Il ribaltone

E così, zitti zitti, si è rifatta una squadra nuova.

Questa settimana altri due volti (semi)nuovi sono arrivati. Quella prima mi pare anche. È quella prima forse idem.

Ed allora, noi che, straincazzati, abbiamo lanciato per settimane grossi strali alla componente armena ed ai suoi adepti societari, dobbiamo riconoscere agli stessi di avere addrizzato una nave in rotta verso una scogliera con una serie di innesti potenzialmente molto interessanti per la categoria. Se l’operazione riuscirà ancora non lo sappiamo (ma tanto, peggio di come eravamo messi un mesetto fa...), però apprezziamo lo sforzo.

Questo blog ha molto amato Guberti qualche anno fa, forse perché ci ricordava l’ultimo barlume del calcio di grande qualità che abbiamo potuto gustare nella nostra vita. Il tocco di palla, le finte in serie, il dribbling: vedere giocare a football Guberti era pura libido, nelle giornate di spolvero. D’altro canto, ci piacciono pochino le minestre riscaldate, oltretutto verificando l’età del giocatore ed una progressiva rarefazione del minutaggio in campo, come è normale che sia. Guberti probabilmente dovrà rappresentare il dodicesimo titolare, l’uomo che entra in campo a venti minuti dalla fine e, a seconda del match, aiutarci nella gestione del risultato o ribaltarlo completamente. La infima qualità tecnica di questa serie D lo può permettere. Non lo può permettere invece l’alta preparazione agonistica di tutte le squadre, che corrono il rischio di sverniciare un giocatore non pronto atleticamente. Insomma, la gestione di Guberti sarà fondamentale. Come sarà fondamentale la sua voglia di contribuire al cambio di rotta di una squadra che solo da pochi giorni sta ritrovando un minimo di serenità interiore.

Noi restiamo in vigile attesa. Ma vi anticipiamo che, dopo tanto tempo, la holding armena non prenderà 0 in pagella.