mi tocco a pelle!!!
      Sii serio, quanti sono, 6 su 60 milioni? E invece quelli che non l'hanno presa e sono guariti quanti sono, il 99,9% dei casi vero? Guarda I NUMERI COMPLESSIVI.... una storia tragica la troverai sempre, anche nelle statistiche dell'appendicite.

      Elimina