Non so dove l'avevo letto in questi giorni, ma poi ieri, di colpo, al cesso (miglior luogo per espellere ma anche per creare), una illuminazione: ecco a cosa stavo pensando, a Paul K. Feyerabend. E chi è, direte voi?
Feyerabend è stato un grande sociologo e filosofo del secolo scorso. Filosofo della scienza, in particolar modo. Famoso per qualche classico lasciato ai posteri ("Contro il metodo" soprattutto), ha costantemente parlato dello strapotere della scienza nei confronti dei popoli.
Secondo il suo pensiero, per mettere una pezza a tale fenomeno, "deve esistere una separazione formale tra Stato e scienza proprio come esiste oggi una separazione tra Stato e chiesa. La scienza può influenzare la società ma quanto un qualsiasi altro gruppo politico o di potere. Gli scienziati posso essere consultati su questioni importanti ma la decisione finale deve spettare agli organi di consultazione democraticamente eletti. E questi organi devono consistere principalmente di gente comune".
Esattamente il contrario di Mago Burioni, che al contrario ha dichiarato che "la scienza non è democratica".
Il pensiero di Feyerebend si è sviluppato in assenza di una vera e propria emergenza sanitaria, per cui ipotizziamo che se egli fosse oggi vivente (è morto nel 1994), avrebbe come minimo rincarato la dose.
Una delle conclusioni a cui il fenomeno pandemico fin da ora ci fa giungere è la lotta esistente dentro la Scienza e la lotta che la Scienza sta esportando all'esterno. Lotta fra virologi, lotta fra virologi e medici, lotta dei virologi contro la politica, lotta dei virologi contro il popolo. Il tutto in un contesto in cui, se ci fosse stata organizzazione e soprattutto se non si fossero spesi soldi per primari e sodali ma invece fossero stati collocati nelle terapie intensive ed apparecchiature, il problema sarebbe stato attutito in maniera assai più agevole (ricordiamo i nostri 5.000 posti di terapia intensiva ad inizio pandemia contro i 28.000 tedeschi). Ed il tutto con analisi, studi, numeri, algoritmi assolutamente cannati, come da bambini di quinta elementare (rammentiamo lo studio citato in conferenza stampa anche da un nostro Ministro che dava come possibili a giugno 150.000 casi da terapia intensiva, basato su un'analisi che prevedeva la popolazione italica a 260 milioni di persone!). Ma anche nel caso in cui i modelli matematici fossero corretti, per Feyerabend esiste una soluzione: "Non è vero che abbiamo l’obbligo di seguire la Verità. La vita umana è guidata da molte idee. La Verità è una di esse. Se la Verità, così come concepita da alcuni ideologi, entra in conflitto con la Libertà, abbiamo una possibilità di scelta: possiamo abbandonare la Libertà. Ma possiamo anche abbandonare la Verità".
La realtà odierna ci dice che si vuole mantenere ad ogni costo la Verità. Quella decisa da tutti tranne che da "organi di gente comune", come auspicava Feyerabend. D’altronde, come abbiamo già scritto in altro articolo, viviamo nell’epoca della post-verità, dove la verifica di quanto asserito non si rende più necessaria. Burioni ed il terrapiattista, in quanto individui, godono degli stessi diritti nominali ed entrambi enunciano Verità. Sta al sistema stabilire chi dei due, sulla base di una autorità (e non tanto autorevolezza) maggiore, riuscirà ad imporre il proprio messaggio.
La Libertà, nel pensiero post-moderno neo-liberista, è diventata anzitutto un argomento poco interessante in quanto dato per acquisito, almeno dalla caduta del muro di Berlino, che ha reso impossibile il confronto con i regimi comunisti autoritari. Ed in quanto argomento poco interessante, è stato forse poco curato negli ultimi anni, se non sviato compulsivamente verso i (giusti) diritti delle minoranze delle minoranze. Ecco quindi la poca abitudine all'uso della Libertà, fra chi decide di abusarne anche contro le regole di buon senso della comune convivenza e chi sceglie di auto-eliminarle per totale conformità al pensiero del Potere.
A Feyerabend è stato imputata la creazione dell'ideologia antiscientifica, a partire dall'abiura del metodo. Se anche Galileo, sosteneva il filosofo, non aveva seguito un metodo, allora anche noi ne avremmo potuto fare a meno, in ciò acquisendo nuovi spazi di libera sperimentazione. Messaggio rischioso, però pensiamo ad un evento capitatoci sotto gli occhi durante questa pandemia. All'inizio il protocollo (metodo) scientifico aveva imposto l'incubazione categorica dei malati di covid-19, con un totale allineamento della comunità scientifica, tanto convinta da non controllare neppure con autopsia (vietata) quanto stesse succedendo. I primi sperimentatori (vi ricordate la polemica dell'idrossiclorochina scoppiata addirittura fra Trump e Fauci?) di terapie medicinali venivano messi al bando dai Burioni di turno a suon di "Somari" urlati in trasmissioni compiacenti. Oggi, anche per l'uso di quelli stessi farmaci, le terapie intensive si svuotano ed i decessi calano. Allora, è stato giusto seguire il metodo?
Lo stesso Feyerabend sosteneva che nella scienza si necessitasse un buon uso di creatività, non ingessata dal metodo. Una creatività basata anche sul buon senso delle persone comuni, sulle buone pratiche di vita familiare, sui ritrovati popolari. Perchè, più o meno, il sapere istituzionale ed il sapere comune erano per il filosofo equivalenti. Ciò andava ad incidere in primis sulla casta scientifica, sulla comunità, sulle istituzioni riconosciute, che utilizzavano il sistema da esse creato allo scopo di consolidare ed ampliare il proprio potere, in forma di una tecnostruttura burocratizzata, chiusa ed impenetrabile.
Per terminare, Feyerabend vedeva la scienza come una ideologia repressiva, antitetica alla motivazione della sua nascita, ipotizzata come movimento di liberazione. La scienza, insomma, sempre più si impone con la forza e non con il ragionamento e l'argomentazione. Da qui la necessità di forze di contrappasso, che potessero bilanciare lo strapotere del pensiero scientifico (vedi il forte interesse verso le cosiddette pseudo-scienze, ad esempio). E la necessità di una netta separazione fra scienza e Stato, soprattutto in termini di finanziamenti e di cooptazione, mettendo al bando ogni teoria "progressista" in termini di educazione ed istruzione. Anche perchè, secondo il suo pensiero, la razionalità è sempre elitaria e necessita di controllo, analisi ed approvazione da parte del popolo.
Ora, io sono troppo inutile e scemo per stabilire se Feyerabend fosse un genio o un cretino, ma su un aspetto la realtà ci impone di riflettere: è giustificato assoggettare la nostra Libertà (e di default il nostro Benessere Economico) alle direttive della Verità Scientifica?
"La strategia del Veneto non è stata corretta perchè ha derogato all'evidenza scientifica"
(W. Ricciardi, 27.02.2020)
Meraviglioso, Feyerabend come ti è venuto in mente? Lettura illuminante e che certamente fa accendere quei (pochi) neuroni che mi rimangono. La Libertà.... sempre lei... quella che ci stanno togliendo.... pure nelle spiagge ?
RispondiEliminaE veniamo alle nostre cose, ho letto un comunicato che secondo me definire pietoso è fare un complimento all'estensore, anzi alle estensrice (?!) visto che tutti pensano che l'abbia scritto un'altra persona, si lei, ci siamo capiti, e dire che i meno abbindolabili erano incazzati per quell'amicizia un pochetto strana via, diciamo inopportuna.... ma l'arroganza ehhh ragazzi quell'arroganza di quelle persone che non mancano mai mai mai di dirti che loro mettono i soldi e dovremmo prostrarci, felici e inebetiti da tanta grazia... eh cara bella, con me non hai sfondato, ti ho stanata dal primo secondo quando ti vidi a braccetto con quell'orrenda figura.
Per me non è una sorpresa, il materiale umano quello era.... finale come da copione già scritto.
Riccardino
Ciao Riccardino. Ho letto qualcosa su Feyerabend negli ultimi mesi e, come detto, sul cesso ho avuto una illuminazione. Venendo alle nostre cose, lo stile del comunicato sul nulla cosmico della sig.ra Durio mi rammenta qualche altra (più d'una) comunicazione che ci accompagnò, in modalità eutanasia dolce, al fallimento mezzaromiano. Ora però non so unire i puntini, ma sicuramente ad un'altra seduta sul cesso riuscirò a ricordare. Al-Mutanabbi
Eliminasi, ma allora, se tanti di voi compreso te riccardino sono così bravi e perspicaci, perchè non ci proponete una soluzione alternativa ma valida per continuare ad avere una ambiziosa squadra di calcio PROFESSIONISTICA a Siena.
Eliminadi chiecchere oramai siamo stufi, di tipi alla "ehhhh, la sapevamo (e la sappiamo) lunga noi" non ce nè bisogno, ora.
FATTI
IDEEE CONCRETE
SOLUZIONI DURATURE.
GRAZIE
Stefano Ricci (no pseudonimo)
Ascolta No Pseudonimo, se ti dico quello che penso mi becco una denuncia! Quindi, siccome non ho soldi da regalare, te la lascio immaginare la mia risposta! Comunque anche a me le chiacchere mi fanno schifo e anche le trofie!
EliminaProfiBus
Tanti di noi sono bravi e perspicaci caro Ricci, si proprio così. A cena con Madame io non ci sono mai stato, e te?
EliminaAle del Petriccio
Beh caro Stefano ai tempi si parlava di Bergamini e altri però ponte scelse la duriese.... Non penso che nessuno di noi faccia il manager per compravendite di aziende ma cmq il problema di fondo rimane....la società è della Durio e sceglie lei il prezzo e se questo è fuori mercato per debiti e quant'altro c'è poco da fare....Possiamo solo che essere spettatori ma cmq almeno dire la nostra scegliendo bene da che parte stare questo è imperativo a mio avviso per il bene della robur
RispondiEliminaL'unica che deve produrre FATTI è l'attuale proprietà. Pagare in primis, e se lo ritiene necessario vendere. Io posso ragionare e parlare, se sei stufo delle chiacchere non ci posso fare niente.... o forse sei contro la libertà di parola?
RispondiEliminaRiccardo
A questo punto " la regina è nuda"...
RispondiEliminaForse è meglio dire che zia Anna, dalla lettera aperta di Lorenzo Mulinacci, è stata messa all'angolo. Sono curioso di vederne la reazione. Sì, so proprio curioso. A presto bianconeri, vado a cena.
"Voglio rassicurare tutto il popolo bianconero, sicuramente provvederemo il prima possibile al mantenimento degli impegni presi." Sono passati appena due mesi e allora? Ognuno ha i suoi tempi quindi non rompetele le scatole e che a nessuno venga in mente di metterla in mora eh! A meno che non vogliate assumervi la responsabilità di eventuali successivi casini. Poi non dite che non siete stati avvisati. Ovvia, zitti e aspettate!!!
RispondiEliminaInsomma è sempre e solo colpa dei tifosi... Prima non devono rompere i coglioni alla società che paga... E se le cose vanno male sul campo è l'ambiente ostile alla squadra.. Poi la signora smette di pagare e allora i tifosi dovrebbero trovare soluzioni e alternative... Oh ma fate pace col cervello... O idioti o collusi non so che è peggio..
RispondiEliminaSe il riferimento è a quelle 10 righe sopra al suo post, mi dispiace non aver fatto trasparire l'ironia di cui avrei avuto intenzione di pervaderle. Non ha importanza. Sappia che questa proprietà non mi è mai stata simpatica; per il resto una cosa le posso garantire e la prego di credermi: idota spero di no , colluso assolutamente mai. Una buona serata.
EliminaRif. Non a lei ma a "no pseudonimo" alias Ricci S. che ha il coraggio di firmarsi ma in questi ultimi anni in che mondo era? Non certo quello della Robur
EliminaVeramente un successone questi quattro anni, brava bravissima! E pensare che c'è gente che pur di difenderla ancira, sposta le attenzioni sui tifosi che criticano, lesa maestà?
RispondiEliminaRicordiamoci piuttosto con chi andava a braccetto pel corso, qualche dubbio (e conato di vomito) non lo avevate avuto?
Io si, e te lo dico chiaro, ora sta alla Società rispondere con gli stipendi, l'iscrizione e un progetto.
Sta alla Società non a noi tifosi, chiaro ciccio?
Perché noi gente normale siamo capaci di apprezzare gli sforzi e, perché no, magari potrebbe essere un "nuovo inizio".
Forza Robur
Luca Pallassini
Oltre gli stipendi anche la ricapitalizzazione. Il mi nonno diceva: " La fava 'ngrossa e la levatrice tarda "
RispondiElimina.io serpe che pena fate con sta cazzo di robur.
RispondiEliminaUn post sontuoso e voi a delirare di puttanate mentre tra poco verrano a chiapparci a casa.
Sentite il compagno Bonacini cosa dichiara, rimbecilliti che non siete altro
Bada ce lo metto anche io il nome Roberto Pinzani.
Vergognatevi ,massa di deficenti.
https://youtu.be/5wDyHZHUgQQ
Bada i doddolo di curva conosce anche i proverbi
RispondiEliminaSi vai, la fava ingrossa nella farda
E ngrossa mentre gia'tu ce l hai dentro
E come te la chiappa gente tarda
Tardivi a cui ner cul fan sempre centro
Dura come la quercus robur e' quella
Che v hanno rivogato li in quel antro
E se tu t agiti' s ingrossa la cappella
E fai la fin de cani appiccicati
Co' voi , poco da fa' non si padella
A battezzavvi pe' pori ritardati
Vani l e' poco sarei gia ottimista
Vaneggiatori scemi e rintronati
Roba cosi' davvero mai fu vista
Di bischeri n avemo anch a firenze
e lunga anche da noi l' e' quella lista
Ma ora a stare dietro alle scemenze
Nella galassia di quest universo
Nessun vi batte in certe competenze
Piu' bischeri di voi proprio un c'e' verso
manunta,
Che poi a voi tanto vi c entra anche a secco, l aete spampanato , fissi a buopunzoni.
Due mesi fa " il prima possibile" della Presidente, un paio d'ore fa "le rassicurazioni e i pochi giorni ancora per pagare gli stipendi" del capitano. Mi domando e domando " Se Sindaco,Assessore e soprattutto tifosi non avessero alzato appena appena la voce, qualcuno della società si sarebbe fatto sentire? " Personalmente ho qualche dubbio.
RispondiEliminaIo sono uno di quello a cui interessa principalmente la Robur, se non vi garba son cazzi vostri.
RispondiEliminaCredo fermamente che se Feyerabend fosse nato sulle lastre, sarebbe stato un grandissimo tifoso del Roburrone! Quelle rime sono pallose.
Barzotto
Bravo cittone a te pure barzotto
EliminaTi c entra di sicuro dove sai
Tanto sei spampanato di pe' sotto
Dall imbecillita' mai guarirai
L ostenti e l hai fatta tuo vessillo
Si bravo feyerabend casomai
Avrebbe avuto e c era da capillo
Il tuo stesso cervello ritardato
Di stessa dimensione d uno spillo
Il citto grullo s'e' autobattezzato
Povero scemo sulle lastre torbe
Di cui da doddo tu ti sei vantato
Nasce chi di cultura poco assorbe
Acerbo e duro asino che raglia
Che non matura mai come le sorbe
Nemmeno se ti metton nella paglia
Pallosi siete voi pallosi e monotematici , e questo e' un fatto ,la tua , invece
e' la nota vana imbecillita' impermalita, assai ben descritta dal Tozzi
Vuoi sapere delle lastre cosa ne scriveva lui?
Vaia minus habens, siena antica , quella di montaperti , i deficenti inutili come te, li strozzava appena nati.
Te sei solo uno dei vigliacchi scemi cacasotto imboscati che lasciammo come scarti dopo Il 1555, segnatela questa .
Manente quelli come te chiese che stessero a casa quel giorno, lui era in prima fila a 50 anni suonati, quelli come te eran rimpiattate sotto il letto quel giorno di settembre.
Sei un essere inutile , lo sai e te ne fai anche vanto.
Manunta
Saluto il mi concittadino,compagno di gozzovigliate e con i stessi miei gusti.
EliminaED IO FUI COPPO
CHE PE'LIBERAMMI
MI INFILAI PENNELLO DI PE'SOTTO!
Ci siamo abituati,Manunta,noi altri di Fiorenza.
RispondiEliminaRICORDATI SIAM PE' IL MAL FRANZESE
A FORZA DI SENESI FAVE AVELLE PRESE!
Belle pese,come dopo il 4 settembre che ancora mi frizza da quanto m'è toccato lavorà di'ulo!
Coppo di Marcovaldo.
Si vai dal cinquecencinquatacinque
RispondiEliminaLa feccia invigliacchita che lasciammo
Ancora vanamente si sdilinque
Bene davver allora vi trombammo
Di poi una vedova di mal franzese
Vacca che da baviera reclutammo
Vi dette i bel giochino che l senese
Doddo scapato vano e deficente
per tradizione sua da scemo prese
L ignora ogni povero demente
Com un cittone a nome marcovaldo
Che chiappa spesso spesso di repente
Billi ner culo pe' tenello caldo
Nini ti spappolo in rima , seguita che mi ci diverto, terzine e ottave impara inetto
Non hai cadenza metrica e cultura
E l unica cadenza che conosci
E' quando ti fai pompar da roba dura
La metrica l usi pei billi mosci
Che attizzi per raggiunger la misura
Che la ti garba quando tu ti scosci
Chi sol di certe cose sa' parlare
Le stesse cose gli garba chiappare
vai impara( non a chiappallo in quello sei maestro)
manunta
GIANGASTONE MUGELLESE
EliminaCHISSA'QUANTE NE AVRA'PRESE
GIANGASTONE MUGELLANO
LE PIGLIAVA PIANO PIANO.
Te tu sai Manunta che dopo il kattro di settembre dì milledugensessanta la mi toccò riscattammi co ì'cculo??!!
La un ti di'o che spennellate la mi diedero a Siena,meno male m'agguantonno subito!
altro che scappa'a corsa come i mì concittadini superstiti!!
Icchè la si son persi,poracci!
Qui mi han femminilizzato a modino,sai nini?!?
e la mi cambiai anche i'nnome in CHIAPPA di Marcovaldo,e la mi sistemarono diperride pe'l di sotto!
Ma te tu lo sai bene come la son i besciolini,nevvero?
ehhhh,lo sai lo sai...te tu sei venuto apposta in queste terre e anche tu t'hai cambiato i nome da Manente a ManuntA,bella la mi passeROTTA gigliata!
Chissà che colpi di pennello costaggiù nei boschi!!!
La mi porti un bacione a Fiorenza,mi raccomando.
CHIAPPA DI MARCOVALDO.
Omuncolo di merda cacainmano ano nimo
RispondiEliminaIl nome lo sai l indirizzo anche
Passa quando vuoi boccalone smerdamutande
Poi ti passa il pizzicore , quel che vali
Zero , in rima e prosa, e meno di zero per cultura
L hai gia' mostrato.
Bestiolina dal culino rotto, vieni che ti rompo qualcosaltro.
Sei uno degli eredi degli avanzi invigliacchiti rinfrociti che lasciammo
Dopo scannagallo.
Accapponato piu' non canta il gallo
Pollo senese sei bono pe pigliallo
Come l avete prese a scannagallo
Vigliacchi piscialletto e gente vana
Da curva della robur e da mensana
Becchi e gran leccatori di banana
Vai t ho fatto la foto
Te tu 6 una checca isterica mestruata,ManuntA!
EliminaO che tu hai cambiato i nikke??
icche tu l hai cambiato apposta?
cucùTIENI!
e ci pensano i besciolini vai,a rimettertelo in forma di pe'sotto!!😘
ciao,bella pulzella!!
Il tu CHIAPPA di Marcovaldo.
la siam fratelli:stessi gusti ni bu'o!!e la ci garba i besciolini a noi.
a Fiorenza la son tutte checche isteriche oramai!!❤😘