Il canale youtube di wiatutti!

mercoledì 11 dicembre 2019

Gli Italiani votano Salvini? E' colpa di un virus che provoca uno squilibrio mentale. Parola dei maîtres à penser progressisti

Riceviamo e pubblichiamo.


Il razzismo, in Italia, sta assumendo tinte da operetta, con colori però che rivelano suggestioni pericolose e inquietanti. Per la cultura dominante, cioé per il pensiero radical chic progressista, sono da considerare razzisti (beh, a dire il vero, pure fascisti) tutti quelli che votano per il centro-destra, i quali, per definizione, vengono marchiati come persone ignoranti, rozze e accreditati di un basso livello di quoziente intellettivo, unito alla mancanza di cultura. Insomma, coloro che sono contrari all'immigrazione incontrollata, gli uomini e le donne che condividono il patrimonio culturale e religioso della nostra civiltà, quelli che vengono etichettati come passatisti, sovranisti ed antiglobalisti, vengono descritti dalla vulgata progressista come incapaci di valutare con la dovuta padronanza i problemi del mondo di oggi, risolvibili solo dall'intellighentia della casta progressista degli illuminati. E' evidente come, partendo da questo dogma di pretesa superiorità intellettuale (e addirittura morale, figurarsi) sia facile giungere a conclusioni ben poco rassicuranti per gli apoti, cioé per coloro che non ne vogliono sapere di sorbirsi le bufale che la cricca degli ottimati globalisti sparge nell'orbe terracqueo.
Vladimir Bukovskij, uno dei più famosi dissidenti dell'Unione sovietica, che fu espulso dalla sua patria "come pazzo criminale e agente della sovversione", pubblicò qualche anno fa un libro dal titolo "Una nuova malattia mentale in Urss: l'opposizione", in cui denunciava la pratica di internare in un ospedale psichiatrico chi criticava le "bellezze" del regime. Riconosco che quella soluzione aveva una certa logica, seppur agghiacciante: il regime comunista non era forse nato per realizzare la radiosa liberazione dell'uomo? Conseguentemente, ciò significava che il dissidente non poteva che essere un pazzo da curare. Qui da noi, in verità, sembra che quella teoria abbia trovato più di un adepto. Prendiamo, ad esempio, l'illustre psicanalista Massimo Recalcati - di area progressista-piddina - il quale in un'intervista rilasciata a Radio Capital per presentare un suo nuovo libro, enuncia una tesi che Repubblica - e non magari che so io, la rivista Primato Nazionale - sintetizza così: "Il sovranismo è una nuova malattia, un fatto psichico". Accidenti però. E allora che si fa? Preso atto dell'esistenza della nuova malattia mentale, credo che non rimanga altro da fare che deportare i sovranisti in qualche campo di rieducazione in stile gulag, per guarirli con un bel lavaggio del cervello, o magari con l'elettroshock.
Qualcuno avrà pure il cattivo gusto di mettersi a ridere, ed allora facciamo parlare le carte, vergate dal professor Recalcati, accademico di chiara fama. Oggi prevale, spiega, una "spinta compulsiva alla chiusura, alla solidificazione dei confini, alla loro trasfigurazione psicopatologica in muri propria di una nuova clinica securitaria". Lo psicanalista continua e benevolmente ci illumina che chi vuole tutelare l'identità nazionale contro l'immigrazione indiscriminata è schiavo di un"inconscio fascista", o meglio, di "una tendenza fascista immanente al desiderio inconscio". Va bene, ricevuto. Cari sovranisti/populisti, mettetevi il cuor in pace e andate tutti in fila dall'analista a curare le vostre turbe squadriste, perché già avete poco cervello e in quel poco, per di più, si annida un terribile virus dal colore nero. Visto che siete duri di comprendonio, vi spiego: siete tutti fascisti e razzisti.
Recalcati, quale nuovo Mosè progressista, prosegue nel suo decalogo ed afferma: "Brexit inglese, sovranismi nell'Europa orientale, tendenze populiste marcate in quella occidentale" rappresentano "spinte reazionarie che mostrano chiaramente come il paradigma securitario nella sua inclinazione paranoica sia egemone nel dibattito politico". Insomma, stiamo assistendo alla "affermazione di un nuovo paradigma paranoico sul quale si è cimentato il volto sovranista della destra italiana".
Una volta sbollito l'effetto indotto dal fiele "stupefacente" partorito dalla mente del nostro cicerone, probabilmente durante una pennichella della sua smisurata ragione, mi sono domandato se l'esimio analista, per caso, non sia preda di pulsioni ossessive intolleranti e razzistiche nei confronti di coloro che dissentono dalle tavole della legge del Pensiero unico. Professor Recalcati, ascolti un consiglio amichevole: prima di scrivere certe supercazzole sesquipedali, si rechi da qualche suo eminente collega, così da ritrovare un minimo di serenità. Perchè, veda, trattare qualcuno come un malato mentale solo perché ha opinioni diverse dalle sue non è altro che razzismo bello e buono, che, come insegnano le cronache, di solito attizza qualche autentico minorato mentale a compiere atti inconsulti.
Un'altra eminente testa d'uovo, naturalmente pure lui di area piddina-progressista, Gilberto Corbellini - professore universitario e direttore di una branca del Cnr - un anno e mezzo fa, con un articolo su Wired.it, apparentemente scitto con tratto scientifico, annunciava che vi era un sistema per sconfiggere la xenofobia e il razzismo verso gli immigrati: la somministrazione dell'ossitocina, "l’ormone dell’altruismo, della fiducia e dei legami sociali", rammaricandosi che "Ci si potrebbe ragionare, ma nessun politico ha mostrato interesse". Poverino, ha ragione. Con qualche puntura di ossitocina si risolverebbe il problema numero uno dell'Italia e pure Salvini e la Meloni, adeguatamente vaccinati, correrebbero festanti a Lampedusa ad accogliere i migranti. Da ultimo il nostro luminare, in una intervista all'Huffington Post precisa il suo pensiero in senso politico. Dopo aver premesso che "La specie umana è geneticamente predisposta al razzismo", prosegue affermando che Meloni e Salvini "parlano all’uomo basico, cioè alle persone che non hanno sviluppato sufficienti strumenti cognitivi e morali per tenere sotto controllo le proprie pulsioni più innate. L’Italia è un paese nel quale il cinquanta per cento dei cittadini è analfabeta funzionale... Salvini e Meloni parlano in maniera talmente chiara che riescono a farsi capire anche da loro. Mentre, invece, un politico come Zingaretti risulta per queste persone troppo complesso, oscuro". O.K., prendiamo atto che, secondo il buon Corbellini, Zingaretti è un mostro di intelligenza, mentre Salvini e la Meloni in realtà svolgono l'attivita di insegnanti di sostegno per gli handicappati elettori di destra, che sono basicamente privi non solo di cognizioni adeguate, ma pure di principi morali. Se questo non è disgustoso razzismo contro la maggioranza degli italiani, cos'altro è? Naturalmente nella nostra società anestetizzata non s'è levata nemmeno una voce di censura contro coloro che, mentre proclamano l'amore universale, schizzano odio.
Se chi crede nell'identità nazionale, nel valore intatto dell'eredità culturale e religiosa prodotta in due millenni, se chi desidera vivere in una società coesa e a misura d'uomo è un povero demente bisognoso di rieducazione e di cure mediche, allora mi domando: i nostri avi che prima a Lepanto e poi a Vienna difesero la cristianità e l'Europa dalla "immigrazione" clandestina in armi dei turchi-ottomani islamici, quegli eroi valorosi che hanno permesso, insieme a tanti altri, al nostro continente di conservare la libertà, pure loro erano perfidi sovranisti mentalmente disturbati? NO signori, erano uomini coraggiosi che credevano in valori ed ideali universali, tanto cogenti da spingerli a sacrificare la vita. Ci attende un futuro buio e inquietante, ma già il presente ci racconta di una realtà afflitta da un coacervo di tendenze sempre più impazzite, accompagnate dalla canea di uno squadrismo illiberale e violento. Di colore nero, mi si dirà. Ragazzi, ma siete tutti daltonici?


Marco Sbarra

2 commenti:

  1. Caro Sbarra, la sua equazione non funziona, può trovarne anche molti altri di esempi oltre a Recalcati e Corbellini, di "intellettuali" supponenti e sprezzanti con le loro analisi francamente poco sopportabili. Non torna perchè lei commette lo stesso identico errore che compiono loro, ovvero il voler ricondurre il pensiero ed i comportamenti di milioni di persone ad un comune denominatore. Non è così, non tutte le persone che pensano che oggi sia in atto una normalizzazione del razzismo ed un evidente sdoganamento, per quanto coperto dalla foglia di fico della liberta d'espressione, di idee naziste, sono radical chic o afflitte da complessi di superiorità. Magari molte di loro sono favorevoli alla difesa dell'identità culturale e religiosa dell'occidente, qualcuno sarà socialdemocratico, altri cattolici, altri liberalconservatori ,altri è vero comunisti.
    Il pregio dei banchi di pesce azzurro in movimento per l'Italia è proprio quello di non vedere risposte politiche "progressiste" (mi scuso per il termine che induce nausea persino in me, grazie all'azione politica delle forze che lo hanno sbandierato negli ultimi anni, ma non saprei come altro definirle) nella politica italiana di oggi. Il suo difetto invece è quello di vedere la Meloni e Salvini, con le loro storie fatte di trasformismi e paraculaggine (esattamente come gli altri) come una soluzione.
    Sarebbe meglio che tutti quanti ci guardassimo in faccia agendo per migliorare la nostra politica, cercando di ripristinare un circolo virtuoso di politica come sbocco dei migliori nel loro campo, selezionando la classe dirigente tra i più bravi ed i più meritevoli, eliminando dalla circolazione (col voto ovviamente), tutte queste mezze figure inadeguate che sopravvivono solo perchè supportate da staff che sanno manovrare i moderni mezzi di propaganda e da un fiuto politico deteriore e opportunista.
    AB

    RispondiElimina
  2. E' vero AB, in giro ci sono tanti errori e pure tanti equivoci ed ipocrisie. E allora facciamo un rapido excursus sui sentimenti amorevoli e misericordiosi verso il prossimo del popolo di sinistra, la gente comune, così lontana da quegli odiatori in giacca e cravatta che sputano sentenze progressiste (scusami AB) dall'alto delle loro cattedre. Non desidero, una volta tanto, esporre mie considerazioni, e lascio spazio alla viva voce della base di sinistra. Avverto che certe frasi travalicano il buon gusto, ma le riporterò integralmente perché rendono bene il clima che si respira. "I proiettili in busta non mi fermeranno. Giù la testa coglione. Non fare il cinema che ti va di culo: una volta invece di spedirli li consegnavamo di persona...». Copyright di Enrico Galmozzi, ex terrorista nonché fondatore dell’organizzazione armata di estrema sinistra denominata Prima Linea, in un post su Facebook contro Salvini. «Salvini, in nome della bellezza e dell’intelligenza. Fai un gesto nobile. Sparati in bocca. Ps: prima o poi verrai appeso a un lampione, ne sei consapevole?». Autore, l'anarchico Milanese Valerio Ferrandi, figlio di Mario, ex esponente di Prima Linea).
    «Salvini merda. Bastardo, bastardo. Uccideteli tutti, donne e bambini, così non ne nascono più. Uccideteli tutti». Così due giovani in un video."Male che vada prepareremo un altro cappio; lui qua è un pazzo pericoloso": Qui abbiamo, con riferimento a Salvini, un consigliere del Pd del Comune di Formigine. "Ma sparati", consiglia invece a Salvini il Presidente piddino della provincia di Pescara. A Bologna una militante Fdi ha trovato sul parabrezza dell’auto un biglietto: "Fuori dal quartiere vecchia fascista di merda, e porta con te la paraplegica e il nano con gli occhiali".
    "Siete merde, fate schifo. Di dove siete di Varese? Siete di Busto Arsizio? Vi facciamo un culo così, merde, non vi vergognate a stare con Salvini? (A Catania, davanti ad un gazebo leghista).
    I "pesci azzurri" in piazza a Pescara predicano: "Basta con odio, violenza e fascismo". Poi un manifestante mostra un cartello con su scritto" Lega Salvini e lascialo legato" con a fianco l'immagine stilizzata di un uomo che penzola dalla forca. Sempre a proposito di sardine, siamo a Firenze. Il sindaco di Massa, mentre attraversa il corteo dei pesciolini per recarsi ad una cena elettorale con Salvini viene aggredito verbalmente in modo minaccioso al grido di fascista, mentre la moglie, la figlia e un assessore vengono sottoposte ad una tempesta di insulti e quest'ultima gettata a terra.
    Ho raccolto soltanto un piccolo campionario delle attenzioni che la sinistra, progressista e non, riserva agli esponenti della destra, ed in particolare a Salvini. Ma dico, ci sarà stato almeno uno di quello schieramento che ha condannato tali squallidi episodi? Macché! Come attenuante però c'è da dire che i media di regime hanno steso un pietoso velo su quegli eventi: certo, il dogma non ammette eccezioni: la violenza proviene solo e sempre dalla destra fascista.

    RispondiElimina