Avete presente quando il bidello attaccava nella bacheca quel grosso poster con una tabella gigante, dove incrociando la classe con il giorno della settimana trovavi la sequenza delle materie? Ecco, all’inizio sembrava un rompicapo irrisolvibile, che mai e poi mai nessuno avrebbe potuto imparato a memoria. E quindi giù a controllare nel diario tutte le mattine, con la paura di dimenticare a casa la cartellina da disegno o l’antologia di italiano. Poi però, col passare dei giorni, la filastrocca delle lezioni entrava finalmente in testa e tutto tornava a regime, esattamente come sul finire dell’anno precedente: ITA, ITA, ITA, ESTIMO, ESTIMO, GENIO RURALE.
Sì, riconosco che il lunedì dell’ultimo anno avrebbe potuto andarmi meglio, ma quello era e non ci potevo certo far niente. E non mi potevo nemmeno consolare con il calcio, poiché a metà degli anni '90 non è che la stella del Siena emanasse poi tutta questa luce. Anche in questo caso, quello era e stop.
Ed a proposito di Siena, ad ogni settembre la sensazione che avverto leggendo i nomi della rosa della Robur è uguale uguale a quella che provavo di fronte all’orario, anche perché la nostra preside, di concordo con il collegio dei docenti ristretti, tutti gli anni ci cambia quasi tutti i prof... i calciatori, quindi per imparare a riconoscerli ci vogliono sempre 40 giorni. E allora ci sta che il 3 diventi per tutti "Il terzino dell’Atalanta", quello col 9 lungo lungo sia più facile chiamarlo "Questo 'unnè bono", mentre uno un po’ più scuro di pelle venga scambiato per almeno 3 giocatori contemporaneamente (uno e trino, come direbbero dalle parti della sagrestia, visto che nella solita azione difende, si passa il pallone e tira; male, come i nostri giovanissimi, direbbe invece il bidello, nuovo anche lui e parecchio fumino, almeno a sentire l’ultima intervista). "Guarda che palla ha perso Guidone". "No, era Da Silva". "Oh, quel brasiliano lungo lungo è proprio un troiaio, mira che rigore ha fatto". "No, era Oukadda’’ (una d e due k, non il contrario!). "Ma come fa il nerino a sbaglia’ un goal del genere?". "Noeeee, è Guidoneeee".
Duri, duri, duri. Che poi per il tifoso bianconero di inizio millennio, essere Duri(o) potrebbe essere anche un complimento. Anche perché il Durismo è un movimento d’avanguardia post moderna, basato sull’arroganza, la supponenza, la strafottenza e tante altre cose brutte che finiscono in "enza", che nel presente potrebbe magari far storcere il naso ai più, ma che in un futuro - prossimo o anteriore non c’è ancora dato a sapere - potrà essere, anzi sarà sicuramente, addirittura rivalutato. Tanto in questo Paese si ridà valore a tutto, basta soltanto far passare un po’ di tempo e il governo Berlusconi del 2001/2006 diventa il migliore della storia repubblicana italiana, Heather Parisi in "Grandi Magazzini" recitava da Oscar e magari quella cittona grossa grossa delle medie non era poi così male, con quei due bellissimi occhi azzurri. Praticamente sembrava una bisarca con i fari allo xeno, ma a distanza di anni la sua figurina nitida al centro della foto di classe ha improvvisamente iniziato a scaldarmi il sangue. Soprattutto adesso che, con l’avanzare dell’età, l’asticella del gradimento si è abbassata notevolmente e le donne ci sembrano tutte belle. Anche perché, parere mio, le donne sono tutte belle e noi siamo tutti di bocca molto buona! E tanto poi fra qualche anno rivaluterete anche la presente rubrica, quindi mi basterà soltanto aspettare un po’.
Così come rivaluteremo questo stentato pareggio con la Pistoiese, buono soltanto per introdurre la meravigliosa conferenza stampa del Mister, che finalmente con parole chiare e comprensibili ha detto le cose come stanno. Ah, se anche i politici parlassero come lui, come mi piacerebbe ascoltarli! Geniale! Soprattutto laddove ha indicato il punto esatto nel quale il pubblico dovrebbe mettere le mani... Ai politici soprattutto! Mister, per la prossima partita in casa vorrei tanto mi aiutasse a scrivere il pezzo. Ci sta? Ma adesso basta divagare!
Dicevamo, come ad ogni anno scolastico la didattica riprende con regole nuove rispetto al passato. Il preside si sveglia male il 10 di agosto, litiga con la moglie, alla nemica gli tocca un bombolone (si fa per dire, visto che tanto a Siena non c’è più un dirigente scolastico senese nemmeno a pagarlo oro) e ti cambia qualcosa. Nel calcio a questo giro hanno fatto uguale: siccome non bastava tutto il troiaio combinato negli ultimi anni, ridicolizzando i portieri con la storia del passaggio indietro e derubricando arbitri e guardialinee a semplici sagome di cartoni, tanto c’è il Var, nell’estate 2019, l’International Board ha deciso di introdurre altre regole deficienti e totalmente inutili, che soltanto per farle capire alle ragazze che in curva normalmente mi siedono dietro, ci vorrà tutto il girone di andata. La barriera non può essere più allungata dai giocatori avversari, che invece dovranno stare a 1 metro. Questa, sempre contro ai portieri, la trovo quanto meno sleale. La riscriverei con: i giocatori avversari non possono proprio mettersi l’uno accanto all’altro per impedire la visuale. Che senso ha lasciare uno spiraglio, nel momento in cui basta un tocco in una punizione a due per far sparire lo stesso la palla? Tanto poi la figura di merda la fa sempre il portiere (strano), mica quei mostri che si riuniscono a Londra a colpa di gettoni di presenza. Andate in culo! Regola due: l’arbitro non fa parte del gioco e se la palla lo colpisce, l’azione va fermata. E la palla a chi va? Alla difesa. Come a Risiko, in caso di parità vince chi difende. A parole tutto bello: ma se succede con l’Arezzo sullo 0 a 0 a trenta secondi dalla fine, con Vassallo lanciato verso la porta e fermi il gioco, ti stacco la testa, lo sai, sì? Poi vai a lamentarti a Piccadilly Circus. Tre: è sempre fallo di mano. Questa è una tremenda puttanata (Mister, ho mutuato questo meraviglioso vocabolo dal suo lessico!). Ora, lasciando perdere lo sciagurato rigore fischiato contro la Robur l’altra sera (che effettivamente c’era), per il resto certe decisioni non si possono proprio vedere. Basta, la gente vuole vedere giocare a calcio! A volte certi 0 a 0 sono più belli di alcuni 2 a 2. E l’ultima secondo voi contro chi va? Ma contro il portiere, no! D’altra parte gli ha offeso la mammaccia e loro lo devono punire. Durante un rigore si può muovere in avanti ma tenendo un piede sulla riga. Andate affanculo! Tutti! Questa è vomitevole. A parte il fatto che chi ha fatto almeno gli Esordienti in porta, se benissimo che durante un rigore per un portiere la palla sembra piccina piccina e la porta tanto immensa, ma poi secondo voi starà a badare se un piede gli rimane sulla striscia? Striscia di cocaina che tirate su col naso prima di scrivere queste scemenze. Se dopo avermi fermato Vassallo nella partita di cui sopra, la palla finisce disgraziatamente in area del Siena, dai rigore, Confetto lo para (a proposito l’altra sera manca poco lo prendi... Diciamo l’hai sfiorato!) e te me lo fai ribatte', giuro che ti riattacco la testa soltanto per il gusto di ristaccattela. Scusate lo sfogo, ma già ci pensa la Robur a farci innervosire, se poi ci si mettono anche quei quattro bacucchi della Fifa, la frittata è pronta!
Robur Siena - Pistoiese 2 a 2: 0 a 1: no vabbè...! Ho esaurito lo spazio a mia disposizione, pertanto se scrivo dell’altro il titolare del blog mi chiede un tot a parola. E io non ho certo 20 milioni da buttare via! Che vi devo dire che non sapete già? Si perdeva, s’è pareggiato e da ultimo si poteva anche vince'. Un ometto tutto inferocito lamentava il fatto che non è possibile pareggiare contro una squadra di terza serie... manco noi fossimo in Serie A. Che amarezza.
Saluti, baci, cordialità e sempre forza Siena!
Mirko
Bell'articolo Mirko...approposito del ricordarci da dove veniamo ecco vorrei far notare che la JUVENTUS non la pianese sta adottando in SERIE A e non in terza serie una maglia simil inquartata con dietro un quadrato con i numeri e nomi in bianco BEN VISIBILI ( a chi dice che la maglia inquartata non va bene per leggere i nomi dei giocatori) e davanti il bianconero diviso da una linea sottile rossa....Ecco secondo voi a cosa ho pensato? Ma da noi che siamo avanti anni luce perché abbiamo una società fascion non si poteva fare una roba simile? Ci hanno copiato anche il rosso della seconda maglia mentre il loro colore originario era il rosa... ma davvero noi siamo più avanti della Juve e adottiamo le strisce come l Ascoli? Costava più di 20 milioni fare le maglie come la Juventus perché c'era da pagare il copyright? Gnamo via chi vi capisce è un bravo psicoterapeuta società di fenomeni!!!
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