Oh, se andate a vedere un commento di qualche giorno fa, un anonimo anticipava la dipartita di Gilardino o di Grammatica. Subodorando qualcosa che francamente non avevamo percepito. Al momento, è toccato saltare al primo.
Tante, tante, tante cose da dire.
Tante, tante, tante cose da sapere.
In realtà, ci sono ancora talmente tante cose da sapere (e non sono così sicuro che le sapremo mai) che oggettivamente ad oggi è difficile costruire un discorso organico sulla "dipartita" di Gilardino.
In attesa che un giorno parli il nostro (ex) Mister, la fonte principale di quanto è successo è stato il vicepresidente Andrea Bellandi, nella trasmissione di Radio Siena TV che ha incautamente poi ospitato anche il qui presente. Ordunque, parole interessanti quelle di Bellandi. Il quale ci ha spiegato che... che Gilardino... cioè, che il dissidio è stato causato da.... Oh, ammetto di non aver capito tutto tutto.
Cioè, noi siamo una holding (società finanziaria), che giustamente ragiona da holding. E che vuole collaboratori preparati a sviluppare un progetto... un grande progetto... un progetto. E colpa di Gilardino ci pare di non aver valorizzato al meglio la rosa che abbiamo a disposizione, il cui monte stipendi è ben al di sopra della categoria. E nella quale oggettivamente ci sono dei bei giocatori. Ma Gilardino non è stato capace di parlare anche al di fuori della squadra....
Allora, prendiamo noi in mano la situazione.
Il Siena Noè ha a nostro avviso una buona squadra per la categoria. Giovani potenzialmente di buona prospettiva. Over fradiciotti, ma di categoria superiore. E due grandi stranieri. Uno rotto subito. L'altro (Mahmudov) oggetto misterioso. E qui mi fermo. Ordunque, Gilardino è un allenatore, prima che un collaboratore di una holding. Che, come tutti gli allenatori, chiede. Chiede. Chiede. Insomma, chiedere è una delle caratteristiche degli allenatori. Gilardino chiede un uomo da far giocare dietro le punte (ammesso e non concesso che il suo modulo lo prevedesse). Con un ulteriore sforzo rispetto al budget imposto, la holding Noè acquisisce le prestazioni di Mahmudov, gioiellino e subito idolo di Wiatutti. Mahmudov gioca una partita, segna un rigore e poi... Poi la sparizione. Sicuramente Gilardino non lo ritiene ancora pronto per il suo gioco, al netto di qualche problemino fisico. E così il Siena prosegue, fra buone partite in trasferta e tribolazioni in casa. Giuoco non spumeggiante, ma pian pianino la squadra trova una sua fisionomia. Ma le sconfitte con Tiferno Lerchi e Grassina lasciano il segno. Arriviamo quindi a una settimana fa, con l'intervista bella netta del Mister, quando già il rapporto con la holding si era sfilacciato (dopo Grassina, ci dice Bellandi): Gilardino chiede over pronti, cioè non rotti. E quindi, chiede. Anzi, richiede. Al che Franchino Gevorkyan chiappa un aereo, viene a Siena dopo il rocambolesco pareggio contro il Trestina e caccia (ma sì dai, diciamolo!) Gilardino.
Poi, Gilardino non ha capito che siamo una holding, bla bla bla.
Ora sotto a Argilli-Voria, per due settimane o chissà.
Ah, in tutto questo esisterebbe anche una squadra. Ma chi se ne frega?
Fedeli non andava bene perché aveva dietro Moggi,questi raccattati invece vanno benissimo perché hanno dietro Bellandi.
RispondiEliminaScelti dal sindaco,mentre l'assessore preferiva gli altri.Non si può dire ma si sa.Andate,simpaticamente ma celermente,a ristroncarvelo nel chiu'.
Disponibili a scriverlo. Prima io voglio sempre vedere lo sviluppo delle situazioni, basandomi sui fatti. Ci sarà occasione di commentare, ma bisogna dare tempo per vedere come si sviluppano le cose. Al-Mutanabbi
EliminaNon hai detto una cosa importante che ha detto il Bellandi: che la holding pensa solo a fare lo stadio.....e grande..
RispondiEliminaCalma, una cosa alla volta. Questo articolo parla specificatamente dell'addio a Gilardino. Avremo tempo per approfondire altri aspetti. Al-Mutanabbi
EliminaSiccome la colpa è di Gilardino che non fa giocare gli Over... consiglio ad Argilli di farli giocare tutti... Peccato che so sempre rotti... ma questo è un dettaglio... vero Grammatica? Mettici le palle... fenomeno
RispondiEliminaMA non ti va mai bene niente ... prima la Durio che non parla di obiettivi e progetti, poi questi che parlano solo di progetti.
RispondiElimina;P
A me i progetti piacciono assai. Ma un progetto deve essere declinato sulla realtà effettiva. Al-Mutanabbi
EliminaVa bene che l'addio di Gilardino e` stato (quasi!) un fulmine a ciel sereno, ma mi sembra che qui qualche fenomeno si sbizzarrisca in modo un po' troppo avventato dando giudizi super trancianti sulla societa`, dimenticandosi che sta operando da poco piu` di tre mesi e ha dovuto correre per mettere su una rosa competitiva!! I conti si fanno alla fine; poi si potra` dare un giudizio piu` obbiettivo. Sull'inopportinita` di scelte assai infelici, quale quella del logo, penso che siamo tutti d'accordo, ovviamente! Come dice Simone, su tante cose ci sara` tempo per tornaci sopra....
RispondiEliminaScusatemi, ma proprio non riesco a capire il senso di queste due settimane di attesa per avere il nome del nuovo allenatore. Forse il nuovo tecnico ha preso il virus ed è stato messo in quarantena dalle competenti autorità sanitarie? Ma se anche fosse, cosa ci vorrebbe a dirlo!! Sempre i soliti misteri. Se mandi via un allenatore (perché Gilardino è stato mandato via al di là del comune accordo di facciata) il sostituto lo hai già pronto. E speriamo parli italiano....perché altrimenti, in questa categoria, ci si diventa nonni!! Argilli e Voria fino al 31? Mah! Io dico che potrebbe anche non essere così. Aspetto con fiducia
RispondiEliminaHo due risposte (non so se realistiche). 1) Gilardino è stato cacciato dopo il pareggio col Trestina, nonostante lassa posizione fosse già in bilico. 2) La società si dà tempo di verificare la gestione Argilli-Voria, per capire se ci sia la possibilità proseguire. Al-Mutanabbi
EliminaGilardino ha detto I veri motivi: loro non hanno mai considerato il lavoro quotidiano. Stop. Se guardi la classifica e vedi in mondovisione Siena - Grassina, con l'aggravante che hai preventivamente preso per il culo l'avversario dicendo che non vuol giocare perché ha paura.... Ciaone. Personalmente, cari Gila e Gramma se il boss fossi stato io, dato che il lavoro quotidiano non lo vedo, vi avrei cacciato non appena spenta la TV. Avanti Robur
RispondiEliminaMi torna quello che dici. Il problemino è che il football è fatto soprattutto di quotidianità, di rapporti umani, di cura dei dettagli. Spero che la visione da mondovisione ci paghi, di solito il calcio non funziona così. Al-Mutanabbi
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