Quando ero piccino, sentivo spesso al telegiornale, dalla voce di rispettose persone in giacca e cravatta, declamare i mali del comunismo. Di quel paese là, lontano, l'URSS o USSR... Quello che si chiamava Russia, ma che Russia non era più. Quello che nonostante tutto piaceva molto a mio babbo. E però il telegiornale continuava a dirmi quante cose orribili succedevano in URSS, quando io ero piccino, nella TV squadrata del mio salotto.
C'erano sempre le code ai supermercati, ad esempio. Code di donne con i fazzoletti in testa e di uomini con pastrani scuri, che attendevano in silenzio il proprio turno, senza scambiarsi una parola.
Tanta gente eseguiva in effetti gli ordini superiori, senza fiatare. Ordini sicuramente assurdi, grotteschi, figli di una burocrazia rigida, che però non si poteva discutere, pena sanzioni pesanti.
Ed anche quando si fosse pensato di infrangere le regole, bisognava vincere l'attività di spie e delatori, di gente che accusava altri di aver trasgredito. Si narrava anche di guardoni alla finestra, che non attendevano l'ora di denunciare alle autorità i ribelli.
Non che ci fosse molto di più da fare, in quel mondo in cui predominava una noia eterna, come se appunto il tempo si fosse fermato, come se davvero non esistesse nient'altro che una stanza spoglia in un enorme condominio di cemento.
Anche volendo, non c'era possibilità di muoversi da un posto all'altro, nè di viaggiare all'estero, per trovare un parente o un amico.
Così spesso alla sera tutti aspettavano il discorso del Capo Supremo in TV, circondato da altri Capi, forse meno supremi o forse no; persone che parevano un gradino sopra ai propri cittadini, ai quali davano colpe che non avevano.
Cittadini che godevano di redditi bassi, che bastavano appena per coprire le spese correnti.
Pochi si potevano permettere l'auto, che quindi si vedevano pochissimo in strada. Strade solcate solo da qualche camion che portava cibo verso i centri abitati.
La polizia era tremenda. Molti i posti di blocco, tanta la forza della repressione, anche quando i cittadini non facevano nulla di male.
Oddio, non che le strade fossero affollate, anzi. Molte volte le immagini raccontavano di strade deserte, dove nessuno camminava, soprattutto di notte.
Feste e ritrovi erano proibiti, come ogni tipo di assembramento con più persone.
Gli ordini, si diceva, erano sempre eseguiti e ripetuti come un martello dalla TV di stato, che diffondeva una propaganda ossessiva.
A volte le persone, rimbambite da tanta propaganda, mi parevano come robot, pronte ad eseguire ogni mossa, anche la più assurda, fosse stata loro imposta.
Poche fabbriche cadenti e non sicure producevano sparuti beni essenziali. Gli altri si dovevano acquistare all'estero e costavano tantissimo.
I negozi in pratica non esistevano. Non so se fossero privati, ma quasi tutti erano chiusi e non c'era gente che andava ad acquistare i pochi beni disponibili.
E si narrava anche di una montagna di documenti che piovevano sulle teste della povera gente, fogli da riempire, altri da firmare, da portare sempre dietro in caso la polizia avesse bloccato i malcapitati.
Gli anziani vivevano spesso in condizioni di segregazione in residenze non sicure e fatiscenti, quasi come se fossero un peso per una società che doveva solo produrre.
La povertà la faceva da padrona. Pensate che tante donne si facevano il pane in casa, per non poter andare a comprarselo fuori, presso una bottega.
I lavoratori erano tutti statali. I rarissimi che lavoravano in proprio in realtà devolvevano tutto lo stipendio allo Stato, il quale lasciava una miseria quasi in forma di elemosina.
Gli economisti comunisti, lo si sa, proprio non capivano un cazzo. Scelte sbagliate, decisioni assurde, follie da depravati. Tutto ai danni della povera gente.
Mi sono sempre sentito ripetere - e ci credo fermamente - che sono stato fortunato a nascere qua, in questa Italietta. Perchè da noi questo mondo, il mondo dell'URSS, quello che vedevo da piccino in quella TV squadrata del mio salotto, non sarebbe mai arrivato. Mai.
E' bastata una mal controllata epidemia di un misterioso virus cinese....
RispondiEliminaSi può solo sperare che quest'accidente di lockdown duri meno dell'URSS... La mia opinione personale conta poco, non mi ritengo così competente ne come virologo ne come economista, certo che queste misure mi sembrano abnormi. Però penso che sia anche colpa nostra,di quanto gli italiani abbiano nel DNA di fare i furbi, di cercare scappatoie e scorciatoie alle regole. Penso che se fossimo più "educati e rispettosi" si potrebbero avere regole meno stringenti e magari aperture differenziate per zone secondo l'effettiva necessità. Probabilmente con un altra classe politica potremmo avere anche altri mezzi. Per esempio la teoria monetaria moderna (MMT) sarebbe un toccasana nel momento attuale, con la possibilità dello Stato di fare debito per sostenere tutti quelli in difficoltà. Ma quale credibilità ha la politica qui. Certamente non da ora ma da decenni. Personalmente non farei fare neanche il capo condominio a gente come Salvini, Di Maio, D'Alema, Zingaretti o Meloni senza salvare nessuno. Sono buoni solo a fare campagne elettorali sulla nostra pelle. Massimo da Poggibonsi.
RispondiEliminaUeilaaaaa, la MMT!!! Ma come ti permetti, sovranista che non sei altro. Al-Mutanabbi
EliminaIL VIRUS COVID 19 HA PORTATO IL COMUNISMO DELL'URSS IN TUTTO IL MONDO...
RispondiEliminaSuggestivo, ben congegnato, ma poi basta pensarci un attimo. Nell’URSS non avremmo mai potuto leggere questo scritto, quindi non siamo lì, non avrei mai potuto vedere un video, come quello lanciato da una conoscente ieri su un social network, che ha in un minuto scarso dato una ventina di volte del testa di cazzo al presidente del consiglio, quindi non siamo lì, non sarebbero potute girare liberamente tutte le news alternative che ci prospettano una versione dei fatti differente. Per questo non siamo lì. Proprio no. È solo un virus, un merdoso virus che ha costretto una società abituata a vivere una vita da immortali (pur morendo), a fare i conti con quella che Leopardi chiamava natura matrigna. Abbiamo constatato come la nostra civiltà possa crollare in un attimo. Oggi ci sembra di vivere in URSS, ma domani questa lezione potrebbe servirci dai.
RispondiEliminaAB
Beh, con la postilla1 che certe cose sui blog non si potevano scrivere nemmeno qua solo qualche anno fa (non queste cazzate eh, ma roba più seria riferita a chi stava saccheggiando Siena) e con la postilla2 che il neonato Ministero della Verità governativo ha già fatto in modo tale che qualcuno abbia già smesso di scrivere (anzi, mi correggo... quel qualcuno gli è andato un pezzo in culo, per ora), è vero ciò che scrivi. Non siamo lì. Però si vive come se si stesse lì... Quindi, io rivedrei proprio le basi del sistema. Ma non succederà. Al-Mutanabbi
EliminaQuoto AB.
RispondiEliminaW la libertà e cerchiamo di non farci frollare il cervello da questa manicata di leggere, o mostrini come direbbe Mister Togna!
Roveta
Natura matrigna sistema patrigno
RispondiEliminaDel panglossizzare ab c ha l diploma
Natura malvagia sistema benigno
Raccontano questo ai ciuchi da soma
Che basto e musetta consideran buoni
Avendo ignorato matrice e pleroma
E tale maestro lo quotan coglioni
Coscienza mancante ed anima cheta
Persino wia tutti c ha certi campioni
Ne leggo di uno c ha nome roveta
manunta perfido .....e spregevole as usual
Manunta, porco giuda, per interpretare le tue terzine ci vuole un congresso di manuntisti, una versione commentata o un filosofo tascabile. Non si capisce un cazzo. Verseggia come mangi (mi scuso per l’assonanza del tutto voluta), che se io panglossizzo tu nichilisteggi (riecco l’assonanza). Solo una piccola osservazione, come mai non dedichi nessuna terzina ai razzisti ed agli intolleranti, mentre a me non me ne lasci passare una? Sarà amore?
RispondiEliminaps Daje coi video che almeno me fai ride...
Di certo guarisce l cervello chi ride
EliminaBenche' tu abbia avuto natura matrigna
ti posson curare d ingegno le sfide
Natura la testa ti fece di pigna
Compatto strobilio dai colori verdi
Pe' fattela aprire mi par che bisogna
Che l vizio del pangloss ab tu lo perdi
e che i due neuroni, che c hai quelli soli
Tu metta n funzione piu' prima che tardi
Se vuoi che la pigna rilasci i pinoli
Ovver per guarire ma senz' ospedale
Si pole e dovrebbesi fare da soli
Se ghianda di pigna ti funziona male
Vai ce la potresti fare ad afferrare la metafora ,pigna ,pinoli e ghiand/... pi...le
Gnamo cervellone .
Con te mi tocca fare il burchiello che le spiega.
Sei duro come i carcare salentino
manunta botanico