La regolarità del campionato

Ogni articolo può essere l'ultimo. Moriremo tutti a breve, con il coronavirus che ci sta accerchiando progressivamente. Di sicuro lo abbiamo già in(o)culato, ma al momento lo nascondiamo benissimo. Per cui, lasciateci scrivere qualche ultima cazzata sulla Robur.

Che dire dell'appassionante match contro il grande Albinoleffe? Mah, che probabilmente, se lo avessero messo in calendario il giorno dopo, la partita sarebbe stata rimandata? Oppure che, a 4 come a 5 come a 60, dietro si prende rete per la solita causa, che è quella per cui un nostro difensore "marca" l'uomo a 1 metro di distanza? Che Dal Canto dice una cosa oggi ed il contrario della stessa cosa domani? Che il paziente zero asintomatico con tutta probabilità è il prof. Maxcicci?
No, niente di tutto ciò. Perchè sarebbero spunti di riflessione interessanti (ce lo diciamo da soli), ma troppo complessi per essere minimamente sviscerati. E noi, che siamo disimpegnati per la prossima infezione da coronavirus, non abbiamo voglia di sviscerare. O di eviscerare, è uguale.
Per cui, passiamo direttamente a qualcosa di più frivolo, di assurdo, di grottesco.
Stiamo parlando del rinvio a data da destinarsi della partita contro i rospi, probabilmente uno dei pochi momenti per cui vale giocare questo orribile girone di Lega Pro. Niente da fare; ad Arezzo, rigorosamente con la tessera del tifoso (ci mancherebbe!), non si va, per volontà della Lega. La quale, con comunicato di ieri, predispone il rinvio di un tot di partite, fra cui la nostra. "Al fine di garantire l'equilibrio e la regolarità della competizione", ci viene specificato.
Bene, ne siamo contenti. Finalmente una Lega che tutela il regolare svolgimento del campionato. Non come una Lega che, non più di qualche annetto fa, fece saltare la procedura dei ripescaggi con mille artifici, fra l'altro ribaditi come validi da sentenza del tribunale di pochi giorni fa. Vero, a capo c'era allora il coronavirus Fabbricini, per cui possiamo notare come finalmente ci sia stato un cambio di passo deciso.
Tuttavia, capiamo poco il contesto, se confrontato comparativamente. La Serie A si è già parzialmente fermata e ben più si fermerà nelle prossime giornate. Ma la decisione pare quella di giocare le partite a porte chiuse, ufficialmente per arrivare in tempo per poter disputare gli Europei d'estate (ma in quel tempo probabilmente saremo tutti morti). Per cui la domandona nasce spontanea: ma perchè la Lega Pro non può continuare a giocare, anch'essa a stadi chiusi? Tanto guardate... non è che si noterebbe una gran differenza, eh. Sì, ancora qualche demente (fra cui il sottoscritto) seguita ad andare allo stadio, sebbene lo spettacolo non sia dei migliori. Vero, lasciare vuoti gli spalti di Pergolettese, Renate, Giana Erminio, Gozzano, ecc ecc è criminale. Vero, si perderebbe quel milioncino di spettatori per la strada. E forse è per questo che non giochiamo, perchè senza questo milioncino di spettatori perso, non si garantirebbe la regolarità del campionato.
Vabbè, s'andrà al mare se continua questa temperatura. Se no, si starà in quarantena.