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giovedì 5 settembre 2019

Farsi i cazzi propri

Tiene ancora banco il caso del Consigliere lanciatore. Siena ne parla ancora, Siena ne parla assai. Vorremmo dire qualcosa anche noi, ma da un punto di vista forse un po' diverso da tanti altri.
Anche stavolta c'ho capito poco. Io ero per le dimissioni immediate da Consigliere Comunale, perché mi pareva che il buon senso dovesse portare inevitabilmente a tale rinuncia. Ed invece, a parte la posizione in Consiglio Comunale non abbandonata, al dott. Forzoni sono state applicate tutte le altre sanzioni possibili, daspi (???) compresi. Però appunto la sedia in Consiglio rimane occupata, chiaramente per decisione personale. Che non condividiamo, ma di cui prendiamo atto.
E, più o meno, la storia (triste) potrebbe finire qua. Invece ci garba assai più discutere di questioni contradaiole. Ma non nel senso intrapreso da taluni certi nostri concittadini. Anzi, stigmatizzando proprio talune modalità.
Ordunque, bene ha fatto la Selva a prendere un provvedimento per un proprio contradaiolo, che sia Consigliere o odontotecnico poco cambia. La decisione, presa in assemblea, è pertanto sovrana. Per meglio capirsi: questi sono cazzi della Selva. Punto.
Giusti o sbagliati che siano, sono cazzi della Selva. Che ha un popolo ed una dirigenza evidentemente capaci di capire cosa sia più giusto oppure no per la propria comunità. Con la possibilità anche di sbagliare, come succede in tutte le assemblee di contrada. Ma ci sta, nel gioco ci sta anche l'errore.
Bisogna imparare, cari amici lettori, a farsi i cazzi propri in determinate situazioni. E quella delle autonome decisioni delle contrade è una di queste. Si può anche non discutere di tutto, si può anche non far polemica su tutto, soprattutto sulle decisioni prese con coscienza da altri per altri.
E no, in questo caso non vale l'assunto che la decisione della Selva influenzi la vita delle consorelle. No, è una scelta autonoma per un caso limitato. Il fatto che sia coinvolto un Consigliere Comunale, che si doveva dimettere e non lo ha fatto, non c'entra niente.
Discutere su palio e contrade è bellissimo. Wiatutti lo fa spesso. Ma con dei limiti ben precisi. Parliamo dei flussi, parliamo delle dinamiche generali, parliamo di problemi che interessano a tutti. Ma per favore non interferiamo su quanto una contrada, soprattutto in assemblea, possa decidere per cazzi che sono suoi, per decisioni interne.
Orribile a mio avviso che una persona eccezionale come il Priore della Selva (cui va tutta la nostra stima e rispetto) abbia dovuto, stuzzicato, commentare questa storia. Stop per favore all'intromissione pesante all'interno della vita delle contrade. Di contrade bisogna parlarne, ma per aiutarle, per favorire il loro progresso in un mondo difficile come quello contemporaneo. Ma se noi per primi seguitiamo a intrufolarci in questioni che non ci riguardano, beh, è fare davvero come Tafazzi.
Ovvia, ora basta con questa storia. Andiamo avanti.

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