Rimpiangerete Dolci

Quando il Siena faceva la Serie A, con un gruppo di amici, facevamo a gara a dirci che avremmo rimpianto qualcosa di quel periodo, negli anni a venire.

“Rimpiangerete Don Rutilo”. “ Rimpiangerete Abboldrini”. E così via.

Molto lo facevamo per esorcizzare il futuro, che già immaginavamo come funesto. Chiaramente (e giustamente) scherzandoci sopra.

Al tempo, della Pistoiese non ci importava niente. Sì, i vecchi come me avevano ricordo del gemellaggio degli anni di C. Poi c’era l'eco di Luis Silvio Danuello, bidonissimo brasiliano piovuto non si sa come a Pistoia nel 1980, idolo di tutti noi amanti del calcio borderline.

Da qualche tempo invece con i cugini arancioni condividiamo match “appassionanti”, a volte conditi da molte reti, ma soprattutto improntati al minimalismo qualitativo. Eppure quest’anno la Pistoiese sta facendo un buon campionato.

Con una rosa di ragazzi giovani con qualche immarcescibile vecchio, tipo Valiani che all’andata pareva un marziano a 40 anni, la Pistoiese occupa un onorevolissimo decimo posto, a 6 punti da noi, pur avendo dichiarato fin dall’inizio di avere obiettivi diversi dai nostri.

Il DS è Dolci. Do you remember? Certo, quel Dolci là. Quello che qualche anno fa criticavamo sommessamente, pur riconoscendogli esperienza e qualche bel colpo di mercato. Ciò fino all’estate 2019. Da lì l’addio a Siena e l’avvento di Vaira. Che sicuramente è più bravo di Dolci, sebbene finora non sia stato particolarmente fortunato nei risultati.

“Rimpiangerete Dolci” era frase che - giuro - non avrei mai pensato di proferire fino a qualche mese fa. Ed invece ci siamo arrivati. Ed assai velocemente...