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giovedì 28 maggio 2020

La strana storia di Ron Fouchier

Il 25 marzo questo blog pubblicava un articolo (molto letto) sulla strana storia del defunto virologo Frank Plummer e su una serie di eventi che, messi in sequenza, presupponevano una ipotesi sulla nascita in laboratorio del virus. Quasi una spaistori, fra morti, arrestati, viaggi anomali di virus fra i più grandi laboratori del mondo. Oggi chiudiamo l'anello dell'informazione, con la strana storia di Ron Fouchier.

Fouchier, virologo olandese di fama internazionale, ha lavorato per anni all'Erasmus Medical Centre (EMC), il maggior istituto per lo studio dei virussi in Olanda. Nell'altro articolo wiatuttiano, Fouchier era citato per aver ricevuto, forse di contrabbando, dal collega saudita Zaki un campione di un coronavirus sconosciuto ritrovato su un paziente nel 2012, con conseguente iper-incazzatura del governo dell'Arabia Saudita. Da lì, un anno dopo, il virus sarebbe stato acquistato da Plummer in Canada.
Genio e sregolatezza questo Fouchier. Sempre a contatto con virussi tremendi - sequenzia fra gli altri SARS e H1N1 - qualcuno lo crea anche. Come ad esempio il mutante H5N1 (quello dell'influenza aviaria) nel 2011, talmente ganzo che, se disperso in aria, avrebbe potuto creare una infezione estesa. Tanto fu l'entusiasmo del virologo olandese nell'aver scoperto il virus del secolo, che in un convegno a Malta nel 2012, presente anche il collega Fauci, affermò con grande contentezza: "Il virus si trasmette in modo efficiente come una influenza stagionale".
Se Dio vuole, non tutti i virologi sono delle emerite teste di cazzo che giocano a creare l'arma più potente di distruzione di massa. Per cui, contro l'idea di pubblicare sulle riviste di settore la scoperta di Fouchier si levarono le voci di molti ed autorevoli colleghi. Leggete ad esempio questo commento del prof. Toner: "Penso che la pubblicazione possa accrescere la probabilità che altri vogliano replicare l'esperimento e perseguire questa linea di ricerca. Più laboratori incrementano tale ricerca, più diventa possibile un accidentale fuga del virus". E poi l'altro del dott. Klotz: "Di grande preoccupazione è il rilascio di un virus dell’influenza aviaria altamente patogeno, trasmesso per via aerea, trasmissibile in laboratorio, creato dai laboratori, creato nei laboratori di Ron Fouchier nei Paesi Bassi". Oh, più chiaro di così...
Ma brevettare il virus avrebbe portato molto denaro a Fouchier, che quindi si prodigò per far conoscere la sua invenzione, fino allo scontro con il governo olandese, che nel 2013 vinse la battaglia legale per impedire la pubblicazione degli studi su H5N1 senza la propria previa autorizzazione. Terminarono quindi anche molti finanziamenti per il progetto, sebbene nel 2018 gli USA pare abbiano ripreso a sostenere con denaro Fouchier. Praticamente in contemporanea (2019) con il rilascio di una importante donazione del National Institute for Allergy and Infections Diseases diretto dal dott. Fauci (ancora tu?) all'ormai celeberrimo laboratorio di Wuhan.
Il resto è storia, come potete leggere nell'articolo wiatuttiano del 25 marzo: il letale virus di Fouchier sarebbe stato trasferito da Plummer in Canada e da qui, secondo una teoria complottista, rubato e trasportato a Wuhan da ricercatori cinesi.
Davvero affascinante come storia. Se non fosse per il piccolissimo problema che esistono evidentemente scienziati pazzi che amano giocare a fare Satana, creando in laboratorio armi di distruzione di massa, poi scambiate, vendute o rubate per tutto il globo.

1 commento:

  1. GANZO!!
    Se li scambiano come le figurine dei calciatori, celo celo celo , mima.
    Dammi un corona ti do' du marburg e tre ebola ,
    Non un basta
    Gnamo ce l hai doppione
    No vale di piu' a bestia
    Via uggioso ti ci metto anche la lebbra che un si trova piu' a giro
    Vabbe' con la lebbra si fa' pari, giu' pero' c ho rimesso
    Gnamo dai domani porto i doppione della peste bubbonica modificata
    Si vai e' un anno che me la prometti.

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