Aspettando Icardi

Finalmente, dopo anni di patimenti e delusioni, rigiochiamo contro la Juventus. Dite la verità, vi garberebbe, eh? E invece... niente!

Anche perché il sottoscritto, classico esemplare da terza/quarta serie, non potrebbe mai presentare una partita così importante. Effettivamente però le divise sarebbero uguali a quelle della Juve famosa, ma di Ronaldo e compagni non ci sarà traccia. Il nostro avversario più che una squadra di calcio assomiglia ad un codice di un sommergibile atomico nucleare da guerra fredda: JU23.

Tuttavia, prima di addentrarci nella profonda intimità del nemico, per conoscerne lati deboli e punti di forza, l’occasione ci è propizia per parlare di mercato. Ma non vi preoccupate, non vogliamo parlare del mercato del mercoledì mattina, quello che intasa le strade e mangia i parcheggi, che basterebbe farlo dentro la fortezza per sistemare tutto ed eliminare caos e disagio. No no, vogliamo parlare di calciomercato, quello da gente grande che si occupa di milioni di euro o di fantacalcio al bar e che ne prossimi giorni chiuderà, se Dio vuole, i battenti. La notizia era nell’aria, come la canzone di Gianni e Marcella Bella di qualche anno fa, ma ancora non trovava conferma presso le principali testate giornalistiche sportive italiane, un po’ troppo sofisticate e snob per accettare questa vera verità. Dopo un segretissimo tira e molla durato mesi, il nostro grande DS ha avuto la meglio su tutto e tutti, e, bruciando la concorrenza, azzittendo la pletora di tifosi rancorosi e compiendo una clamorosa e spregiudicata manovra di alta finanza (questa frase mi pare di averla già letta da qualche parte, più di un paio di lustri fa, in un altro nefasto ambito...) è riuscito a garantire alla Robur Siena per i prossimi quattro anni le prestazioni sportive del calciatore Mauro Icardi. All’Inter, fortemente voluto da Mister Conte, andranno Campagnacci e 1.350 euro + Iva in quattro rate. Euforico Marotta, che dall’Hotel Melià di Milano, sede dell’attuale sessione di calciomercato ha commentato: "Lo scambio soddisfa pienamente entrambe le parti, perché Campagnacci è sempre stato uno dei primi obiettivi dell’Inter e Icardi aveva voglia di confrontarsi con la Coppa Italia di Serie C. Anche il perfezionamento del pagamento sta procedendo per il verso giusto, dato che da Siena abbiamo già ricevuto la tesserina bancomat e stiamo soltanto aspettando il codice PIN". Mauro Icardi si aggiunge alla lista dei giocatori a disposizione di Mister Dal Canto e sarà disponibile da subito. Addirittura - e qui la notizia ha del clamoroso - poiché il bomber di Rosario (che è una città argentina e non una preghiera) - sempre che allo stadio di Alessandria riescano a sostituire i seggiolini della panchina ospite con quelli di una Rolls Royce - potrebbe essere convocato già domenica prossima per debuttare, destino beffardo, proprio contro quella JU23, compagine satellite della famosa squadra torinese di cui avrebbe tanto voluto far parte, metà di proprietà degli Agnelli e metà di proprietà di Cengiz Ünder della Roma; da qui il nome Juventus Under. Ignoti ancora i motivi del 23, che potrebbe risalire al numero dei giocatori in rosa (perché poi si chiamerà rosa e non tulipano o zagara?), all’orario entro il quale devono rientrare i giocatori della cantera bianconera (e qui mi richiedo: ma Dal Canto è cresciuto nella cantera?) o anche a tanto altro ancora ma che per motivi di spazio, soldi e copyright non possiamo proprio illustrare. Euforia in città e stupore nelle campagne, la presidentissima Anna Durio ha twittato "Più Robur per tutti, Icardamente Forza Robur", riaprendo immediatamente la campagna abbonamenti con il sequel dello storico video che tanto ha fatto ridere e sorridere i tifosi bianconeri, rendendoli famosi anche dalla parti di Massa Marittima, Castell’Azzara e Monticchiello. 

Ma in attesa di vedere Maurito "Capo Voto" Icardi in maglia bianconera (voci di corridoio sostengono che prenderà il numero 11 lasciato libero da Campagnacci) parliamo un po’ della JU23. Innanzitutto è opportuno parlare di tattica, poiché contro la Robur i falsi bianconeri scenderanno in campo con un modulo speculare al nostro: infatti ai nostri 11 giocatori contrapporranno un numero identico di atleti: 11 da una parte, 11 dall’altra e l’arbitro nel mezzo. Poi noi rimarremo in 10 molto velocemente, ma di questo ne parleremo più avanti. Schiereranno a sorpresa 1 portiere e 10 giocatori di movimento. Il primo avrà una divisa differente dagli altri compagni (esattamente come quei copioni della pallavolo). Interessante è soffermarci sulla muta da gioco: essendo composta da calzettoni, pantaloncini e maglietta, essa si chiama "divisa". Se invece fosse stata un pezzo unico, essa si sarebbe chiamata "tutina intera" o "tutù". Ma non essendoci nel calcio professionistico giocatori omosessuali (parole di Lippi), questa opzione non è contemplata. Anche perché noi siamo una squadra di uomini, mica di femmine (cit.). La JU23 è uguale a alla J senza U23, ma con molto meno aiuti arbitrali. Quindi non vi meravigliate se l’arbitro dovesse fischiargli contro un paio di fuorigioco o addirittura un rigore a sfavore. Tanto, tonti come siamo, è capace si sbaglia...

JU23 - Robur Siena: ricominciano le trasferte e si chiude agosto. Dice arrivi un terzino, parta un centrale e ronf ronf. In compenso rimangono questi dieci centrocampisti che a leggerli tutti insieme fanno anche un po’ di tenerezza; sembrano una classe terminale delle scuole superiori, più che una squadra di calcio. Arrivati a questo punto della stagione, tuttavia, non è affatto male essere a tre punti dalle prime, con due soli goal subiti. Quindi basta con polemiche e vittimismo e andiamo a prenderci una bella vittoria in terra sabauda. O anche un pareggino andrebbe bene lo stesso. O magari perdere con pochi goal di scarto sarebbe altrettanto onorevole, chi lo sa... Forse no dai. Boh, vedremo.

Saluti, baci, cordialità e sempre forza Siena!

Mirko